11. No, Sweetheart

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Leggere spazio autrice alla fine del capitolo per delucidazioni essenziali alla storia!

Marciai verso le scale, ignorando i richiami di mio fratello che mi chiedeva - se non pregava - di fermarmi e parlarne con calma prima di supporre inutilmente.

Lo ignorai.

La paura aveva completamente preso possesso di me. Mi aveva costretto a inserire la piccola chiave in metallo della mia stanza nella fessura della porta. Entrai in fretta nella mia stanza sotto lo sguardo sbigottito e curioso di Taehyung.

"Che succede?" chiese e io mi limitai a sospirare intrepido.

Avevo temuto il peggio; temevo ancora il peggio come temevo che - ora lasciandolo solo - qualcuno sarebbe potuto entrare senza permesso nella mia stanza e rinchiuderlo nuovamente, o peggio allontanarlo dal castello. Era timori inutili e infondati ma alla rivelazione di Hoseok mi era possibile non prevedere il peggio.

La possibilità che ci fosse una spia era passata di mente anche a me, giorni prima, quando quei due ispettori avevano fatto la loro comparsa con l'intenzione di interrogarmi, come se qualcuno li avesse mandati apposta. Qualcuno di informato - forse troppo - sulla questione e pronto a levarmi di mezzo in qualche modo, anche momentaneamente.
Però avevo sempre cercato di ignorare quelle supposizioni, reputandomi disperatamente paranoico e scettico sotto più punti di vista.

Ma ora... Ora non potevo ignorare la realtà, non potevo ignorare il fatto che qualcuno avesse più volte spiato le mie conversazioni con Hoseok e Seokjin hyung, non c'era infatti altra spiegazione e se questo qualcuno era arrivato addirittura a fare una cosa del genere - ovvero spiarmi per ottenere informazioni su di noi e le nostre ricerche ‐ significava che ero entrato in qualcosa di più grande di me; parecchio importante, al contempo subdolo.

E di certo non mi sarei fermato, ormai il danno era stato fatto, avevano provato ad avvicinare un mortale al castello riuscendoci, minacciare Lisa e spiare noi e la nostra piccola ed innocente combutta.
A questo punto non mi sarei tirato indietro e avrei seguito le loro orme a costo di rimettere la mia sicurezza.

Non potevo chiudere un occhio.

"Jeongguk" mi richiamò la voce impastata dal sonno di Taehyung che ora si trovava a pochi passi da me, gli occhi appena schiusi e una giacca - la mia giacca - sopra le spalle.
Dove la avesse presa non ne avevo idea, probabilmente la avevo lasciata appoggiata al comodino la mattina prima e lui aveva pensato di metterla dopo la lunga dormita.
Questo spiegava perché sotto il mio abito indossasse una semplice maglietta bianca con un leggero scollo che scopriva appena le sue scapole, così come il suo collo.

Spostai lo sguardo verso l'alto come scottato e bisognoso di distrarmi altrove.

"Si, scusami. Ero venuto a controllare che andasse tutto bene" schiarii la mia voce.
"Come stai? Hai dormito?" gli chiesi spostandomi verso la poltroncina vicino alla mia scrivania. La mia stanza ovviamente non era il mio ufficio ma possedeva comunque mobili e sedie in grado di regalarmi una vera e propria casa; c'era un bagno, la camera da letto appartata con un divanetto, una scrivania all'angolo e, appunto, la poltrona.
Era stilizzata per fornirmi uno spazio tutto mio dove riposarmi, concentrarmi senza ricevere visite, dedicarmi anche al mio lavoro e ospitare nobili e vampiri.

Ero in grado di adempiere a più mansioni, sfruttando lo spazio ampio della stanza per fornirmi ristoro e svolgere quindi più attività.
Ed erano appartate così tutte le altre stanze al castello, solo nettamente più piccole rispetto alla mia.

"Mi sento molto meglio" mi sorrise e io mi ritrovai ad annuire.

"Hai detto che quei vampiri ti hanno costretto a respirare una sostanza tossica giusto?" lui confermò la mia domanda.
"Quando ho capito che non fossi tu, stavo per chiudere la finestra quando mi hanno afferrato e portato una specie di fazzoletto alla bocca" ripetè le stesse parole che nelle ore prima avevo ascoltato attentamente così da fare le mie ipotesi e capire quantomeno come diamine fossero riusciti ad entrargli in casa.

Sweet Blood [kooktae]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora