Balzai dal letto come una molla puntandogli l'indice contro con uno sguardo assassino.
«Tu, mi hai rotto! Da quando ci siamo incontrati non fai altro che ironizzare e sfottermi. Bene, sai cosa? Se dovessi mettere a confronto la tua poca virilità con quella del mio ex, vincerebbe lui a mani basse. Non sei così potente come pensi. Se non fosse stato per me eri ancora legato a quella barella come un salame a farti succhiare il sangue.» Sbraitaii.
I suoi occhi si allargarono per lo stupore e dopo che mi passò l'adrenalina capii l'enorme cazzata che avevo fatto.
Si alzò senza proferire parola e si avvicinò lentamente a me facendomi deglutire.
«Ripeti, se hai il coraggio.» Mormorò a denti stretti.
Mi persi nei suoi occhi e strinsi i pugni sentendo la bile scendermi e salire continuamente in gola. Quanto ero stupida.
«Io - io, insomma. Cazzo, sai cosa? Non mi rimangio alcunché di quel che ho detto.»
Mi diedi mentalmente della stupida. In quel modo avevo solamente peggiorato la situazione, io ed il tatto eravamo, evidentemente, gemelli separati alla nascita.
Mi afferrò una ciocca dei capelli facendomi destare dai miei pensieri.
«Hai acquisito anche coraggio, lì dentro?» Ghignò, sorprendendomi.
Voltai di scatto la testa per evitare il suo sguardo e rimuginaii su quel che dovevo o volevo rispondere.
Mi afferrò il mento e scavai nei suoi occhi con i miei. Il suo sguardo si incupì e perse la sua aria scherzosa. Si avvicinò lentamente al mio viso tanto che sentii il suo respiro caldo sbattermi sulle mie labbra fredde e screpolate.
«Cosa stai facendo?» Sussurrai senza pensarci.
Evitò di rispondermi e si avvicinò ancora fino ad annullare la distanza. Mi baciò e . . . cavolo!
Mi afferrò saldamente la testa pensando che mi sarei ritratta ma chi diavolo avrebbe rifiutato un bacio come il suo. La sua lingua accarezzò dapprima con dolcezza la mia, quando capì che non mi sarei tirata indietro intensificò il bacio a tal punto da sentire i denti sbattere contro i suoi.
Le sue mani si spostarono sui miei fianchi. Ispezionò con cura ogni centimetro del mio corpo mentre io legai le braccia dietro il suo collo.
Mi spinse con forza facendomi cadere sul letto e si addossò su di me. Sentii i suoi muscoli a contatto con il mio petto e mi fece perdere la testa.
Jake iniziò a tirare verso l'alto la mia maglietta che volò insieme alla sua in poco tempo in un punto indefinito e la stessa fine fecero il resto dei vestiti tra baci e toccate piene di passione.
Quando lo sentii entrare dentro di me fu come raggiungere la luna e tornare sulla terra in un battito di ciglia.
Non fu solamente un momento di passione ma molto di più. Sentii la sua mente in stretto contatto con la mia e la mia pelle scottava sotto le sue carezze che si alternavano a momenti di lussuria in cui lasciava uscire la sua parte più passionale e sensuale.
Mi venerò come se fossi stata un fiore che stava per sbocciare e che quindi necessitava di attenzioni e molta cura. Capii che non si trattava di un caso isolato. Non saremmo mai potuti tornare a comportarci come due perfetti sconosciuti.
Lui, forse, non si ricordava di me, io però ricordavo la sua anima.

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IL RICHIAMO DELLA ROSA
Chick-LitJake Jones è il detective più ambito del Massachusetts: scapolo impenitente, con un aspetto che non passa inosservato e un carattere tanto arrogante quanto magnetico. Con la sua camicia bianca che mette in risalto la sua mascolinità, sembra sempre i...