Andrew
Fino a qualche settimana fa pensavo che la vita fosse fatta di solo sofferenza, odio, rancore e urla ma la vita, la stessa che all'età di sette anni mi ha tolto la persona che più amavo ora a trent'anni mi ha dato uno schiaffo riportandomi alla realtà, quella che per anni io ho rifiutato non solo di vedere ma anche di vivere. Forse la vita o magari il destino si sta prendendo gioco di me e va bene così. Ho cercato di negare, di evitare e persino di allontanare colei che sta portando nella mia vita uno spiraglio di luce ma ieri sera ho avuto una paura tremenda e ho capito che al cuore non si comanda. Starle lontano è più difficile di quanto avrei immaginato ed è più dura di tutto quello che mi porto dentro. Come è strana la vita. Quando meno te lo aspetti mette sul tuo cammino una persona che volendo o no lei ti cambia, in meglio però.
<Ho ordinato la pizza!> la informo alzando di poco la voce nella speranza che lei mi senta dato che si trova sotto la doccia. Da quando siamo arrivati a casa sua siamo rimasti un po' nel salone nella compagnia dei suoi amici e appena loro se ne sono andati Krystal ha deciso di farsi una bagno caldo. Ho insistito affinché lo facessimo insieme ma mi ha sbattuto la porta in faccia chiudendosi poi a chiave ma la risata che ho sentito dall'altra parte della porta mi ha riscaldato il cuore e se per sentire la sua bellissima risata dovrò fare lo scemo allora io lo farò, per lei.
Ho trovato in cucina delle candele profumate e mi sono permesso di prenderle e allestire con esse il suo terrazzo. Così come ho preso tutti i cuscini che ho trovato sul divano che c'è al piano di sotto e anche il tappeto bianco e morbido che c'è nella sua stanza mettendolo per terra sempre fuori sul terrazzo per poi buttarci su tutti i cuscini che ho trovo. Non so neanche io cosa diavolo sto cercando di fare ma era una cosa che sentivo dal profondo del cuore e così mi sono lasciato guidare da lui.
<Mamma> rispondo al telefono sospirando.
<Ho sentito Charlotte> dice solamente facendomi capire dove vuole arrivare con le sue parole.
<Se non ricordo male sono io tuo figlio. Non pensi che sarebbe più equo parlare direttamente con me?>
<Stai uscendo fuori dai tuoi standard Andrew vedi di darti una regolata e torna sui tuoi passi>
<Fammi capire una cosa madre. Charlotte lavora per caso per te? O la mia vita è diventata di dominio pubblico>
<Charlotte è l'unica che sa cosa è meglio per te per questo mi ha chiamata>
<E siccome tutti dobbiamo fare quello che tu vuoi non hai perso l'occasione di chiamarmi per riprendermi vero? Sono abbastanza grande da saper gestire la mia vita anche da solo>
<Evidentemente non abbastanza maturo per l'età che hai>
<È affar mio Amelia> sbotto in modo duro per poi spegnere direttamente il telefono. Con quale diritto Charlotte ha informato mia madre di quello che io faccio con la mia vita? È già il secondo sbaglio che commette e sicuramente anche questa volta se la vedrà con me.
<Tutto bene?> la dolce voce di Krystal arriva alle mie orecchie e quando poggia la mano sulla mia schiena riprendo a respirare nuovamente.
<Mia madre> dico solamente girandomi verso di lei. Ultimamente il mio rapporto con Amelia sembra essere precipitato da un burrone creando tra di noi una grande crepa che difficilmente potrà risanare. Per tanto tempo ci siamo trovati su due barche diverse e per quanto ho provato a venirle incontro lei ha sempre preferito remare nel senso opposto.
<Ne so qualcosa. La mia certe volte mi fa disperare> risponde sorridendo per poi sfiorare dolcemente la mia guancia. I suoi occhi sono così limpidi che riesco a capire il suo dispiacere per me. Non so come ci riesce ma la mia dolce Krystal è l'unica in grado a leggermi dentro e con tutto che io non mi sono esposto più di tanto lei sa che il realtà dentro di me tutto è molto più amplificato ma anche così lei non chiede. Lei non si interrompe, lei mi lascia i miei spazi ma paradossalmente restandomi ugualmente accanto. Stamattina quando si è svegliata mi ha detto che lei potrà essere in grado di sfondare il mio tunnel e di portare la luce nella mia vita e con tutto che è sbagliato io lo voglio. Voglio che lei mi faccia vivere.
<Andiamo di sopra a mangiare> propongo cercando di camuffare il silenzio che tra di noi si è creato.
<In terrazza? Sicuramente farà freddo> mormora piano ma anche così mi segue al piano di sopra dopo aver preso le pizze.
<Ma cos...> farfuglia piano per poi bloccarsi l'attimo dopo appena entra dentro la sua stanza. Dalla vetrata si vede benissimo il casino che ho combinato fuori ma dalla sua espressione capisco che non è per niente dispiaciuta oppure arrabbiata. Sembra felice e anche sorpresa per quello che ho combinato.
<Scusami se ho preso...>
<È bellissimo> ammette sincera interrompendomi. In seguito prende la mia mano unendola con la sua e insieme a piccoli passi ci dirigiamo fuori. Faccio appena in tempo a poggiare la pizza sul piccolo tavolino che Krystal stringe in un pugno la mia maglietta tirandomi a lei per unire le nostre labbra. Istintivamente appoggio le mani sui suoi fianchi e sollevarla di peso mente lei prontamente si regge al mio corpo avvolgendo le sue braccia intorno al mio collo e le gambe intorno ai miei fianchi. Ogni volta che ci baciamo ci lasciamo trasportare come se non potessimo fare a meno l'un dall'altra. Pian piano la faccio sdraiare in mezzo ai cuscini seguendola e coprirla con il mio corpo. Per la prima volta non solo le nostre bocche si cercano ma anche le nostre mani che lentamente ci scambiamo dolce carezze sfiorando le nostre pelli. La mia mano si insinua sotto la sua felpa accarezzandola piano senza andare più sopra della pancia, senza invadere. Mentre le sue mani sfiorano la mia schiena provocandomi brividi in tutto il corpo. Lei con queste carezze piene di dolcezza non accarezza solo il mio corpo ma anche la mi anima. Involontariamente o forse preso fin troppo dal momento muovo il mio bacino in avanti forse in cerca di un ulteriore contatta con lei al che lei mi spezza quando dalla sua bocca esce quel suono che già una volta ho sentito e che tanto mi ha fatto impazzire. Ansima al mio orecchio, ancora e ancora. Ogni volta che io mi muovo e per quanto sentire la sua meravigliosa voce è bello al contempo per me è una tortura per questo lentamente e dopo aver baciato nuovamente le sue labbra mi stacco da lei.
<Sei bellissima> confesso ad alta voce per la prima volta mente le sfioro la guancia. Non so dove ci porterà tutto questo ma non voglio più lottare contro me stesso andando contro a quello che lei mi fa provare.
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L'amore trova sempre una soluzione
RomanceKrystal ha tutto nella vita. Una madre amorevole e tanti amici che le vogliono bene. La vita di Krystal è così perfetta che sarebbe da invidiare ma si sa quando tutto è troppo perfetto non sempre tutto va per il verso giusto e sicuramente qualcosa n...