RIVER.La camera di Raiden descrive completamente il suo carattere.
Mentre scorro gli occhi sulle foto che tiene in uno scaffale, mi soffermo in dei libri.
Aggrotto le sopracciglia. «Libri? Sai leggere?» Chiedo ironicamente, sbuffo una risata e mi volto a guardarlo.
Raiden si affretta a correre per nascondere, immagino dei boxer, sotto il letto, poi si avvicina a me.
«Come scusa?» Chiede facendo il finto offeso. Sospira. «Non sono miei, mi ha costretto Rhys.»
Annuisco. «Adesso torna.» Mi infilo le mani in tasca e mi volto a guardarlo.
Lui rimane in mezzo della sua stanza e sorride per poi mordersi il labbro. «È strano rivederti qui.» Mi dice.
«Davvero, in prigione i giorni passavano troppo lentamente. Stavo uscendo pazzo senza di te. » Mi confessa.
Non guardarmi con quei occhi accenti Raiden.
«Forza parla, prima fai meglio è.»
Rimane male alle mie parole.
Gioca nervosamente con le mani ma poi annuisce ferito.
«So che non cambierà niente dopo queste mie parole, ma devi saperlo Riv. Quella notte tuo fratello era davvero fatto, era andato stava di merda.» Mi racconta. «Sai che per Killian ogni scusa è buona per fare a botte.»
«Ma ti giuro, non l'avrei permesso a fargli del male... se solo fossi stato lì con lui.»
Rimango di sasso.
«Cosa?»
Si morde il labbro. «Non ero lì quella notte, mi sono preso le colpe per salvare Killian, pensavo fosse il minimo dopo che ho creato casini con la tua famiglia, magari avermi il più lontano possibile avrebbe aiutato le cose. E in più Killian era finito in troppi casini, ho voluto leggermente aiutarlo.»
Sospira a spezzoni.
Tutta una menzogna.
Ho sempre pensato a Raiden picchiare a sangue mio fratello, quando in realtà lui, quella notte, non era nemmeno presente.«Finito?» Chiedo.
Mi guarda confuso, poi annuisce.
«Bene.» Prendo lo zaino pronta ad andare via.
Mi afferra l'avambraccio. «No ferma che fai?»
«Pensavi avrei cambiato idea su di noi dopo questa confessione? Ma non lo vuoi proprio capire? Non sono fatta per te, Raiden.»
Sono sempre stata brava a mentire, non ho mai avuto paura di far soffrire le altre persone.
Ma i suoi occhi verdini affilati e delusi mi fanno male al cuore.
«Sì invece, mi appartieni. Sei fatta per stare con me, River.»
Prova a dirmi.
Ridacchio e guardo altrove.
«Solo perché sono diversa dalle altre e ho carattere da dimostrare? Solo perché sono stata talmente stupida da credere che scappare via insieme a te sarebbe stata la scelta migliore? Vai avanti Raiden, cresci. Quello che eravamo era tutta finzione, una stupida e sciocca relazione da adolescenti, la gente cambia.»
Mi lascia il braccio.
«Lo dici per me o per convincere te stessa?»
Mi domanda.
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The Devil's Game
أدب نسائيSunbailey è una piccola città dove girano tantissime voci. Tra queste, si dice che la famiglia Volkov fa terribilmente paura. E hanno completamente ragione. Oltre ad avere un cimitero privato nel loro giardino, vestirsi sempre di nero e comportarsi...