26. Everything For You

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TAEHYUNG

Dopo tre giorni di dubbi, paranoie e fraintendimenti, mi ero finalmente svegliato al fianco di Jeongguk, dopo una notte ancora più passionale e folgorante.

Avevamo fatto l'amore ben tre volte, io sopra di lui, lui sopra di me, entrambi persi l'uno nell'altro, troppo occupati a divorare il nostro stesso respiro e unire non solo i nostri corpi, ma anche i nostri cuori, in un atto che mai prima d'ora avevo considerato tanto importante.

Jeongguk era l'esatta definizione di principe azzurro, mi aveva preso in braccio e condotto verso il bagno in camera. Mi aveva spogliato del pijama prima di raggiungermi nel box doccia e sorreggermi per tutto il tempo a venire, le sue mani a stringermi e cullarmi perennemente. Mi aveva massaggiato la schiena, baciato gambe, addome e petto. Si era chinato sulla mia erezione concedendo a quest'ultima ancora una volta il lusso della sua bocca.

E io poi avevo soddisfatto lui, anche quando aveva ammesso più volte non fosse necessario ma io non avevo alcuna intenzione di lasciarlo insoddisfatto, non per ricambiare ma poiché avevo subito notato l'erezione presente tra le sue gambe.

E lui era talmente benigno e altruista da fare sempre di tutto per me senza ottenere nulla in cambio. Sapeva bearmi di mille attenzioni senza riceverne, senza richiederne.

E più tempo trascorrevo in sua compagnia, più mi convincevo di essere il ragazzo più fortunato del mondo nell'avere con me qualcuno di tanto generoso: perfetto.

Perché Jeongguk era letteralmente perfetto. Non solo era estremamente romantico, aveva anche un cuore d'oro ed era estremamente dolce. Il suo fisico era senza imperfezioni, quasi come fosse scolpito dagli dèi; palestrato, snello, ampio e robusto. Mi eccitava a livelli anormali.
E possedeva il sorriso più puro e genuino che avessi mai visto, inoltre, i suoi occhi brillavano più delle stelle la notte. Eccome se lo facevano...

Sapeva contagiarmi con la sua bellezza. Sapeva rendermi  felice in ogni situazione e occasione e se in parte era necessario per tutti ottenere queste sensazioni, non erano poi così consuete al giorno d'oggi.

Aveva addirittura deciso di restare fino all'ora di pranzo con me perché non era riuscito a lasciarmi, non voleva che tornassi a piangere e quindi insieme avevamo deciso di restare nella mia stanza a chiacchierare e coccolarci senza fretta.

Solo io e lui. Ricercammo il tempo da custodire in pace e serenità, tempo che entrambi desideravamo condividere e spendere l'un con l'altro, permettendo alle nostre vite irregolari e distinte di divenire il nostro sfondo.

"L'ispettrice Bae potrebbe aggiungersi a noi" affermò d'un tratto, riprendendo subito dopo a baciarmi. Subito ricordai la donna che, detta da Hoseok e il corvino, aveva spudoratamente arrestato Jeongguk ponendolo sotto interrogatorio.

"Hoseok dice che non è un nemico, non era lei contro di noi, ha solo seguito le direttive del suo superiore. Si è offerta di aiutarci e ci ha spedito anche delle sue ricerche per confermarci le sue intenzioni" continuò, un altro bacio che ricambiai con gioia.

"Ma tu non le credi, vero?" conclusi. Conoscendolo, capii subito il punto; Jeongguk era parecchio diffidente. Ma spesso e volentieri, aveva sempre ragione perché – per quanto il suo costante timore potesse essere esagerato – a conti fatti, lui non sarebbe mai finito nel torto.

È un pregio che me lo faceva piacere ancora di più. Molto di più.
Sopratutto quanto al fine di ogni discussione, ghignava fiero delle sue ipotesi piacevolmente confermate.

"Mi conosci troppo bene, vedo" sorrise. "Continuerò a mantenere la guardia alta con lei perché non ha ragione di aiutarci, nessuno le ha chiesto di indagare perché i suoi superiori le hanno tolto il caso. Mi confonde, non mi piace" scosse la testa pensieroso.

Sweet Blood [kooktae]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora