18. I missed You

290 30 2
                                    


TAEHYUNG

Non mi ero ancora perfettamente abituato a svegliarmi di notte e dormire di giorno ma avrei dovuto presto adattarmi alle loro usanze se volevo permettere anche a Jeongguk di condurre la sua vita nella maniera più consueta possibile. Non capivo il perché del mio trasferimento nella sua stanza perché, per quanto fossi sicuro e a mio agio solo lì, il corvino non aveva alcuna responsabilità su di me, non era obbligato ad ospitarmi lì. E, considerando che la mia attuale residenza doveva essere in una segreta, ai piani bassi della reggia, in una cella, questo gli permetteva indubbiamente di lasciarmi perdere.

Volevo solo rendere la mia permanenza lì la più passeggera e tranquilla possibile anche per lui per questo cercavo in tutti i modi di non disturbarlo, di aiutarlo nei momenti di stress che spesso lo accompagnavano quando tornava nella sua stanza e si sdraiava esausto nel suo letto.

Infatti la sera prima quando mi ero svegliato in compagnia di Soyeon e Lalisa, ero rimasto parecchio sorpreso dalla loro intrusione nella stanza del corvino.

Soyeon mi aveva raccontato che, di ritorno dai suoi viaggi, lei dormiva nella stanza di Jeongguk ed io avevo davvero temuto fosse la sua ragazza o qualcosa del genere. Poi però, mi aveva rassicurato dicendo di essere sua sorella e che il fratello non le permetteva di dormire sul suo letto, bensì sul divano all'angolo della stanza.

E neanche mezz'ora dopo Jeongguk era arrivato e mi aveva regalato un sorriso che io avevo preferito ignorare perché, solo guardandolo, avrei voluto corrergli incontro ed abbracciarlo.
Si era avvicinato a me, aveva intrecciato le sue dita alle mie e mi aveva guardato come se fossi un diamante e neanche dieci minuti dopo la sua apparizione, mi aveva baciato. Io avevo ricambiato ed avevamo iniziato a limonare senza ritegno per minuti interi, minuti che mi erano però parsi secondi: troppo corti.

Non sapevo cosa pensare, cosa provare. Non mi era mai piaciuto qualcuno prima, Jeongguk era una novità. Era gentile, premuroso nei miei confronti ma allo stesso tempo protettivo e tenace, era una persona seria e affidabile ed io lo avevo ammirato sin dal primo incontro.
Prima non capivo perché facesse così tanto per persone che gli volgevano sempre le spalle contro; mi aveva rivelato essere il prossimo Re della sua dinastia e proprio per questo avevo identificato Jeongguk anche come una persona parecchio responsabile.

Ero attratto da lui, dal suo fascino, dalla sua sicurezza e da qualunque altro particolare che lo riguardasse. In quei giorni avevo imparato a conoscerlo, mi aveva raccontato di lui e io di me. Mi piaceva la nostra sintonia, la nostra chimica e complicità immancabile. Io supportavo lui e lui proteggeva me.

Sentivo una forte tentazione di averlo vicino e abbracciarlo costantemente come se il suo corpo fosse destinato a combaciarsi con il mio. E ora, dopo aver passato la notte con le sue braccia ad avvolgere il mio corpo in una stretta calorosa e rassicurante, ero riuscito finalmente a dare un nome alle mie emozioni. Un nome ancora troppo insicuro e prematuro per essere rivelato però potevo ammettere che si, Jeongguk mi piace. Jeongguk mi piace da impazzire.

Mi ero svegliato con la paura di aver vissuto solo un sogno, troppo bello per essere vero, per poi ritrovarmi a pancia in giù contro il cuscino, il capo contro la testiera del letto e un peso sopra il sedere. Avevo alzato appena la testa per scorgere il viso di Jeongguk premuto contro la mia natica destra e le sue braccia ad avvolgere le mie gambe come se fossi un pupazzo.

Ma...

Sentii subito le guance scottare e l'imbarazzo travagliarmi come un fiume in piena. Se si fosse svegliato in quel momento, trovando la sua guancia appoggiata al mio gluteo, sarei morto dalla vergogna. Sicuramente.

Feci pressione sulle braccia, sciogliendoni con rapidità dalla sua presa per poi sistemarmi seduto sopra il materasso e osservare il corvino ancora addormentato.
Di solito era il primo a svegliarsi, avvolte mi svegliava per darmi il buongiorno e farmi sapere che doveva andare nel suo ufficio, avvolte invece mi lasciava dormire lasciando la sua giacca sopra il mio corpo, come a lasciare lei a proteggermi.

Sweet Blood [kooktae]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora