È mattina, la mattina seguente alla mia prima sbornia.
Mi sveglio: sto malissimo.
Stanotte ho vomitato ripetutamente, e ho preso qualche pasticca per il mal di testa.
L'alcool non lo reggo molto bene.
Meno male che oggi è l'ultimo giorno di scuola, finalmente posso stare a casa da sola.
Oggi non ho intenzione di andare a scuola, vado con Jamie non so dove.
I ricordi della sera precedente non sono molto chiari: in effetti è strano che mi sia venuto in mente di ubriacarmi.
Aspetta, forse ricordo: Edward.
Ricordo che avevo deciso di ubriacarmi per dimenticare il nome Edward ma no, proprio non ci riesco.
Il resto della serata non so come sia andato, ma credo bene.
Oh no, aspetta un minuto: il resto della serata non è andato bene.
Mi ritornano in mente immagini della serata precedente, ero davvero ubriaca.
Ho baciato Alex.
Oh mio dio, l'ho baciato.
Alex è il mio primo bacio dopo Edward, la mia decisione dopo di lui.
Non so cosa pensare di questo bacio: so però che Alex è davvero una bravissima persona ed è anche carino.
Non è bello come Edward, ma giusto dopo di lui c'è Alex.
Mi alzo dal letto, ripensando ancora ad Alex e a quel maledetto bacio.
Forse sarà un passaggio dopo Edward, un qualcosa che mi dice che posso andare avanti? Forse mai,forse mai riuscirò ad andare avanti.
Ma, mai forse è un periodo troppo lungo per un sentimento come l'amore? Mi faccio troppe domande con punti interrogativi persi nell'aria.
Mi alzo, mi faccio una doccia veloce e come ci eravamo organizzati io e Jamie alle 10 a.m in punto sono fuori casa mia pronta.
Passa penso una mezz'oretta fin quando non vedo scorgere dall'angolo Alex.
"Ciao Gemma, come stai?"
"C-ciao A-alex, bene...Tu?" Non so come comportarmi dopo la serata di ieri.
Alex si avvicina, forse troppo, eh si. Troppo.
Posa le sue labbra sulle mie, come un'ape potrebbe dolcemente posarsi su un fiore.
Questo bacio,queste emozioni non sono come quelle che mi fa provare Edward, ma mi piacciono.
"Bene, ora sto bene" sono solo queste le parole dette da Alex dopo il bacio.
Ma alle 10 a.m non doveva venire Jamie? Perché c'è Alex?
"Allora cosa vuoi fare?" Vorrei Jamie, grazie.
"Al parco? Ti va bene?" L'unico posto in cui voglio andare è il parco.
"Ma certo Gem" oh no, no.
No, non sto per scoppiare in lacrime. No.
Non sto per farlo."Gemma, perché piangi?" Ecco, lo sapevo.
"Io? N-no niente"
Alex apre la bocca, forse per rispondermi ma poi la richiude e sta zitto, ottima idea.
Non posso non fare a meno di pensare a Edward, e quella Sophia.
Forse Sophia ha qualcosa che io non ho: forse è più bella, e forse ha un carattere diverso, molto diverso.
Arrivati al parco, vado nel mio piccolo rifugio; solo dopo poco mi ricordo di non essere sola.
"Alex, questo è il luogo che adoro di più"
"Si, Jamie me l'ha detto"
Mi siedo cautamente sulle foglie secche ai piedi dell'albero secolare, come ho sempre fatto.
Sono seduta, con la schiena appoggiata al tronco dell'albero, e affianco a me c'è Alex intento a guardarmi.
Mi volto e noto una cosa che mai avevo notato in Alex: nei suoi occhi qualcosa non va.
"Alex tutto bene?"
"Si, ovvio" no, non è ovvio.
"Alex, parlami, vedo nei tuoi occhi che qualcosa non va"
"No, sono solo i pensieri"
"Allora, hai dei pensieri tanto bui da farti oscurare gli occhi?"
"Gemma, si..."
"Dimmi tutto, sono qui"
Percepisco il fatto che forse non si fida e per rassicurarlo, gli prendo le mani e le unisco alle mie. Lo rassicura, questo lo rassicura.
E per una buona volta, sorrido nel pensare di dare forza a qualcuno nonostante non riuscissi a trovare la mia.
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Dream in the sky.
RomanceGemma, una normale ragazza è sopraffatta dalla vita dei sogni e al contempo da quella reale. Non sa da dove viene e si sente un po' disorientata e senza alcun sostegno: nè fisico, nè morale. Sarà proprio questo a portarla in un nuovo mondo tutto suo...