CAPITOLO 15

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Ricordo improvvisamente l'uomo nero in tento nel sfogare su di me la sua rabbia.

Purtroppo ricordo,riesco a ricordare e vorrei non poter farlo.

Mi fa male tutto solo al ricordo del pugno nello stomaco,degli schiaffi e dei calci.

"Edward,ricordo tutto. Improvvisamente ricordo tutto"

"Cosa è successo? Parla"

"Edward non è facile,è più difficile di quanto credi" non potrebbe mai capire e poi non voglio riempirgli la testa di mie cretinate.

"Gem,sei forte puoi fare tutto" queste parole,sono impresse dentro di me,come un mantra.

"Edward..." perchè ho la lacrima facile?

Io non voglio essere debole,è un difetto con cui dovrò conviverci,lo so,ma è straziante.

Straziante dover essere sempre vittima dei propri problemi, di essere quella a cui capita tutto e mai niente di felice.

Sono sola,letteralmente sola.

Sono così noiosa,monotona. Mi odio da sola,lo faccio abbastanza per tutti.

"Gem,sarò con te. Se vuoi potrei rimanere un mese,o quanto vuoi tu,però riprenditi"

"No,tu rimani a Glasgow. Non devi sentirti in obbligo o avere pietà,perchè non voglio nulla,davvero."

Intravedo Jamie,correre verso questa porta,per poi spalancarla e venirmi incontro abbracciandomi.

"Gemma,come stai?" sembra così preoccupato

"Sto bene,Jamie calmatevi tutti"

"Chi è stato? Cosa è successo?" se glielo dirò si preoccuperà,andrà da lui e lo ucciderà. Io non voglio questo.

"L-lui" Jamie sbianca di colpo,capendo all'istante.

Sono le quattro del mattino, Jamie ha deciso di passare la notte all'ospedale con me e sta dormendo.

Io non riesco a chiudere occhio,ho profondi dolori dappertutto ma cosa più importante è da parecchio tempo che non vado a scuola e ho sospeso le ricerche.

Non potrò mai perdonarmelo e sono sicura che un giorno mi pentirò di aver fatto questo.

Ma io voglio solo sapere il perchè di questa azione.

Perchè mandarmi in ospedale? Sarebbe stato meglio uccidermi.

Quella signora non poteva far finta di niente e lasciarmi morire?

E'inutile continuare a vivere nella quotidiana incertezza,nel dubbio e in ciò che abbia un qualcosa di misterioso.

E' inutile continuare a vivere stando male per un ragazzo,un semplice qualunque ragazzo.

Un semplice ragazzo per il quale sarei disposta,pronta a fare tutto,a fare l'impossibile solo per essere amata anche solo uno spifferino.

In caso qualcosa però io sono qui pronta ad amare per entrambi.

A sedici anni non potrò sapere cos'è l'amore.

Per tutti è un sentimento astratto,per me no.

Per me l'amore è Edward,il mio amore è Edward.

Mi sento ridicola nel pensare certe cose,cosi deprimenti e sofferenti.

Sono talmente fuori di testa da deprimermi e essere felice facendo tutto da me.

Non ho bisogno di sostegno,faccio tutto da sola.

Come sono salita su questa montagna,vi riuscirò anche a scendere senza alcuna difficoltà o aiuto esterno.

Ogni giorno è una nuova amara lacrima,una nuova amara morte.

Porto con me sempre un oceano e un regno di morti.





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