CAPITOLO 23

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Sono pronta,o forse no.

Forse non lo sono nemmeno un pochino.

Eccoci arrivati alla stazione,dove per l'ultima volta vedrò Edward.

Sinceramente? Non so il perchè di questa reazione,ma forse sento che lui non tornerà.

Ci dirigiamo verso il suo treno, solo un mezzo di trasporto che ci dividerà,nulla di che.

"Gem,Jamie tornerò presto: potete farcela. Jamie,prenditi cura di lei"

"Lo farò Edward" come no Jamie.

"Edward, tornerai?" ho un unico dubbio,ed è questo.

"Gem tornerò,non posso dimenticarti,mi sei entrata fin troppo dentro per abbandonarti proprio ora" lo spero Edward.

Sta per salire sul treno,ma no,non posso lasciarlo andare così come se nulla fosse.

Gli prendo la mano,lo tiro verso di me e lo bacio.

Non so cosa volesse dire questo bacio, ma sembra un piccolo addio.

E' inutile che ci giro intorno; lui si dimenticherà di me e non troverà più alcun motivo per ritornare a Londra.

Mi stacco da quell'approccio,quell'ancora,quelle labbra che ho ancora impresse sulle mie. Lo lascio andare.

Sento un fischiettio che annuncia la partenza del treno,di quel treno.

E lo vedo.

Vedo allontanarsi colui che mi ha realmente,letteralmente cambiato la vita.

Vedo allontanarsi sotto i miei stessi occhi qualcosa o meglio qualcuno per il quale provo amore.

Sì,questo è amore.

Sarà presto,sarò ignorante ma io me lo sento.

Io la sento quella scossa,quel fulmine. Tutte cariche elettriche,dritte al cuore che mi fanno esplodere,mi mandano a fuoco.

Vedo quel maledetto treno allontanarsi e sparire nel nulla,nel vuoto.

Scomparire in una piccola luce,probabilmente ancora presente in me come simbolo di speranza.

Ogni volta che quella luce diminuisce,il mio cuore si frantuma,anche se in fondo già lo è.

E' davvero così doloroso sapere che una luce,non arriverà più?

Che rimarrà dissolta nel nulla?

Collasso per il dolore.

"Gemma,tutto okay?" ma certo Jamie, perchè non dovrebbe esserlo?

"S-si Jamie,tutto okay"

"Sicura? Sono tuo fratello,devi dirmi tutto"

"Jamie,è tutto okay davvero"

Siamo in macchina,diretti verso penso casa mia.

Il tragitto è molto silenzioso, io sono molto silenziosa.

A stento so di avere la voce per comunicare.

Sento un qualcosa che mi dice che Edward arrivato a Glasgow si dimenticherà di me.

Ma in fondo io sono solo di passaggio,nelle vite di tutti.

Non riuscirò mai a lasciare un segno definitivo; un giorno scomparirò dietro la mia debolezza.

Improvvisamente a spezzare quel silenzio deprimente,il mio silenzio deprimente è Jamie.

"Gemma,stasera usciamo: io,te,Michelle e Will" cos'hai in mente Jamie? Odio le uscite con gli amici.

"Ma certo Jamie,perchè no? Sai,Edward è appena partito e so di non rivederlo più,ci vuole proprio uno svago anzi non vedo l'ora" ironia,ci vuole solo ironia.

"Smettila di prendermi in giro" ah io?

"Io non esco,sto a casa"

"Dopo vediamo" certo Jamie.

Continua a guidare, ma poi si ferma sul lato destro della strada dove c'è un locale serale, penso tipo una discoteca.

Ha intenzione di passare la serata con me,Will e Michelle in questo locale? Jamie,ti ammazzo.

Esce dal locale con sorriso soddisfacente,quasi orgoglioso.

"Sai vero che io stasera non verrò qui?" giusto per avvisarlo.

"Non ti preoccupare" ma come no Jamie.

Sale di nuovo in macchina,e riprendiamo quel breve tratto che ci separa da casa.

Sono a casa,ed è quasi tardi.

Jamie,è a casa sua con Will anche se mi ha già avvisato che alle nove verrà Michelle. A fare cosa? Non lo so.

Sono le nove in punto, e come un orologio svizzero,qualcuno suona il campanello.

Non mi sforzo di chiedere chi sia: so già chi è,Michelle.

"Entra Michelle"

"E' un piacere anche per me vederti,Gemma" quanta ironia oggi ragazzi.

"Perchè sei venuta? Te l'ha detto Jamie?"

"Si,ma io non me ne andrò di quì fin quando non sarai pronta. E come dico io"

Ma certo Michelle,la mia volontà non conta.











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