40. Are You Mine?

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TAEHYUNG

Camminavo e camminavo.
Un lungo corridoio buio spianava la mia strada mentre seguivo una piccola, minuscola, luce bianca, questa che si parava a metri di distanza da me.

Correvo come un forsennato, spezzando il mio respiro pur di raggiungerla 3 non sapendo perché, perché mi ostentavo tanto...
Ma più la distanza diveniva minore, più essa aumentava.

Quella piccola lucciola precisamente circoscritta rimaneva della stessa identica dimensione, proporzionata.

Annaspai in cerca d'aria, portai le mani alle ginocchia cercando di sorreggere il mio medesimo peso prima di tornare a correre. Tentai con tutte le mie forze di raggiungerla, affaticandomi e permettendo al mio respiro di limitarsi, finché non l'acchiappai.

Quella scintilla di vita, luccicante, era vicinissima a me. Restava sempre un minuscolo puntino ma il calore che emanava sembrava avvolgermi ugualmente.

Non riuscii a comprendere che questa fosse calda o - al contrario - fredda tuttavia, guardandola, pareva inondare l'ambiente circostante di un effimero tepore. La seguii a piccoli passi mentre il freddo irradiante attorno a me sembrava voler incupirmi di nuovo, un rumore caotico di ghiaccio che andava ad infrangersi mi portò a velocizzare il passo.

Quando la presi in una mano, questa scomparve così decisi di appiattire il palmo e tenerlo allargato per vedere comunque il manto accecante della piccola lucciola.

Ancora non ne percepii il calore ma capii fosse calda, bollente finché un suono ridondante di passi non si avvicinò sempre più a me. A quel punto, ogni cosa che riguardasse la biglia luminosa fu effimera per me, sostituita dai grandi occhi scuri e penetranti di Jeongguk.

Il suo viso perlaceo fu a pochissima distanza dal mio; mi sorrise dolcemente emulendo un sospiro. Fece per avvicinarsi quando al vedere la lucciola, venne illuminato da essa, la pelle della sua guancia andò lentamente ad incrostarsi di rosso, concretizzandone un'erosione.

Solo quando notai del leggero fumo lasciare la pelle ustionata del ragazzo, realizzai.

La sua pelle stava bruciando lentamente...

"Jeongguk!" urlai spaventato, cercando di trovare un modo per arrestare quel processo logorante. Osservai la lucciola, poi lui, poi di nuovo la lucciola e rapido la rinchiusi a pugno nella mia mano.

Il buio e il freddo tornarono insinuosi a farsi sentire ma Jeongguk stava bene.
La sua pelle ora stava tornando lentamente a respirare mentre delle diverse bollicine, oramai formatesi nel suo viso, andarono lentamente a scomparire in una debole scia di fumo.

Sospirai sollevato quando sentii un leggero tocco solleticarmi la schiena. Mi voltai di scatto, trovando a pochi centimetri da me un secondo individuo, stavolta sconosciuto.

Mi fece velare il sangue nelle vene. Era... Incappucciato, non riuscii a riconoscerlo ma non me ne curai più di tanto. Tant'è che mi misi a correre verso Jeongguk, seppur solo in seguito affermai la sua scomparsa.

Mi guardai attorno spaventato ma di lui non c'era traccia. Urlai il suo nome diverse volte ma ancora niente.

A quel punto feci comparire nuovamente l'insetto nella mia mano - i suoi raggi a schiarire il buio - e subito vidi Jeongguk, questo però tornò a bruciare e rapido riportai la lucciola nel mio palmo. "J-Jeongguk!" tornai a urlare timoroso, raggiungendo in poche falcate il luogo dove secondi prima, avevo scoperto si trovasse.

La mia voce eccheggiò intorno a me, l'area che pareva immensa, pressoché infinita dacché non potei scorgervi un fine, né un inizio.

Rividi la figura mastodontica del secondo individuo comparire nel buio e subito mi misi a correre alla disperata ricerca del corvino.

Sweet Blood [kooktae]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora