Chapter 47

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Caro Dejun,
Mi manchi, non ti vedo da qualche giorno, ma per me sembra un'infinità.

Mi hai detto al telefono che il lavoro sta andando meglio e che fortunatamente il Tulip è riuscito a riscuotere un po' di quel successo che avevate prima. Forse è per questo che non ci stiamo vedendo, sei troppo indaffarato.

Vorrei soltanto che non ti affaticassi troppo, mi raccomando, prenditi sempre cura di te stesso. Vedrai che ce la farai, io credo sempre in te.

In questi giorni magari chiederò a Jia di accompagnarmi con Ziyi al Tulip, così ti verrò a trovare mentre starai lavorando. Questo pensiero mi entusiasma molto. Vorrei proprio farti una sorpresa. Immagino già il tuo enorme sorriso, i tuoi occhi brilleranno.

Qui all'istituto le cose non stanno andando molto bene, ma nessuno ce lo vuole dire esplicitamente.

Il dottor Liang non si presenta da diversi giorni, non capisco se la sua assenza è dovuta alla scomparsa di Blondie o perché non sta bene di salute. Siamo tutte in pensiero per lui.

C'è un po' di tensione tra le infermiere, forse perché non sanno bene come comportarsi dopo quello che è successo. Hanno iniziato a controllarci più spesso, questo non mi fa dormire alla notte. Ogni 3 ore fanno dei giri di controllo, puntando la torcia sul nostro volto. Proprio per questo non riesco a prendere sonno. In più non possiamo più chiudere le porte, dobbiamo sempre tenere uno spiraglio aperto.

Ci hanno detto semplicemente che è per far circolare meglio l'aria, quando in verità non è così. Io lo so, lo comprendo, loro hanno paura che qualcuna di noi possa tentare lo stesso gesto di Blondie.

Non lo so, spesso mi capita di ripensare al modo in cui si è tolta la vita. In fin dei conti era l'unico modo possibile. Però non preoccuparti, cercherò di non ossessionarmi con questa idea.

Tra poco è il mio compleanno, voglio solo essere felice, devo guardare al futuro non al passato. E in più, tra sei settimane Ziyi se ne andrà dall'istituto, dato che il suo anno qui è finito.

Non so bene come sentirmi a riguardo, mi mancherà, ma è fin troppo scontato da dire. Vorrei parlarle ancora di tante cose e non so se ne avrò mai il tempo o l'occasione.

Ora ti penso, dientro il bancone del Tulip, intento a fare una delle bevande richieste dai numerosi clienti. Forse anche io sono tra i tuoi pensieri, e nel tuo cuore.

Mi manchi, ci vediamo presto

Mei












Erano passati svariati giorni dopo quel tragico evento e le infermiere dell'istituto non si erano ancora del tutto riprese. Non parlavano più tra loro, neanche quando erano in pausa per bersi un tè alle macchinette.

Sicheng riusciva a conversare, solo brevemente, con Daiyu, per cercare di tenere duro.

Quel pomeriggio infatti, dopo che il ragazzo finì di sistemare alcune delle nuove medicine arrivate, questa decise di fermarlo per chiedergli una cosa ben precisa. Ormai si tormentava da giorni, forse da settimane. Se non gli poneva quella domanda non ne sarebbe mai uscita.

Le altre infermiere, ad alcuni metri di distanza, restarono ad origliare, forse anche grazie al profondo silenzio che si era instaurato all'interno dell'edificio.

Sicheng vide Daiyu avvicinarsi lentamente a lui, con le mani leggermente intrecciate in grembo. I suoi occhi non riuscirono a sostenere il suo sguardo. Era imbarazzata, eppure si fece coraggio e così riuscì a parlare.

Unbreakable | Xiao DejunDove le storie prendono vita. Scoprilo ora