Anche oggi,per la seconda volta salto la scuola.
Non posso presentarmi così,in questo stato.
Sto anche rinunciando a fare la baby-sitter a LouLou, ma in fondo non m'importa.
Sono a casa sola,come sempre.
Rinchiusa tra me e me,nell'angolo della mia camera ad annegare in un mare di dolore costruito da me stessa.
Sono così distrutta,così fragile e così spezzata.
Edward sembrava nulla,sembrava solo una cotta,una di quelle che durano massimo un mese.
Invece no,io sto così male,così dolorante.
Avrei tanto bisogno di lui,e dei suoi baci.
Aveva detto che avrebbe voluto iniziare una relazione con me.
La vita mi è contro,è una battaglia persa.
Vorrei tanto chiedere aiuto perchè sento,sento di star affogando nelle mie stesse lacrime.
Ma Gemma,a chi potresti chiedere aiuto?
Non voglio disturbare nessuno con i miei disturbi mentali.
Devo solo imparare a vivere da sola,come ho sempre fatto.
Avrei tanta voglia di passare quanto più tempo possibile con lui,quella che pensavo fosse solo una cotta.
Edward,due baci e tanta distanza.
Forse chiedo troppo? Si.
Oggi,non voglio fare niente se non stare qui in questo piccolo luogo di dolore.
Dovrei avvertire Michelle e Jamie che oggi non sarei andata alla ricerca di notizie ,ma non voglio dir loro il motivo.
Decido di chiamare prima Jamie e poi dopo Michelle.
"Pronto?"
"Jamie,pro-to,so-no Gemma" non sono brava a fare l'attrice,penso si sentano i singhiozzi.
"Gemma che è successo?"
"Niente,Jamie,non preoccuparti. Volevo solo dirti che io og-gi non voglio fare ricerche,maga-ri riprendiamo doma-ni va bene?"
"No Gemma,non va niente bene. Dimmi che cavolo hai!" ci mancava solo Jamie.
"Nien-te,Jamie" attacco subito il telefono,non voglio dare alcuna spieazione a nessuno.
Michelle la chiamerò dopo.
Dopo forse trenta minuti di pianti estremi e doloranti,il suono del campanello sembra un po' alleggerire il vuoto sonoro della casa.
Mi alzo e corro verso la porta,la apro e trovo Jamie con il fiatone ed una faccia preoccupata.
Abbasso subito lo sguardo sulle mie scarpe ,in modo da non incontrare il mio con il suo.
"Gemma,parla"
Non riesco a parlare,la voce non esce.
Alzo lo sguardo e ci fissiamo,lui preoccupato ed io morta dentro.
"Gem..." subito mi viene incontro e mi da uno dei suoi abbracci confortevoli.
Sono un'altra volta rinchiusa nel mio angolo di mare,con affianco Jamie.
"Gemma,vedrai che tornerà"
"No,non tornerà lui forse si farà una nuova vita. Io no."
"Tu si,scoprirai chi è tuo fratello e vivrete insieme come due persone che si sono rincontrate dopo tanti anni e sarete felici"
"Non posso essere felice sapendo che Edward non è qui. Ho sempre vissuto nel dolore,ora che Edward mi aveva condotto in un mondo diverso ero più felice,ma poi no. La vita è contro di me"
"No,la vita è con te. Non ti rendi conto ma sei la ragazza più forte che io conosca: hai vissuto al culmine della solitudine e del dolore eppure il sorriso non te lo toglie nessuno, hai la forza di fare ricerche su una persona che potrebbe trovarsi anche dall'altra parte del mondo, e poi riesci anche a sopportare tutto questo."
"No Jamie,non sono forte. Sono la debolezza fatta persona,la debolezza più estrema e brutta"
"Gemma,ce la farai,io ti sarò sempre vicino. Ricorda che davvero sei speciale per me e ti voglio un mondo di bene"
"Anche io ti voglio un mondo di bene,sei come un fratello per me"
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Dream in the sky.
عاطفيةGemma, una normale ragazza è sopraffatta dalla vita dei sogni e al contempo da quella reale. Non sa da dove viene e si sente un po' disorientata e senza alcun sostegno: nè fisico, nè morale. Sarà proprio questo a portarla in un nuovo mondo tutto suo...