13. Nobody said it'd be easy

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RIVER
2 anni prima.

Cerco di allontanarmi il più possibile dal giardino, ma Raiden mi segue senza lasciarmi passare oltre.

“Ho detto qualcosa di sbagliato?”

Mi chiede, continuo ad ignorarlo mentre cerco di andarmene via.

“Lasciami in pace.” Spero abbia capito il mio messaggio, ma mi afferra la spalla facendomi voltare verso di lui.

“Ok ho capito, non ti piacciono i complimenti. Il tuo stile fa schifo, ti stavo prendendo in giro.”

Lo guardo confusa. “Come?”

“Sì, quella camicia non starebbe neanche a me per quanto è larga.”

Incrocio le braccia curiosa di sentirlo dire.

“Non ti risaltano per niente, sembri un maschio.”

“Mi stai dicendo che sono brutta?”

“No! Cioè era perché cioè tu-“

Ridacchio e lui sbuffa guardando altrove.

“Ti diverti eh?” Chiedi.

“Ammetto che è stato un tantino divertente.”

“Un tantino? Basta per averti rubato il cuore?”

Mi imbarazzo e questa volta sorride lui.

“Ti devi impegnare un po' di più. Puoi fare meglio di così.” Gli batto una pacca sulla spalla e lui annuisce.

“Puoi scommetterci.”

Questa volta me ne vado e lui non mi segue, fortunatamente.

POLLYANNA.

“Il bianco ti dona tesoro.”

Mi madre mi accarezza i capelli mentre mi osserva dallo specchio, mi passo una mano sulle cosce in ansia per la serata, Aeline mi ha detto che sarà pieno di famiglia ricche, quindi qualsiasi cosa succederà lo verranno a sapere tutti quanti.

“Non lo pensi anche tu, Alexander?”

Sussulto, mi giro verso la porta e vedo Alexander appoggiato al muro con la spalla mentre mi osserva, poi annuisce.

“Bene, ti aspetto di sotto.” Mia madre mi infila le ciocche dietro l’orecchio e se ne va.

Appena sparisce Alexander fa un passo verso di me mentre prendo in mano una borsetta.

“Sembri nervosa.”

Mi dice, faccio di tutto per non ricambiare il suo sguardo.

“Mi stai ignorando, perché lo fai?”

Mi viene davanti e finalmente lo guardo, ha uno sguardo confuso, uno che non ho mai visto nei suoi occhi.

“Perché è meglio così.” Gli dico. Lui storce la bocca e pensa.

“Devi stare tranquilla, non sapranno mai niente.”

Alexander mi tocca le braccia facendomi sussultare dal freddo del suo tocco.

“È questo il problema, non mi va di nascondere una cosa così grossa alle loro spalle. Presto diventeremo fratelli, è disgusto perché non lo vuoi capire?”

Mi impongo alla mia idea ma a quanto pare il ragazzo davanti a me non si trova d’accordo.

“Fratelli? Non dureranno neanche due anni, mio padre non è uomo da relazioni.”

The Devil's GameDove le storie prendono vita. Scoprilo ora