CAPITOLO 35

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La vita, mi riserva sempre nuove notizie. Vorrei poterle sapere tutte.

Ora mi tocca dire a Jamie, questa nuova notizia.

"Gemma, mi dispiace non avertelo detto prima..."

"No, zia. Tempismo non perfetto, ma giusto" prima avevo fin troppi pensieri per la testa, anche questo non mi avrebbe aiutato.

"Sei uguale a tua madre...Sarà orgogliosa di te" purtroppo non ho avuto il piacere di conoscere mia madre, e sapere che le somiglio: mi rende felice.

Signora Jones, mia zia. Mai mi sarebbe sorto questo dubbio.

Improvvisamente, le vado incontro abracciandola.

Lei è mia zia. E' parte della mia famiglia, della mia vita.

"Zia, io vado. Jamie deve esserne a conoscenza"

"Vai Gemma, ci vediamo domani!"

Improvvisamente, il corindone e il diamante non sono più tra le ragioni della mia uscita.

Ora, devo solo dirlo a Jamie e poi comprare il regalo.

Arrivata a casa sua, suono il campanello e mi apre la porta Jamie.

"Ciao Jamie, devo parlarti"

"Anche per me è un piacere vederti Gemma"

L' ironia e Jamie vanno sempre d'accordo.

Ma ora, forse non sarebbe il momento giusto per scherzare.

"Jamie, è importante"

Entro in casa, e mi comporto come se fossi nella mia, di casa.

Mi siedo sul divano, aspettando faccia come me.

"Vai, dimmi tutto"

"È difficile da spiegare. Beh, non è difficile, però...Beh Jamie, in poche parole ho scoperto che abbiamo una zia. Ed io la conosco molto bene"

Jamie penso sia sconvolto, preccupato, comincia a giocherellare con le dita, e toccarsi ritmicamente i capelli.

"C-cosa? Una zia? Chi è? "

"La sorella di nostra madre: Amelia Jones"

"Non ricordo nel mio passato, la presenza di una zia"

"Sinceramente neanche io. Pensavo fosse la madre della bambina a cui facevo da baby sitter, ma no. È mia zia, nostra zia"

"Andiamo da lei. Voglio conoscerla"

Non era questa la reazione che mi sarei aspettata da Jamie, ma va bene.

Usciamo di casa per andare da nostra zia.

Come suona strano chiamare la Signora Jones: zia.

Dopo aver camminato per penso 1/2 kilometri siamo arrivati.

Nessuno dei due ha parlato durante il cammino.

Busso alla porta, e mi apre un ragazzo, seguito da LouLou.

Al primo impatto pensavo di aver sbagliato casa.

"Gemmaaa!" Non sentivo LouLou da tantissimo tempo. Lei è mia cugina.

"Amore, vieni qui"

È tutto cosi normale, e bellissimo.

Il ragazzo ci fa entrare finalmente.

"Chi siete?" Pensavo fosse muto.

"Jamie e Gemma. Tu?" anche Jamie apre bocca, che bello.

"Lucas, fratello di LouLou" lui è mio cugino. Bene.

Io e Jamie, ci guardiamo capendoci al volo.

"Dov'è mia zia? Scusa...Amelia?"

Ma davvero, quanto mi odio.

Sarei potuta stare zitta, ma no, la mia bocca ha deciso di parlare.

"Mammaaaa! Ti vogliono!" Per fortuna Lucas sembra aver capito niente.

Subito arriva mia...Zia.

Le vado incontro, per una seconda volta, abbracciandola.

"T-tu sei nostra zia?" Ma no Jamie, è nostra nonna.

"Si Jamie"

Jamie, l'abbraccia di colpo ed è bellissimo vedere tutta la "famiglia" riunita.

"Mi spiegate? " Lucas, maledetto Lucas.

"Lucas, loro sono Jamie e Gemma, giocavi sempre con loro. Ricordi quando tu e Jamie giocavate a calcio? E quando tu e Gemma vi raccontavate le storie paurose?"

Improvvisamente mi vengono in mente piccoli flash di me e Lucas, e di me e mia zia.

Finalmente ricordo.

Ricordo che a parlarmi della mia famiglia era stato Lucas.

Mio dio, tutto un albero genealogico.

"S-si ricordo" anche io Lucas.

Di colpo, tutto il dolore, il mistero e la solitudine che avevo dentro si trasformano in un sorriso.

Adoro tutto ciò.

Adoro sentire la felicità che mi esplode, la felicità che mi fa dimenticare tutto.

È bellissimo sapere di avere una famiglia.

Amo questa sensazione di protezione e piacevolezza.

È bellissimo sorridere, ed essere felice per davvero.

È bellissimo per un secondo togliersi la maschera, ed essere te stessa.


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