27. Everyone's Favourite

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SEOKJIN

Lo avevo ripetuto già una trentina di volte ma Hoseok non pareva così intenzionato ad ascoltarmi.
"Non collaborerò con lui, te l'ho già detto" affermai nuovamente, sbuffando dinnanzi allo sguardo combattuto e intransigente del rosso.

"Seokjin, per favore" insistette infatti. "Conosci Jeongguk meglio di me, non verrà mai da te a chiederti scusa, non importa quanto la situazione sia allarmante. Sei più maturo di lui, devi essere tu a fare quel passo" continuò.

"Dovete mettere da parte le vostre divergenze e allearvi" aggiunse al mio ovvio silenzio.

"Finché io starò con Namjoon, lui continuerà a guardarmi come se fossi il peggiore dei traditori. E io non ho intenzione di abbandonare il mio unico amico per lui" risposi a tono dopo aver rilasciato uno sbuffo.

Non che ritenessi il concetto di amicizia tanto valoroso e reale ma Jeongguk non aveva mai provato a capirlo, né aveva provato al contempo un minimo di empatia nei miei confronti.

Avevo sempre passato l'infanzia al castello in solitudine e, anche in mezzo agli altri ragazzini, l'unico che era riuscito a donarmi la sua compagnia e spegnere per sempre il silenzio monotono della mia vita era stato solo Namjoon.
Jeongguk era sempre stato più estroverso e sicuro di sé con i nostri coetanei; sapeva interagire e farsi ascoltare da chiunque. Io ero solo la sua ombra, colui che restava al buio e non aveva mai avuto la possibilità di uscire e vedere la luce.

Namjoon aveva saputo aiutarmi, semplicemente innescando conversazione con me.

"Perché te ne stai qui tutto solo?" mi aveva chiesto innocentemente, avvicinandosi a me. Io mi trovavo ancora in un angolo del castello, dove tutti i buoni signori di corte passavano. E nessuno m'aveva prestato attenzione.

All'inizio temevo che come gli altri fosse venuto da me riconoscendomi come il fratello di Jeongguk, ma dopo che quest'ultimo si era seduto al mio fianco imitando la mia posizione, chiedendo poi il mio nome, avevo capito che il suo arrivo fosse solo stato fortuito. Già... Fortuito.

Avevamo conversato per minuti interi, in una maniera che - all'epoca - mi parve stranamente normale.

Ricordai ancora il pentimento nell'avergli permesso di raggiungere gli altri poiche avrei preferito parlargli un po di più, dei piu futili argomenti.
"Andiamo dagli altri, ti va?" mi aveva infatti chiesto. "Va' pure, io resto qui" gli avevo risposto un po intimidito.
Solo io seppi potei davvero soffrire quel rimpianto in una maniera tanto atroce e, così, mi ero nuovamente trovato solo, annegato nel mio silenzio.

Da quel giorno, ogni volta che lo incrociavo nei pressi del castello, cercavo costantemente di avvicinarmi e provare a parlargli ma lui era talmente pieno di sé da non puntare nemmeno lo sguardo su un ragazzino noioso come me. Perché dovevo ammetterlo: seppur cercassi in ogni modo di interrompere il silenzio, cercando un possibile argomenti di conversazione, nella mia testa appariva il vuoto più completo.

Mi vergognavo di questi miei aspetti, così come provavo ulteriore disagio nel ritrovarmi muto dinnanzi ad altri, risultando ancor più stravagante.

Era venuto a parlare con me per pura noia, era identico spiaccicato a Jeongguk per comportamenti e atteggiamenti, egocentrici ed opportunisti ed io dovevo semplicemente accettarlo.

Mi definivo io stesso uno strambo e avevo deciso di allontanarmi dalla sua visuale per non rischiare di ricevere il suo disprezzo poiché, ritenni ancor più tragico l'ottenimento i suoi insulti o, peggio, gli sguardi giudicatori dei suoi amici.
Questo durò per lungo tempo finché lui non era nuovamente tornato nel mio solito posto.

Ci eravamo avvicinati e lentamente ero andato a sapere della sua primitiva rivalità con mio fratello, anche io a quel punto gli avevo confidato che Jeongguk fosse una persona troppo arrogante e rumorosa per i miei gusti. Ed eravamo entrati subito in sintonia, grazie a un odio che forse non era mai esistito perché, in fondo, sapevo che quei due avessero il potenziale per formare un'ottima squadra ma che, purtroppo, fossero guidati da un orgoglio assai elevato.

Sweet Blood [kooktae]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora