Capitolo 18

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Krystal

La mia mente non fa altro che pensare a qualche giorno fa quando ho trascorso la notte insieme a Andrew. Non riesco a non pensare alle sue mani che accarezzavano la mia pelle, alle sue labbra che baciavano le mie, ai suoi occhi incatenati nei miei mettendosi a nudo dimostrando tutto l'amore che per me prova.

<La finisci di sognare ad occhi aperti? Sei inquietante> borbotta Yasmin mentre mi da una gomitata per farmi riprendere.

<Che manesca> dico a bassa voce portandomi la mano all'altezza dello stomaco massaggiando la parte dolente.

<Finiscila di fare questa faccia da pesce lesso. La gente ti fissa>

<E perché mi dovrebbe interessare di quello che pensa la gente?>

<Perché non voglio passare per quella che passeggia con una pazza che sembra uscita dal manicomio> borbotta nuovamente mentre mi fa segno di sedermi su una panchina.

<Pensi che tu sei più normale di me?> chiedo ridacchiando mentre porto alla bocca il mio bicchiere con il té. Siamo già a metà novembre e fuori orami fa molto freddo per questo ho deciso di prendere questa calda bevanda nella speranza che io possa risaldarmi almeno un po'.

<È sempre colpa tua se sono diventata una schizzata. Ti ricordo che quando avevamo diciotto anni mi hai spinta giù dalle scale>

<Ancora con quella storia. Io non ho fatto un bel niente. Tu sei inciampata nei miei piedi e sei caduta> le ricordo mentre scoppio a ridere al solo pensiero.

<Per colpa delle scarpe che mi hai regalato>

<Non è colpa mia se non hai saputo legare bene i lacci>

<Per questo io preferisco i tacchi! Le scarpe da ginnastica sono pericolose> risponde sbuffando.

<Hai pensato a cosa farai per il tuo compleanno?> chiede poi curiosa facendomi alzare gli occhi al cielo.

<Quello che faccio ogni anno Yasmin. Un bel...>

<Eh no. Non puoi rifiutarti di festeggiare anche quest'anno. Sei fidanzata ormai>

<E che vuol dire? Non sono obbligata a festeggiare>

<Ho capito, tu vuoi festeggiare con quel bel fusto> dice ridacchiando.

<Non sarebbe male. Ah, ma che mi fai dire> farfuglio l'attimo dopo cercando di rimuovere dalla mia mente l'immagine di Andrew nudo. Ecco, in quel modo è veramente da togliere il fiato.

<Stai ripensando nuovamente a lui? O meglio dire al suo ca...> mi avvento su di lei coprendole la bocca con la mia mano impedendole di dire quella parola.

<Un po' di contegno Yasmin> mormoro piano.

<Che c'è prima ti piace usufruire di quel ben di dio ma ti vergogni a parlarne?> chiede ridendo dopo essersi liberata da me.

<Quel ben di dio è affar mio>

<E ci mancherebbe ma prima mi prendevi in giro quando ti dicevo che con Allan facevamo sempre l'amore e invece ora non fai altro che pensare al suo membro. A proposito, è grande?> chiede seria facendomi strabuzzare gli occhi.

L'amore trova sempre una soluzione Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora