Capitolo 8

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Krystal

<Pronto?> rispondo con la voce assonnata.

<Si più sapere dove sei finto? Sono ore che ti chiamo in continuazione. Stavo per darti per disperso!> urla una voce forse a me sconosciuta dall'altra parte del telefono.

<Chi sei?> chiedo confusa mentre lentamente mi metto seduta nel letto.

<Chi sei tu? Cosa ci fai con il telefono Andrew?>

<Charlotte?> chiedo nuovamente confusa mentre sposto il telefono dall'orecchio leggendo il suo nome sullo schermo. Questo non è il mio telefono.

<Oh Krystal, non ti avevo riconosciuta. C'è Andrew la con te?> chiede forse preoccupata mentre io mi guardo intorno.

<Si, sta dormendo> dico solamente mentre continuo a fissare Andrew dormire beatamente nel mio letto.

<Ma allora fa sul serio> la sento borbottare ma senza darle troppo importanza. Tutta la mia attenzione c'è l'ha il bel ragazzo nel mio letto. Cosa ci fa lui qui?

Sento nuovamente Charlotte borbottare ma mi pietrifico quando lo vedo girarsi verso di me e appoggiare il suo braccio intorno alla mia vita.

<Ti faccio chiamare dopo da lui> dico solamente per poi staccare la chiamata mentre cerco di urlare. Cosa diamine ci fa lui qui? Continuo a domandarmi mentre mi guardo nuovamente in giro cercando qualche indizio. Sposto attentamente il suo braccio e lentamente sposto la coperta scendendo dal letto ma mi blocco quando noto le mie adorate lenzuola rosa macchiate.

<Oddio che vergogna> sussurro piano per poi affrettarmi a prendere dei vestiti puliti e correre in bagno ma ne resto sorpresa quando noto che in realtà niente di ciò che pensavo è successo. Allora perché le lenzuola erano macchiate?

<E se lui...> inizio a farmi strani pensieri rientrando  poi nella stanza e spingerlo finché il suo corpo non rotola giù dal letto.

<Cazzo> lo sento imprecare forse addolorato.

<Cosa diamine fai nel mio letto e cosa mi hai fatto?> urlo contro di lui mentre afferro una pantofola che trovo a terra tirandogliela in testa.

<Ma che problemi hai?> chiede sconvolto mentre finalmente alzo lo sguardo su di me.

<Non cambiare discorso. Perché dormivi nel mio letto?>

<Sei stata tu a chiedermelo> risponde mentre si alza da terra.

<E con quale diritto ti sei approfittato di me?>

<Tu sei fuori di testa> urla disperato mentre cerca di schivare un altro colpo.

<Perché nel letto, insomma, la macchia, io...> inizio a balbettare in preda al panico.

<Ma di cosa parli?> chiede sconvolto mentre a piccoli passi si avvicina a me.

<Insomma, il letto...> farfuglio però mi blocco senza avere il coraggio di parlare e lui dopo avermi guardata per vari secondi scoppia a ridere.

<Tu veramente hai pensato che, oddio> dice fra le risate facendomi aggrottare le sopracciglia.

<Dopo la colazione mi hai proposto di andare fuori a bordo piscina dove abbiamo chiacchierato per un po' fino a quando non ti è venuta nuovamente fame e hai insistito tanto di gustare il tuo squisito pesce con del vino. Non so se sei astemia ma penso di si dato che sei diventata brilla dopo mezzo bicchiere. Non starò qui a raccontare tutte le cose strane che hai combinato ma ti sei fatta portare nella tua stanza in braccio urlando che sei una regina mentre tu tenervi saldamente il tuo calice di vino che ti è caduto poi sulle lenzuola. Non so per chi mi hai preso ma non sono il tipo di persona che fa queste cose> dice l'ultima frase in modo freddo e senza guardarmi si allontana da me.

<Drew, mi dispiace> sussurro tristemente mentre lo blocco afferrando la sua mano.

<Non volevo. Io, sono stata una sciocca>

<So che non mi consoci Krys ma ci sono rimasto male per quello che hai pensato>

<Perdonami> sussurro nuovamente mentre mi metto davanti a lui. Non volevo ferirlo con i miei stupidi pensieri.

<Non fa niente> risponde senza guardarmi e questo mi fa capire quanto in realtà lui sia deluso.

<Sul serio Drew. A volte parlo senza pensare prima e mi dispiace davvero> ammetto sincera mentre con l'altra mano posso le dita sotto il suo mento alzandogli di poco la testa e guardarlo negli occhi. Posso vedere quanto in questo momento siano cupi e questo per colpa della mia stupida bocca.

<Ti prego non avercela con me> sussurro piano e senza pensare lo abbraccio. È vero, non lo conosco da tanto tempo ma ogni volta che sono in sua presenza mi sento bene e con tutte le chiacchierate che ci siamo fatti penso di conoscerlo almeno un po'. Ho notato che storce il naso quando qualcuno cerca di prendersi qualcosa dal suo piato. Ad esempio quando abbiamo mangiato la pizza Charlotte voleva in continuazione prendersi il salame della sua pizza ma lui essendo gentile glielo lasciava fare anche se gli dava fastidio. Ho notato che adora le stelle, forse guardarle lo rilassa. Non ride mai ma alle mie stupide battute lo fa sempre e non finge neanche, lui ride di gusto. Si tocca i capelli quando è imbarazzato così come si morde il labbro quando cerca di trattenersi dal non dire qualcosa che non vorrebbe dire e poi, poi so che a me piace quando è vicino a me.

<Perché piangi?> sussurra piano mentre lentamente mi allontana da lui prendendo il mio viso fra le sue mani e asciugare con i pollici le mie lacrime.

<Sono solo emotiva> rispondo facendo spallucce.

<Ti crescerà il naso come a pinocchio> dice ridacchiando cercando di far sorridere anche me.

<Mi dispiace di averti ferito> sussurro tristemente. Di solito non mi comporto così con le persone. Quando sbaglio e difficilmente capita chiedo scusa e basta ma lui, ecco, il mio cuore appena ha visto il suo viso cupo per colpa mia si è fatto piccolo piccolo.

<Forse ho sbagliato un po' anche io> sussurra a sua volta mentre tiene il suo sguardo fermo su di me, nei miei occhi. Ogni volta che lo guardo mi rendo conto che io non sono attratta dai suoi bellissimi occhi ma che sono attratta da lui perché lui mi piace. Lentamente ci avviciniamo l'un l'altra come se fossimo attirati, come due calamite non essendo in grado di stare separate. La sua mano sfiora la mia guancia avvicinandomi lentamente a lui grazie alla sua mano destra ferma sul mio fianco e quando le nostre bocche sono vicine ne io e neanche lui esitiamo. Le nostre labbra si uniscono in un dolce bacio, dapprima a stampo ma poi ci lasciamo travolgere dalla passione baciandoci con foga.

L'amore trova sempre una soluzione Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora