14. I think we're like fire and water

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ELIOT.

“Smettila di fissarlo.”

Richiamo Jordan che guarda con occhi assetati Killian, è sabato sera e dopo la serata di beneficenza di ieri abbiamo deciso di uscire tutti quanti a bere qualcosa, nel nostro bar fidato.

“E smettila di bere, anzi smetettela tutti quanti ma che avete oggi?”

Sospiro guardando anche River, Aeline e Dorian, di Caleb non mi preoccupo dato che lui beve sempre.

“Forse non dovremmo noi smetterla, ma tu iniziare.”

Caleb se ne esce con una delle sue cazzate, sono sicuro che se non fosse stato così ubriaco marcio avrebbe ridotto River a pezzettini.

Loren ridacchia e gli batte il cinque. “Grande così fratello!”

“Vacci piano con quello.” Dorian riprende Aeline con il viso corrucciato.

Lei alza gli occhi al cielo e manda giù la birra.

“Ieri sera ho visto Penelope, è tornata?” Emerly chiede, seduta davanti a me.

“Sì, già da qualche giorno ormai.”

“Finirà i studi?” Le chiedo.

“E io che cazzo ne so?” Aeline sbuffa alzando le spalle.

“Ed ecco che mi tocca fare da mammina anche questa volta.”

“Noi siamo sobri.” Emerly indica lei stessa, Dorian e Pollyanna.

“Tu e Dorian? No Grazie, Pollyanna? Ci può stare.”

Aeline si alza.

“Dove vai?” Le chiede Dorian.

“A prendere da bere.” Risponde lei.

“Aeline-”

“Tranquillo prenderò dell’acqua.” Sospira e sparisce nella sezione bar.

Dorian si tocca i capelli in ansia.

“Hey che hai?” Chiedo poggiandogli una mano sulla spalla.

“Da quando quello è ritornato è strana.” Mi spiega sotto gli schiamazzi degli altri. “Non riesce proprio a lasciarlo andare.” E guarda un punto preciso.

“Se è in queste condizioni e solo colpa sua.”

Fa cenno con il capo, mi volto a guardare e vedo Rhysand con un braccio intorno alle spalle di Violet.

“Vuoi che vada a vedere come sta?” Gli chiedo, lui mi guarda e poi annuisce.

Allora mi alzo dalla sedia allontanadomi dal tavolo, per raggiungere a sezione bar devo passare davanti al tavolo di Rhysand, Raiden è con loro ma non sembra presente, Alexander annoiato come sempre, Killian fa qualche battuta che fa ridere le ragazze del tavolo ma quando mi vede passare mi lancia uno sguardo, di Grayson nessuna traccia.

Appena esco da occhi indiscreti avviandomi verso il corridoio vengo sbattuto contro il muro.

“Ma che cazzo!”

Mi lamento per la botta alla testa, Grayson mi tiene per la maglietta grigia.

“Che cazzo fai idiota.”

Allontano le sue mani ma lui non molla la presa.

“No che cazzo fai tu.” Mi dice incazzato.

“Ma sei stupido a stuzzicare Killian e noi altri?”

Gli tolgo finalmente le mani dal mio corpo.

“Ma di che parli? Non ho fatto proprio un cazzo.” Lui ridacchia.

The Devil's GameDove le storie prendono vita. Scoprilo ora