30. Elvis Presley

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Siete pregati di ascoltare Love Me Tender di Elvis Presley ;)

Le sue braccia si ancorarono al mio bacino. Mi condusse con sgomento fino alla mia stanza, le sue labbra a stuzzicare le mie con un'accuratezza invitante.

Si allontanò, seppur mi fossi mostrato visibilmente contrario, per far combaciare così i nostri sguardi. I suoi due pozzi neri si tinsero d'un rosso intenso, le sue labbra sottili erano dischiuse e la sua espressione persa a guardarmi e cercarmi con attenzione.

"Ti spoglieresti per me, amore?" domandò, la sua voce calda fece svolazzare un intero sciame di farfalle nel mio stomaco.
Era sempre così supplichevole, educato, gentile...

In risposta, mi slacciai con calma i jeans fino a farli scivolare verso il basso. Tolsi calzini e pantaloni fino ad occuparmi in seguito della mia maglietta che sfilai con successo.

Una volta completamente nudo, il suo sguardo a brillare, Jeongguk si morse impazientemente il labbro. Si voltò solo per concedermi la visuale stupefacente della sua schiena ampia, le larghe spalle e ogni suo singolo muscolo a tendersi perfettamente.

E dire che ero l'unico a poter intravedere una vista tanto paradisiaca rese il tutto ancora più eccitante.

"Ascolti Elvis Presley?" chiese d'un tratto, facendo cadere a terra la sua maglietta solo per spostarsi verso la mia scrivania, dove era situato un piccolo poster. Avrei dovuto appenderlo ma non ne avevo avuto il tempo.

Il poster mostrava il carismatico ed elegante Elvis Presley, questi che sfociava dalla pagina di un libro.

Lì, erano apportati inoltre un vecchio giradischi e l'apposuto disco inciso dallo stesso artista, prezioso per me.
Tutto risiedeva sopra il tavolo e Jeongguk non esitò a raccogliere il disco e posizionarlo lungo l'apposito strumento.

La polvere ancora guizzava lungo la pellicola che conteneva il vistoso vinile in nero, qualche giorno fa avevo recuperato dalla mia soffitta quei vecchi utensili, appartenenti ai miei genitori. E ascoltare quelle canzoni colme d'amore fu una ristorante cura per non lasciare che il pensiero di Jeongguk fosse solo ed unicamente spiacevolte.

I miei genitori erano soliti ascoltare canzoni tanto romantiche da giovani, per me erano loro il sinonimo d'amore; un sentimento che aspiravo provare con il corvino.

Mi spostai verso il materasso, coprendo le mie nudità con il lenzuolo bianco del letto. E rimasi sereno ad osservare il maggiore fin quando non udii la dolce melodia di un carillon.

Love Me Tender partì, costringendomi a sorridere, il cuore che batteva all'impazzata nell'osservare il corvino spogliarsi dei suoi ultimi indumenti e giungere in mio cospetto.

Jeongguk fu davanti al materasso, mi innalzai arpionando i gomiti al materasso, gli occhi vaganti sui più grandi segreti del suo fisico ammaliante. Gattonò verso di me, il sorriso gentile ma eccitato in volto e gli occhi a emanare un radiore scarlatto.
Sembrò scoparmi anche con quel semplice sguardo e fu cento volte più appagante del solito.

Love me tender, love me sweet
Never let me go

Fu ben presto su di me, mi osservò prima di baciarmi con dolcezza le labbra, nessuna malizia o volgarità. Ma tanto, infinito affetto.
Accarezzò la mia guancia mentre le mie mani volarono dietro il suo collo; mi appesi a lui fino a percepire il suo braccio tra la mia schiena e lo stesso materasso.

Scese sulla mia clavicola fino a intrappolarmi tra le sue braccia, alzando appena il mio busto. Circoscrisse un segno umido con la lingua fino a baciarmi con passione il petto, mi avvolse nella sua presa e le mie dita viaggiarono con insistenza tra le sue ciocche all'attaccattura.

Sweet Blood [kooktae]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora