PROLOGO
RHYSAND.
1, 2, 3, 4, 5
«Rhysand?» 6, 7, 8
«Rhysand!» 9, 10, 11,
«Rhysand! Guardami.» 12, 13, 14, 15
Finite.
Mi abbasso la maglietta e guardo Alexander. Noto il suo sguardo vacillare e le sue ginocchia tremare. Strano, Alex non si spaventa mai così facilmente.
Devono fare proprio schifo allora.
«Cosa?» Gli chiedo rimanendo al centro della mia cameretta. Apre la bocca più volte e boccheggia, non riesce a trovare le parole giuste.
«Dovevo bussare.» Dice soltanto lanciando uno sguardo al pavimento.
«Sarebbe stato meglio.» Lo vedo annuire. «Mi aspetti fuori?» Gli chiedo poi e annuisce nuovamente.
Si gira con tutto il suo corpo lungo e snello per avere soltanto 15 anni. Apre la porta ma prima di uscire mi guarda negli occhi.
«Ti fa solo questo, vero?» Chiede con voce incrinata.
Alexander si sente dispiaciuto per me? No, non esiste. Non voglio che mi guardi così. Smettila Alex, ma che ti prende? Sono sempre io, Rhys.
«No.» Se lo aspettava, lo leggo nei suoi occhi. Quello che lui ha visto per me sono solo carezze.
Alexander annuisce e finalmente esce dalla mia camera. Una volta solo mi abbasso i pantaloni.
1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15.
Sono 30 in tutto, 30 frustate per tutto il mio corpo.
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The Devil's Game
ChickLitSunbailey è una piccola città dove girano tantissime voci. Tra queste, si dice che la famiglia Volkov fa terribilmente paura. E hanno completamente ragione. Oltre ad avere un cimitero privato nel loro giardino, vestirsi sempre di nero e comportarsi...