"Caro diario, stanotte ho fatto un sogno un fantastico e strano sogno. Tutto era di un azzurro cristallino, forse era ghiaccio, ero stupefatta dalla bellezza di quel luogo, quando ad un certo punto arriva un ragazzo. Alto,capelli castano nocciola,occhi verdi e insomma bellissimo,mi porta in un mondo diverso da quello tutto cristallino,un mondo dove tutto era reale, e poi tutto d'un tratto diventa bianco e dei fari di una macchina accecano i miei occhi. Era tutto cosi strano, nulla anche se ci penso ora ha un senso,mi sto scervellando ma niente,non ci ricavo proprio nulla"
Dopo essermi confidata con il mio prezioso diario,decido di andare a fare una passeggiata.
Mi vesto comoda con jeans,maglia bianca,e le mie adorate e immacolate converse bianche.
Mi dirigo verso il parco,di domenica mattina chi potrebbe andare al parco? Io di certo.
Adoro stare in solitudine,beatamente su una comoda altalena del parco e riflettere,riflettere su me e quello che mi circonda fantasticando anche un pochino su come sarebbe potuta essere la mia vita se i miei genitori non fossero morti subito dopo avermi messa al mondo.
Ricordo che mio cugino,mi raccontò brevemente la situazione: mia madre dopo avermi partorito morì mentre mio padre venne ucciso da alcuni criminali che per una non so quale ragione ce l'avevano con lui.
Ed ora sono qui nella periferia di Londra a sedici anni,sola soletta nel mio bellissimo minuscolo appartamento, e senza sapere nulla sulla mia famiglia. Non so se sono figlia unica o se ho un fratello o una sorella e per una come me,vivere con questa maledetta incertezza è una delle cose più brutte del mondo.
"Gemmaaaaaaaaaaaa!" mi giro di scatto e mi pare di riconoscere questa voce,questa angelica docile voce.
E' la bambina alla quale faccio da baby-sitter sei giorni su sette, otto ore su ventiquattro.
E' ovviamente,straziante vederla anche un settimo giorno.
"Ehi LouLou vieni qui" mi alzo in fretta dall'altalena e le vado incontro.
"Salve signora Jones,tutto bene?"
saluto anche la madre di LouLou, nonchè mia ""capo"".
"Ma certo Gemma,e tu? Come va?"
"Bene,benissimo,scusi signora Jones,ma devo andare,ciao LouLou!" preferisco stare un po da sola quando posso e quindi oggi,che è il mio unico giorno libero,voglio stare un po da sola.
Decido di andare all'unico bar qui vicino che non è mai affollato.
Appena entro noto che al posto di servirmi il mio "cameriere di fiducia", c'è un nuovo cameriere.
Media altezza capelli biondo cenere e occhi di un verde azzurrino favoloso.
Noto che in lui c'è qualcosa di diverso,non so,forse i lineamenti, le lentiggini,o forse il suo essere imbarazzato.
"Ciao,io sono Jamie" subito si presenta,ancora più imbarazzato di prima.
"Ehm,si,io sono Gemma" non so perchè ma quando parlo con qualsiasi ragazzo sono sempre molto impacciata, e questo mi mette molto,molto,molto,molto,molto a disagio.
"Vorresti ordinare qualcosa?" continua Jamie
"Oh,si grazie mille,mi potresti portare una spremuta di limone?"
Odio la spremuta di limone,perchè l'ho ordinata?
"Ma certo,arriva subito" non so perchè mi ero dimenticata della sua presenza.
Arriva subito dopo con un vassoio enorme pieno di dolcetti e poi un bicchiere con la spremuta.
"Ecco a te Gemma,e non preoccuparti per il conto,offro tutto io!"
"Grazie mille Jamie." lo ringrazio,in effetti è stato molto gentile.
"Ehm,no di nulla"
"Oh,gra-zie mil-le" perchè sto balbettando? Non lo so,ugt.
"Che ne dici di uscire e andare a fare una passeggiata?" ora sono davvero imbarazzata,che gli dico? oh.non lo so.
"Con piacere! Che ne dici se andiamo ora?"
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Dream in the sky.
RomanceGemma, una normale ragazza è sopraffatta dalla vita dei sogni e al contempo da quella reale. Non sa da dove viene e si sente un po' disorientata e senza alcun sostegno: nè fisico, nè morale. Sarà proprio questo a portarla in un nuovo mondo tutto suo...