Chapter 35

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Le nuove pagine del diario che le aveva regalato Dejun erano ruvide e profumavano di carta appena lavorata. Mei restò per minuti interi ad annusarla ad occhi chiusi, sorridendo ingenuamente. Si chiese più di una volta dove l'avesse comprato e come mai avesse scelto proprio quello, con una copertina in simil pelle nella quale era stata incisa una peonia. Da quel momento diventò il suo fiore preferito.

E così iniziò a scrivere su quel nuovo diario, aprendo un nuovo capitolo della sua vita.


Caro Dejun,

è la prima volta che ti scrivo. Perdonami se questo mio tentativo risulterà quasi imbarazzate, forse sono solo emozionata nell'aver preso questo tipo di decisione. Chissà, magari un giorno te lo restituirò, cosicchè potrai leggere tutti i miei pensieri e quello che avrò trascritto su di te.

Questa mattina ti ho chiamato, sapevo fossi al lavoro, così ho contattato direttamente l'unico numero del Tulip che ho trovato nel registro delle chiamate dell'istituto.

Mi ha risposto Yukhei, ho riconosciuto subito la sua voce, in fin dei conti è molto diversa dalla tua. Yukhei ha una voce calda, sicura di sè e sempre gioiosa. Vorrei tanto avere il suo modo di affrontare la vita e so che questo pensiero è balenato più di una volta anche a te in mente.

Rimase quasi spiazzato e incredulo sentendomi al telefono, forse non se lo sarebbe mai aspettato. L'ho ringraziato per quello che ha fatto quella sera, chiamando la polizia e calmando le acque. Lui mi disse, in modo agitato, che non dovevo preoccuparmi e che l'unica cosa importante era che stessi bene. 

Poi ti ha passato la cornetta, tu ci hai messo alcuni secondi ad arrivare. Molto probabilmente avrai corso, sentendo il mio nome sulla bocca del tuo amico. Avevi il fiatone e questo mi ha fatto sorridere, perchè esattamente così ho capito che avevi voglia di sentirmi e che ci tenevi ancora a me.

Ti dissi immediatamente che mi dispiaceva per come era andato a finire il nostro appuntamento. Avevo le lacrime agli occhi ma riuscii a non piangere. Esclamai più di una volta che non dovevi credere alle parole infondate di mia madre, ma solo alle mie e che erano anni che proprio per via del suo comportamento mi stava rovinando la vita. 

Tu eri in silenzio, ascoltasti le mie parole con molta attenzione, prima di sospirare e dirmi che l'unica cosa che ti preoccupava era che non tenessi veramente a te. Questa frase mi ha fatto male, non lo nego, eppure lo capisco. Tu hai paura di essere ferito Dejun, ma ti prometto che non lo farò mai più. 

Ti dissi che ti dovevo spiegare molte cose sul mio passato, su Kun e che finalmente ero riuscita a fare i conti con i miei demoni interiori, che ero pronta per parlarti di tutto quello che mi è successo negli ultimi mesi.

Il tuo fiato era corto, molto probabilmente eri in ansia, proprio per la paura di sentire la verità e tutti quei sentimenti amari che avevano nutrito il mio cuore fino a ieri. Così ti tranquillizzai. Riuscii ad avere la forza per tenere duro e per farti capire che tu per me sei davvero importante. 

Così, senza pensarci un minuto in più, mi chiedesti scusa per essere sparito per due giorni. Non sapevi come comportarti nei miei confronti, volevi solo darmi del tempo per riflettere. Ho sentito il tuo tormento, tu non volevi lasciarmi sola, eppure Dejun io voglio essere forte abbastanza per affrontare tutti i miei problemi, senza addossarmi più a nessuno. Io voglio stare con te, voglio amarti semplicemente perchè con te ho ritrovato me stessa, non perchè ho bisogno della tua spalla. 

Forse non mi crederai, ma è così.

Come mi hai chiesto e come ti ho risposto, ne parleremo per capodanno. Spero di iniziare un anno nuovo con te, il 1996 rappresenterà la mia felicità.

Infine, volevo dirti che giusto una mezz'ora fa ho letto la tua lettera, che mi hai scritto nella prima pagina. Questo mi ha spinto a iniziare questo diario. Mi ha fatto bene al cuore.

Mei


 

Nella prima pagina del nuovo diario. La grafia di Dejun era molto difficile da leggere, per questo Mei ci impiegò svariati minuti, ripercorrendo più volte le varie righe. Forse portava con sè i suoi tormenti, forse solo la difficoltà nel parlarle dei suoi sentimenti. Erano le 17 in punto ed erano passati tre giorni dal Natale.


Cara Mei,

non sono molto bravo a scrivere di me o dei miei pensieri, ma mi sforzerò per te, perchè purtroppo per via del mio carattere non riesco a dirlo a voce.

Ci siamo conosciuti in un momento strano della mia vita, nel quale mi ero ormai rassegnato alla monotonicità delle giornate, alla quotidianità noiosa e sempre più frustrante. 

Arrivavo al lavoro, pulivo il bancone e i tavoli, riponevo le torte nella vetrina, preparavo gli ingredienti per le bevande. Poi tornavo a casa e lì finivo per guardarmi qualche film con poco valore artistico, tutti pieni di sparatorie e ragazze da salvare. Mangiavo ramen istantanei e qualche volta, quando avevo voglia di cucinare, mi preparavo i piatti tipici di mia madre.

Mi sono sentito solo per tutta la vita, fino a quando non ti ho conosciuta. Mi ricordo ancora quel giorno. Ho pensato, dentro di me "Non ho mai visto una ragazza così bella prima d'ora". Nei tuoi occhi ho ritrovato qualcosa che pensavo di aver perduto da molto tempo. Semplicemente il mio contatto con il mondo. Mi sono sentito fin da subito connesso a te, ma tre mesi fa non ne riconoscevo il motivo, ora sì. Forse siamo destinati ad amarci Mei, spero sia così.

Vorrei riuscirti a dire tutto ciò che tengo dentro da anni, che non ho mai rivelato a nessuno, ma non so se ci riuscirò. Forse puoi capirmi in questo. Certe volte, se ti guardo negli occhi, ho come la netta sensazione di vedere il tuo dolore, di toccarlo con mano. Per questo mi sono innamorato di te.

Spero di averti resa felice, con questo piccolo regalo, portandoti fuori per Natale e trattandoti come se fossi la mia ragazza. Un giorno riuscirò a chiederti anche questo, sto solo aspettando il momento giusto. 

Certe volte vorrei tanto essere quel tipo di uomo, sicuro di me e che fa sempre la prima mossa, ma ho ancora molto lavoro da fare con me stesso. Lavorerò duramente per abbattere questo mio limite, perchè quello che voglio di più al mondo sei tu. 

Buon Natale Mei, ti penso sempre, ti rivedo nei miei sogni

Dejun

Unbreakable | Xiao DejunDove le storie prendono vita. Scoprilo ora