Capitolo 35

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Krystal

<La smetti di girare con un coglione in continuazione?> sbotto in modo disperato contro il mio ragazzo. Da quando si è svegliato non ha fatto altro che fare avanti e indietro per tutta la casa girando ogni angolo possibile.

<Va bene tanto ho finito> mormora a bassa voce.

<Di fare cosa?> chiedo confusa mentre finisco la mia tisana.

<Questo lo scoprirai più tardi. Non devi andare al lavoro?>

<E domenica Andrew>

<E non devi uscire? Non hai niente da fare? Hai sentito Yasmin oggi? Magari la devi salvare dal suo gatto> inizia a farfugliare cavolate facendomi sbuffare.

<E cosa potrebbe mai farle il gatto Andrew?>

<Non lo so. Magari gioca con un batuffolo di lana e la strozza con il filo> risponde facendo spallucce.

<Tu hai qualche problema> ammetto sicura di me per poi oltrepassarlo e dirigermi verso il bagno. Sicuramente avrà sbattuto la testa da piccolo o magari è caduto giù dal letto altrimenti non mi spiego il suo strano comportamento. Faccio scorrere dentro la vasca l'acqua calda aspettando che si riempa mentre lentamente privo il mio corpo dagli indumenti per poi immergermi dentro e lasciare che l'acqua calda rilassi ogni muscolo del mio corpo. Non ricordo l'ultima volta quando mi sono dedicata a me stessa. Prima, la sera, adoravo rilassarmi dentro il mio bagno mentre l'acqua calda, come ora, riusciva a calmarmi. Nell'ultimo periodo la mia vita è stata così scombussolata è messa sotto sopra che a volte mi dimentico pure di respirare, o quasi.

<Hai finito di consumare l'acqua calda?> la voce di Andrew mi distrae dai miei pensieri facendomi sussultare leggermente ma quando mi guardo intorno di lui non c'è neanche l'ombra.

<Se hai finito esci Krystal. Devo andare in bagno> lo sento urlare dall'altra parte della porta facendomi sbattere.

<Esco solo perché l'acqua si sta raffreddando> mormoro piano uscendo dalla vasca e avvolgere il mio corpo con l'accappatoio per poi uscire dal bagno senza trovare Andrew.

<Dove sarà andato?> mormoro piano per poi dirigermi verso la camera da letto e anche qui del mio pazzo ragazzo non c'è nessuna traccia.

<Dovrò fargli fare una visita dallo psicologo> borbotto a bassa voce mentre mi avvicino al cassetto cercando l'intimo.

<Krystal> lo sento chiamarmi ma non mi giro neanche. Continuo a fare quello che stavo facendo prima snobbandolo alla grande.

<Krystal!> mi chiama nuovamente alzando di poco la voce facendomi arrabbiare.

<Cosa vuoi?> sbotto in modo duro e appena mi giro per guardarlo scoppio a ridere come una pazza.

<Stronza> lo sento mormorare mentre mi rivolge uno sguardo assassino.

<Ciao fenicottero> riesco a dire mentre continuo a ridere sedendomi sul bordo del letto.

<Hai finito?> chiede infastidito.

<Come cazzo ti è venuto in mente di comprare un costume gonfiabile a forma di fenicottero?>

<Volevi un maledetto pennuto rosa no? Accontentati di me>

<Devo ammettere che ti sta molto bene. Soprattutto indossato senza maglietta> ammetto sincera mentre lo guardo. E che gran bella vista. Ogni volta che lo vendo in giro per casa senza maglietta ne approfitto per guardare il suo bellissimo fisico.

<Aspetta, manca la musica> dice veloce mentre cerca nel suo telefono una canzone da mettere per poi iniziare a muoversi lentamente facendo strani movimenti con i fianchi.

<Tu sei pazzo> dico fra le risate mentre continuo a guardarlo.

<Ancora non hai visto la parte migliore> abbozza un sorriso verso di me per poi far scivolare lentamente il costume.

<Oh cazzo> sussurro incredula quando abbassando questo orrendo costume resta nudo. Un paio di mutande no eh?

<Già, mi sembra proprio lui. O forse no, vuoi controllare?> chiede sorridendo mentre si avvicina a me.

<Ecco, questo si che è un fenicottero. Cioè, è rossastro è in tiro> dico a bassa voce per poi coprirmi la bocca con me mani. Ma che diavolo vado a pensare.

<Perché non l'hai detto dall'inizio che ti accontentavi di lui avrei risparmiato i soldi>

<Lui prende il volo?> chiedo sorridendo mentre mi alzo dal letto.

<Possiamo provare. Però di una cosa sono sicuro. A lui piace di più infilare la testa in posti bui. Come uno struzzo> dice a bassa voce facendomi scoppiare nuovamente a ridere.

<Ma come diamine ti è venuto questa idea?>

<Hai detto che volevi un fenicottero no? Il mio è decisamente più bello>

<Su questo posso darti ragione sai?> chiedo sussurrando e quando capisco che sta per aprire bocca intento a parlare afferro con la mano in modo deciso il suo membro.

<Oh cazzo> sussurra piano ansimando.

<Già, a quanto pare è proprio lui> rispondo sorridente mentre lentamente lo tocco in modo dolce.

<Tu mi fai impazzire> confessa piano per poi impossessarsi delle mie labbra in modo bramoso come se di me non ne avesse mai abbastanza. Sento le sue dita toccare l'accappatoio slegando il nodo che lo teneva chiuso per poi farlo scivolare giù dal mio corpo per poi alzarmi di peso e farmi sdraiare sopra il letto con lui addosso a me. Amo alla follia questi momenti e non è solo il fare l'amore ma tutto quello che c'è prima, durante e anche dopo. Adoro come con dolcezza sfiora la mia pelle, quando bacia ogni pezzo del mio corpo così come amo il momento di tranquillità che viene dopo. Con i suoi calorosi abbracci e quei ti amo sussurrati all'orecchio.

<Voglio di più> sussurra piano facendomi inarcare le sopracciglia confusa. Alzo lo sguardo su di lui guardandolo negli occhi per cercare una spiegazione a quelle parole appena sentito e come un flashback mi torna in mente quel giorno ad halloween quando andai da lui chiedendoli di più. Più di un semplice bacio, più di tutto quello che c'era stato.

<Più di cosa?> chiedo sussurrando.

<Voglio più di una convinzione non pianificata. Voglio più ogni cosa. Voglio te, oggi, così come ti vorrò domani è il giorno dopo ancora. Voglio svegliarmi ogni giorno accanto a te, voglio viverti più di quanto non ho fatto. Voglio di più Krys, voglio una famiglia, con te, una famiglia nostra> confessa con il cuore in mano facendomi emozionare, facendomi piangere ma di felicità.

<Anche io lo voglio> sussurro piano mentre cerco di fermare le lacrime. Le sue mani asciugano le mie guance per poi tirarmi fra le sue braccia stringendomi al suo petto. Questo è il nostro momento, il momento di essere felici.

L'amore trova sempre una soluzione Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora