Capitolo 25

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Andrew

"Hanno riscontrato un piccolo problema al polmone destro" le parole di Krys risuonano nella mia mente da ieri. L'unica cosa che mi ha colpito del suo racconto è stata questa verità. Neanche quello che mi ha detto su mio padre in quel momento mi interessava quanto le parole che ha usato per spiegarmi il suo problema. Quel maledetto giorno di quasi fine novembre ha portato un po' di gelo nei nostri cuori dopo aver frantumato ogni speranza con le fiamme. Mio padre si è trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato e questo gli è costato la vita e la sorte non si è accontentata dato che ha voluto distruggere anche altre vite come quella della donna che amo. Non sono stato abbastanza forte da confessare a Krystal che quelle lacrime che ieri ho versato erano dovute a quello che mi ha detto sulla sua salute e non per mio padre. Quel giorno le ha causato un enorme problema ai polmoni ed io ho una fottuta paura che possa succederle qualcosa con tutto che lei ha cercato di rassicurarmi dicendomi che in realtà il tutto non è così grave quanto sembra. Mi ha confessato che inizialmente anche lei si era preoccupata ma in realtà sono tutti quei termini strani che i dottori usano a metterci realmente paura dato che non capiamo del tutto il loro significato.

<Pensi che le piacerà il regalo?> sento Krystal farfugliare interrompendo i miei pensieri.

<Come scusa?> dico confuso aggrottando le sopracciglia.

<Ma dove c'è l'hai la testa? Stavo parlando del regalo. Secondo te piacerà a Yasmin?> domanda sbuffando mentre chiude l'anta dell'armadio restano in intimo davanti a me. E che intimo.

<Vai così?> domando cercando di mantenere il tono della voce fermo. Io adoro l'intimo che usa Krystal ma questo è decisamente fuori dagli schemi e se pensa che lo indosserà per andare alla festa si sbaglia di grosso. Sicuramente la mia mente terra ferma l'immagine di lei vestita, svestita in questo modo e il mio amico laggiù avrà un enorme problema.

<Non ti piace?> chiede piano mentre abbassa lo sguardo sul suo corpo cosa che faccio anche io dato che non riesco a distogliere lo sguardo da lei neanche per un secondo. Si tratta di un completo nero che per ricoprire le parti interessate non c'è un fottuto pezzo di stoffa e neanche il pizzo ma una reta che fa da effetto vendo non vedo con dei fiorellini ricamati ma la parte interessante sono i lacci che tengono uniti i due pezzi incrociandosi tra di loro dal bacino fino al seno.

<Mi sta così male?> chiede tristemente e quando si gira su se stessa dandomi la possibilità di vedere il suo didietro stringo fortemente le mani a pugni stringendo la coperta cercando di mantenere il controllo e di non assaltarla.

<Penso che per il fondoschiena non avevano più la rete> borbotto in modo impacciato mentre fisso il suo sedere completamente scoperto dato che l'unica cosa che vedo è un filo nero in mezzo alle chiappe. Dio che tortura.

<Forse è meglio se mi cambio> dice a bassa voce mentre lentamente si abbassa per afferrare chissà cosa ed è allora che scatto all'impiedi mettendomi alle sue spalle.

<Alzati> sussurro piano mentre stringo ancora i pugni tenendo le mani lungo il mio corpo.

<Che c'è Andrew, non sai tenere a bada quel affare che hai dentro i pantaloni?> domanda ironicamente prendendosi beffa di me mentre lentamente alza il busto sporgendo all'indietro il sedere per sfiorare il cavallo dei miei pantaloni.

<Oh, ma guarda un po'. Il soldato si è alzato> ridacchia divertita mentre avvicina la schiena incollandola al mio torace.

<Mi stai provocando> dico sicuro di me appoggiando le mani sui fianchi.

<Può darsi> risponde a bassa voce mentre lentamente muove il bacino facendomi andare fuori di testa.

<Lo sai che non dovresti giocare con il fuoco?> chiedo a bassa voce sussurrando al suo orecchio.

<Il problema è che il fuoco sono io> risponde in modo malizioso mentre si gira verso di me e quando noto i suoi occhi pieni di lussuria mi avvento sulla sua bocca baciandola in modo passionale. È inutile girarci intorno questa ragazza mi tiene in pugno ogni volta e mi piace maledettamente tanto quando esce fuori dagli schemi provocandomi. E come sempre mi sorprende quando la sua mano scivola lentamente in basso sfiorando da sopra i pantaloni il mio povero membro che pulsa maledettamente.

<Quanto tempo abbiamo?> chiedo sulle sue labbra mentre la prendo in braccio avvicinandomi al letto per poggiarla dolcemente.

<A dire il vero siamo già in ritardo>

<Arriveremo per il taglio della torta> sussurro piano per poi baciarla nuovamente. Le sue dita giocano con il bottone dei miei pantaloni aprendoli ed insieme ad essi abbassa anche i boxer.

<Premura?> chiedo ironicamente sorridendo.

<Più fatti e meno parole> risponde di rimando e quando la sua mano stringe il mio membro ansimo come un ragazzino alle prime armi. Krystal per me è stata un scoperta in tutto e per tutto e con lei molto volte mi comporto veramente come un ragazzino. Senza esitare sposto da un lato la sua mutandina per poi perdermi in lei fondendo i nostri corpi diventando uno solo con due cuori che contemporaneamente sulla stessa onda battono all'impazzita. Le sue carezze, i suoi baci sulla pelle, la sua voce roca in preda all'eccitazione, tutto di lei mi fa impazzire facendomi innamorare ancora e ancora. Quando la settimana scorsa è andata via da casa mia ho avuto il terrore che se ne fosse andata via anche da me. Ho avuto paura che mi abbandonasse, paura di perderla.

<Non vado da nessuna parte> sussurra piano mentre si accoccola tra le mie braccia. Lei mi capisce sempre. Sembra come se fossimo collegati e lei è in grado di percepire ogni mia emozione cercando poi di rassicurarmi.

<Secondo te Yasmin ci resterà male se non ci andiamo?> domando curioso. Con tutto il rispetto ma preferisco restare a letto con la mia donna invece di andare a quella festa.

<Si presenterà sotta casa per poi graffiarti la macchina> risponde in modo tranquillo e quando capisco che è realmente seria scendo giù dal letto cerando i miei vestiti con lo sguardo.

<Ma come, non vuoi più restare a letto?> chiede ridacchiando mentre si mette seduta tenendo fermo con la mano il lenzuolo coprendo il suo corpo nudo.

<Ci resterei volentieri se non fosse che quella pazza potrebbe graffiare la mia auto> parlo velocemente mentre cerco di vestirmi più in fretta possibile e quando inciampo sui miei stessi pantaloni cadendo per terra e abbracciare il pavimento mi fermo ad osservare Krystal che ridere di gusto e le mie labbra a questa vista si curavano da sole all'insù. Lei è la mia felicità.

L'amore trova sempre una soluzione Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora