Chapter 51

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Caro Dejun,
Ziyi se n'è andata da poche ore e sono già in lacrime sul mio letto. Il cuscino si è riempito di me, della mia acqua, del mio dolore e della mia profonda felicità per i suoi traguardi.

Si è fermata sulla soglia della porta, con la sua valigia a mano. La appoggiò a terra e poi si tolse il cappello in lana.

Non ce l'ho fatta e l'ho abbracciata d'istinto, per poi accarezzarle dolcemente i capelli.

Le dissi a bassa voce, in corrispondenza dell'orecchio, che mi sarebbe mancata moltissimo e che ci saremo sentite per telefono d'ora in avanti, per infine rivederci un giorno.

Lei pianse in silenzio. Capii immediatamente cosa volesse dirmi in quel preciso istante. Non voleva tornare a casa, voleva rimanere lì con me e continuare a vivere così, in un istituto psichiatrico nella periferia di Shanghai, lontano da tutti i problemi. Passando le giornate a guardare la tv, parlando di sciocchezze con me, poltrendo sul divano o sul nostro letto e vivere una storia d'amore impossibile persino per i telefilm drammatici. Ma ormai il suo tempo lì era finito.

L'accompagnai fin giù all'entrata dell'edificio, aiutandola con la valigia per tutte le scale e infine la salutai proprio sulla soglia, augurandole buona fortuna. Suo padre la stava già aspettando, con la schiena appoggiata allo sportello della sua macchina ad alta cilindrata.

Agitai la mano e lei fece lo stesso. Vidi il suo volto girato verso il lunotto posteriore, voleva molto probabilmente guardarmi fino alla fine. E poi sparì, in pochi secondi e io tornai sola.

Per questo ti sto scrivendo ora, non voglio sentirmi così. Non ho legato con nessun'altra ragazza dell'istituto, ma ormai ho come la netta sensazione che sia troppo tardi. Sono qui da molti mesi, non so ancora quanto resterò.

Purtroppo qui le cose non stanno andando affatto bene. Le infermiere e il dottor Liang in persona stanno cercando di lasciarci all'oscuro, dei numerosi problemi interni. Molte donne si sono licenziate e ora le poche rimaste stanno facendo gli straordinari.

Persino Sicheng è scomparso, da un giorno all'altro. Non ci ha nemmeno salutate e un po' mi è dispiaciuto, era così gentile con noi.

Qualche settimana fa è rimasto nella mia camera per un po' di tempo, forse una mezz'ora o addirittura un'ora. Forse da lì è iniziato tutto, ma non so ancora bene cosa. Percepii, dalla sua voce, che non stava affatto bene. Un enorme dolore, all'altezza del petto, si era propagato nelle profondità di tutto il suo corpo. E questo si rifletteva anche negli occhi.

Il dottor Liang ha sempre più lo sguardo spento, prima era così felice. Sprizzava gioia da tutti i pori. Ora l'istituto è immerso nel silenzio freddo e tagliente.

Jia è una delle poche infermiere rimaste. Spesso mi porta a trovarti, al Tulip, quando tu non riesci a venire nell'orario visite. Se ne sta per minuti interi a girare lo zucchero nel suo the caldo. Non ha ancora provato le nuove proposte del menù, forse si sta rifiutando di farlo.

Dejun, ho paura per il destino dell'istituto di Anting. Qualcosa di grosso sta per succedere lo sento.

Mi manchi, forse ora ti chiamerò, sicuramente sarai al lavoro. Chissà se mi risponderà Yukhei, sarebbe molto divertente.

Ci vedremo presto

Mei







Un forte odore di salsa Hoisin, insieme al vapore denso, riempì le pareti della cucina di Liang Wu. Quest'ultimo stava saltando la carne, in particolare alcuni cubetti di maiale precedentemente marinati.

Unbreakable | Xiao DejunDove le storie prendono vita. Scoprilo ora