Sono passati due giorni di terrore e puro dolore.
Non resisto,sono ancora più debole di prima.
Ho abbandonato le ricerche per il momento e mi sento più sollevata,ho troppi pensieri per la testa.
A volte mi chiedo perchè ci sto così male: in fondo ora se ne è andato e la mia vita è come finita.
Jamie mi è stato vicino,davvero molto e lo adoro come si potrebbe adorare una persona che per te c'è sempre.
Squilla il telefono,ogni volta che mi squilla ho sempre le lacrime agli occhi.
"Pronto?" cerco di camuffare la voce ma forse non ci riesco.
"Gemma,sono Edward" lui,è lui.
"Edward,ciao" non posso piangere,non con lui al telefono.
"Gemma,come stai? Posso percepire dalla voce non molto bene" oh mio dio Edward,sei un genio!
"Edward come dovrei sentirmi? Certamente la colpa non è tua,ma non posso non starci male"
"Dai Gemma,riprenditi"
"Si,si,lo farò. Tu come stai?Hai conosciuto già qualcuno?"
"A dire il vero,sono tutti antipatici,spero di potermene andare il più presto possibile"
"Non fare così,presto ti abituerai"
"Lo spero,Gemma io devo andare,ci sentiamo un altro giorno okay? Ciao Gem!"
"Ciao Edward..."
Fa così male vedere qualcosa che pensavi potesse appartenerti andarsene via come un soffio di vento.
Non posso fare altro che stare seduta sul letto,con le lacrime che rigano ripetutamente il mio viso.
Potrei forse uscire,prendere un po' d'aria, ma non ho forze.
Però non sarebbe male andare in una biblioteca e leggere un libro con un magari lieto fine.
Esco di casa e cerco di inspirare quanta più aria possibile,mi fa sentire viva e libera.
Cammino per un breve tratto e poi mi fermo,consapevole del fatto che qualcuno mi sta seguendo.
Non vorrei voltarmi,perchè in questo stato ho troppa paura e sono troppo debole,ma purtroppo mi volto e vedo quell'inquietante uomo nero.
"Gemma,sono solo casuali incontri..."
"No,non lo sono."
"Ah,si? Io non ne sono molto sicuro" sembra più forte,convinto e minaccioso.
"Cosa vuoi stavolta?"
"Te,solo te per il momento"
"Cosa ne vuoi fare di me? Uccidermi? Fallo pure,ma lascia stare Jamie e mio fratello!"
"Due persone? Non una sola? Strano!Non voglio ucciderti,solo dare una sistematina..."
Non sento niente se non la voce di gente che parla.
Dove mi trovo? Apro gli occhi e vedo una marea di gente in camice bianco.
Perchè sono in ospedale? Cosa mi è successo?
"Ccosa,mi è successo?" appena muovo la bocca sento un forte dolore alla testa,insopportabile.
"Signorina Gemma,è in gravi condizioni,ci sono per lei alcune persone posso farle entrare?"
"Ssi.." vedo entrare solo Edward con una faccia più che preoccupata.
"Gemma" mi viene incontro e mi bacia sulla fronte,anche un semplice e casto bacio fa effetto.
"Come ti senti Gem?"
"Mi fa male tutto,come ci sono finita quì dentro?"
"Non so cosa stesse succedendo ma all'improvviso una signora chiama il mio numero dal tuo cellulare urlando che eri a terra sanguinante e che il mio era l'unico numero tra i preferiti.
Subito appena saputa la notizia sono venuto e ho avvertito Jamie,purtroppo però sono arrivato tardi"
"Edward,neanche io ricordo cosa sia successo,da quanto tempo sono qui in ospedale?"
"Da ben cinque ore,giuro che se non ti saresti risvegliata avrei ucciso tutti" vorrei tanto sapere cosa mi sia successo.
Mi ritornano in mente improvvisamente alcune scene dell'incontro con l'uomo nero,nulla di positivo.

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Dream in the sky.
Storie d'amoreGemma, una normale ragazza è sopraffatta dalla vita dei sogni e al contempo da quella reale. Non sa da dove viene e si sente un po' disorientata e senza alcun sostegno: nè fisico, nè morale. Sarà proprio questo a portarla in un nuovo mondo tutto suo...