Mi avviai verso la piattaforma, ma vidi che nessuno mi seguiva, così mi bloccai. <<Non viene nessuno?>> chiesi, osservando un po' tutti, perplessi.
<<Ehm...>>. Rose si morse il labbro inferiore. <<In realtà, non sappiamo se il teletrasporto e sicuro, quindi... ti teletrasportiamo in una zona sicura del pianeta per vedere se funziona, e poi cominciamo la missione>>. Mi rivolse un sorriso incoraggiante, mostrandomi i pollici in su.
Io inclinai la testa di lato. <<Perché io?>>.
<<Ehm... perché...>>. Rose cercò di richiamare l'attenzione delle altre. <<Aiutatemi!>> sussurrò, visibilmente in difficoltà.
Sbuffai, salendo sulla piattaforma. <<Vabbè, ma facciamo in fretta>>.
Rose trasse un sospiro di sollievo, ma io feci cenno di aspettare. <<E se non dovesse funzionare? Cosa mi succederebbe?>>.
<<Tu non pensarci, andrà tutto bene>> mi rassicurò Wright.
Poi tutte e due raggiunsero la postazione per vedere meglio e Rose mi mostrò, di nuovo, un pollice in su. Doveva essere il suo modo per dire "non pensare al rischio, andrà sicuramente tutto bene". Il problema era che così mi faceva pensare che le conseguenze sarebbero potute essere catastrofiche.
Deglutii, mentre la ragazza dai capelli rossi che impostava il mio (speravo breve) viaggio.
<<Avrai uno spazio temporale di quindici minuti>> m'informò Wright, prima che la ragazza rossa premesse il pulsante. La vista mi si appannò, la stanza si illuminò di una luce chiara, impedendomi di vedere altro.
Quando la luce sparì, la pedana era sparita e anche tutto il resto. Ero in una stanza vuota, le pareti erano bianche, neutre e anonime. Aveva... funzionato?
Estrassi la pistola dalla cintura e controllai che nella stanza ci fossi solo io. C'era solo una grossa porta, quindi nel caso fosse entrato qualcuno gli avrei sparato.
Dovevo solo rimanere lì per quindici e poi sarei tornata. Sospirai e mi sedetti per terra, convinta che sarei solamente rimasta lì.
In quel momento, entrò un alieno indigeno del pianeta. Ero già stata su Winona prima, e sapevo per esperienza che gli abitanti non erano mai stati cordiali con le altre specie.
Presi la mira e sparai, ma la pistola era inceppata. Sgranai gli occhi, sperando di spaventarlo solo con la pistola puntata. Purtroppo non funzionò, l'alieno continuò ad avvicinarsi, ringhiandomi contro. Indietreggiai, spaventata, strisciando sul pavimento. Però in quel momento, l'alieno cadde in avanti, morto.
Alzai lo sguardo e incontrai due occhi castani già conosciuti. Mi feci seria. <<Jade Patel>> constatai, mentre la ragazza caricava la pistola nella mia direzione.
<<Avril Johnson>> disse lei, guardandomi con quello sguardo magnetico. <<Allora sei stata veramente tu a rubarlo>>. Mi scrutava come se fossi un insetto da schiacciare subito. Ma la questione era un'altra: come faceva a sapere che io avevo rubato il teletrasportatore. Sarebbe potuto essere chiunque. Ma c'era una sola spiegazione: Colin mi aveva tradita.
<<Non è un furto, se l'hai rubato prima tu>> dissi, facendola sorridere. Era quasi sul punto di scoppiare a ridere, ed io ero sul punto di spaccargliela quella schifosissima faccia.
<<Oh, Avril, che ingenua che sei!>> esclamò. <Ti hanno già fatto il lavaggio del cervello, vedo>>. Abbassò la pistola. <<Non fidarti di loro, ti hanno ingannato. Tu sei libera di scegliere da che parte, e vedi di scegliere bene>>. Sì, certo, come se potessi fidarmi di lei.
<<Per te sono l'agente Johnson>> puntualizzai, assottigliando le palpebre e alzandomi. <<Vedi di non fartelo ripetere ancora.>> Le puntai il dito contro, facendola indietreggiare. <<Inoltre, questa è una decisione che devo prendere io e non ho bisogno che tu mi dica che fare. Poi, se volgiamo mettere i puntini sulle i, io l'ho già scelta la mia parte ed è quella in cui non vedo la tua schifosissima faccia!>>.
Il suo sorriso divertito si spense completamente e premette la pistola contro la mia pancia. <<Non scherzare con me!>> mi avvertì, a denti stretti.
Io non mi scomposi minimamente e posai una mano sulla pistola. <<Neanche con me>> dissi, avvicinandomi al suo orecchio. <<Attenta, non giocare col fuoco, potresti rimanerne scottata...>> le sussurrai.
<<Stronza>> gridò, imbestialita. Io sorrisi, insolente. <<Ciao, ciao>>. Sentii che sbuffava rabbiosa, ma non ebbe il tempo di spararmi, poiché Il tempo era scaduto e sparii.
Be', era andata bene, no?
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Blood
Acción{COMPLETA} [Ma andrebbe revisionata] Avril Johnson, una ragazza ribelle, presuntuosa, ma intelligente, è un'agente segreto che lavora per Bell, Anderson e l'affascinante Colin Murphy. Quest'ultimo si è invaghito di lei a prima vista, ma Avril non ha...