Sono qui, in camera mia.
Testa di lato sul cuscino bagnato.
I miei occhi sono stanchissimi di piangere, eppure lo faccio da più di sei ore.
Pianti continui.
Ma non è solo pianto, è anche dolore.
Sono sola, rinchiusa in una stanza buia, piena di ricordi.
Le lacrime ancora e ancora bagnano le mie guance, la mie labbra.
Sono stanca, così maledettamente stanca di stare male per una persona ormai andata via da me.
Edward è cosa fatta, è passato, ma più il tempo passa più la ferita si apre.
E quella ferita, fa sempre più male.
Lo chiamerei, gli farei vedere le mie condizioni, e poi me ne andrei.
Giusto per fargli vedere come mi ha ridotta, solo per questo.
Mi è dispiaciuto tantissimo scappare dalla festa di Alex, per mettere in salvo le mie lacrime.
Sono le cinque del mattino, e tra un po' dovrebbe sorgere l'alba.
Voglio vedere l'alba, e assaporare la magia della sua bellezza.
Mi alzo dal letto, e mi pulisco con il dorso della mano le lacrime, nonostante clntinuassero a scendere.
Esco di casa, e mi incammino verso il mare.
Non importa come siano le mie condizioni, io vedrò l'alba.
È abbastanza distante, ma ci riuscirò.
Un passo dopo l'altro, e dopo dieci kilometri ecco il mare.
Tolgo le scarpe e i calzini, e permetto alla sabbia di solleticarmi i piedi.
Mi siedo giusto cinque metri dalla riva e guardo verso l'orizzonte, dove l'alba sta nascendo.
È magnifico.
Questa è un'ottima distrazione dal mio problema principale: il dolore.
Il sole che abbraccia il mare, il cielo, le nuvole; tutto estremamente favoloso.
La spiaggia è desolata, mi chiedo perché.
In fondo, questo è il posto migliore per osservare l'alba.
Sono già le sei in punto.
Un'ora è passata letteralmente volando.
Il mio telefono squilla.
A quest'ora mi chiamano? Non hanno nulla da fare?
"G-gem, Ciao"
Mi sento mancare l'aria.
I miei occhi, stanno forse cominciando a lacrimare. Di nuovo.
"C-ciao"
"Come stai?"
"B-bene. Tu?" Potrei fare l'attrice.
"Bene. Come vanno le cose? " come vuoi che vadano?
"Come prima se non peggio. Tu? Nuova vita?"
"No, solita vecchia vita. Tu?" sta cercando di nascondere Sophia? Vedi caro mio, che io so tutto.
"Ah. Sempre la solita, forse solo con qualche livido e lacrima in più"
Termino la chiamata.
Provo un profondo odio verso di lui, in questo momento.
Se mi chiama, significa che voleva qualcosa.
E non m'importa se sto male da quando è partito, io non gliela darò vinta.
Continuerò a star male, continuerò ad autodistruggermi, fino alla mia scomparsa.
Lui sta bene, lo vedo, lo sento.
Sta bene con Sophia, ed è normale.
Ma in fondo, non prendiamoci in giro: chi è che rimarrebbe qui, a condivivere la felicità insieme a me? Nessuno.
È ovvio, è naturale.
E quindi, non posso non comprenderlo visto che sono la prima a non riuscire a convivere con la vera me.
Lui sta bene con Sophia, ma perché me l'ha nascosta? Non capisco.
Qui è tutto come prima, ed io sono la stessa se non peggiorata.
È lui che si è fatto una vita nuova, non io.
E poi, perché mi ha chiamata? Solo per umiliarmi e illudermi che c'è una possibilità? Ma vai a fanculo.
Io sono sempre pronta, non c'è bisogno di fare le scenate e illusioni.
Ma forse, ora, sono io che mi sto illudendo troppo.
Che sia maledetta questa illusione e la mia speranza.
E anche l'attesa. Andassero tutte a colpire un'altra persona, e non me.
Già ho abbastanza problemi, e Edward è il maggiore.
Edward. Edward.
Solo a nominare questo maledetto nome mi vengono in mente tutte sue immagini che la mia testa, il mio cuore, ha archiviato.
I suoi occhi, i suoi capelli.
Amo tutto di lui, e ogni singola cosa che mi ha colpito ha lasciato un segno definitivo.
Mi alzo.
Mi dirigo verso la riva, ancora con le lacrime vive agli occhi.
I miei piedi vengono ripetutamente bagnati dall'acqua gelida dell'oceano.
Ed è cosi che mi sento: fredda, salata e bagnata, proprio come l'oceano.

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Dream in the sky.
RomansGemma, una normale ragazza è sopraffatta dalla vita dei sogni e al contempo da quella reale. Non sa da dove viene e si sente un po' disorientata e senza alcun sostegno: nè fisico, nè morale. Sarà proprio questo a portarla in un nuovo mondo tutto suo...