L'amore trova sempre una soluzione

Capitolo 24

Krystal

I raggi del sole che entrano dalla finestra sembrano come se volessero risaldare il mio viso dato che si sono appoggiati sulla mia guancia. Istintivamente mi copro il viso con la mano per poi girarmi nel letto ma mi blocco quando vado a sbattere contro il torace di Andrew. Ieri sera mi si è spezzato il cuore vederlo così devastato e mi dispiace tanto perché ho capito che in realtà lui ha dovuto subire l'odio e le grida di sua madre cercando di insinuare nel suo cuore i suoi stessi sentimenti ma la sua anima è troppo pura e il suo cuore è rimasto intatto. Se ripenso a tutte le nostre conversazioni lui era sempre frenato all'inizio e molte volte mi aveva detto che non avrebbe dovuto avvicinarsi a me e che tutto era sbagliato e ora con la mente lucida ho capito che in realtà lui aveva un conflitto con se stesso. Lui aveva paura di me per quello che riuscivo a scatenare in lui senza che persino io lo sapessi. Ma la sua paura più grande è che Amelia scopra chi sono realmente. Ecco il motivo delle raccomandazioni di Charlotte. Lei sapeva chi ero in realtà e ha cercato di mettere in guardia Andrew solo per tenermi al sicuro. Lui aveva già rifiutato di aiutare la madre anni fa e adesso sta cercando di nascondermi da lei ed io farò lo stesso con lui. Io gli resterò accanto, sostenendolo. L'istinto non si sbaglia mai ed io appena vidi sua madre la prima volta non mi aveva inspirato per niente fiducia e adesso dopo quello che ho scoperto lei come persona non mi piace affatto e non le permetterò di fargli del male.

<Mi piace quando mi sveglio grazie alle tue carezze> sento Andrew sussurrare piano. Siamo stati separati solo per sette gironi ma a me è sembrato un eternità. Il mio viaggio a Detroit è durato il tempo della strada e poi il tempo che ho impiegato per discutere, urlare e rompere qualche oggetto a casa di mia madre per poi ritornare cui a Chicago la stessa notte. Dato che dopo la cena al ristorante ero sparita senza dire niente a nessuno ho dovuto sorbire le lamentele della mia migliore amica e quando le ho raccontato cosa avevo scoperto ha iniziato a dare di matto avendo la mia stessa reazione e quando si è calmata si è presa cura di me e della mia caviglia che ormai era dolente e gonfia come un palloncino. Sarei dovuto restare a riposo e tenere la gamba sollevata ma se solo lo avessi fatto sicuramente sarei andata fuori di testa per tutte le notizie che avevo scoperto così con tutto il dolore avevo deciso di buttarmi nel lavoro solo per tenere la mente impegnata ma quando arrivava nuovamente la sera tutti i pensieri ritornavano, soffocandomi. Andrew per tutto il tempo non si è fatto vedere ma in un modo o nell'altro ha cercato di farmi capire che anche se non c'era fisicamente con me lui sarebbe stato presente in altri modi. Ogni mattina trovavo sul portico di casa una rosa, mentre a pranzo mi veniva sempre consegnato il pranzo al laboratorio e se la sera Yasmin o Kate non potevano passare da me lui faceva entrare Simba dal giardino sul retro lasciandolo da me forse per farmi compagna.

<A me piace svegliarmi con te accanto> confesso felice mentre mi accoccolo tra le sue braccia. Sono questi generi di momenti che vorrei passare sempre con lui. Vorrei che tutto fosse più semplice ma purtroppo non lo è.

<Il rumore che fanno le rotelle del tuo cervello le sento fin qui. Cosa ti preoccupa?> chiede piano mentre strofina il naso sul mio collo provocando dei brividi lungo tutto il corpo.

<Devo organizzare la festa per il compleanno di Yasmin> rispondo velocemente inventandomi la prima cosa che mi viene in mente anche se in realtà è vera.

<E perché devi farlo tu?>

<Ho conosciuto Yasmin quando aveva diciassette anni e da allora sono stata io a organizzare la sua festa. Se chiedi a lei ti direbbe che sono molto più brava e cavolate varie ma in realtà io organizzo la mia stessa festa>