Epilogo

827 79 59
                                    

Andrew

La vita mette sul nostro cammino determinate persone che poi in seguito sta a noi capire la loro importanza nella nostra vita. Ho conosciuto Krystal non per caso ma per curiosità. Ero curioso di sapere come era la vita della figlia di colei che pensavo fosse implicata con la morte di mio padre ma il tutto è stata una nuova scoperta. Con lei ho scoperto l'amore, il senso della famiglia, ma ho scoperto o forse riscoperto cosa vuol dire avere una speranza, avere fede. Quando un anno fa l'infermiera è uscita dalla sala parto con mia figlia in braccio mi sono messo a piangere. Le mie erano sia lacrime di felicità ma anche lacrime di tristezza dato che la sua mamma non poteva esseri li a vederla, abbracciarla, baciarla. L'intervento di Krystal è stato veramente difficile e i dottori avevano cercato di fare il possibile per salvarla ma la complicazione che c'è stata ha messo sottosopra tutto.

<Già sveglia piccolina?> chiedo a mia figlia sorridendo quando entrando nella camera da letto la trovo all'impiedi dentro la culla.

<Andiamo a preparare la colazione?> propongo mentre la prendo in braccio e rilasciare un dolce bacio sulla sua testa per poi uscire al piano di sotto nel silenzio più totale. A Elizabeth non piace troppo il rumore ma soprattutto la confusione e sono sicuro che si è svegliata per il baccano che c'è la piano di sotto per colpa delle tre zie pazze che si ritrova.

<Buongiorno principessa> dice felice Yasmin quando mi vede arrivare in cucina con la piccola in braccio. Fra lei, Charlotte e Kate c'è sempre una competizione su chi la deve tenere per prima in braccio o chi la vizia di più ed io sono arrivato al limite della sopportazione. Ultimamente in questa casa ci sono troppe donne che cercano di non far sentire alla mia piccola la mancanza della sua mamma ed io penso che tra non molto impazzirò.

<Posso sapere cosa state combinando voi tre?> chiedo curioso mentre appoggio Elizabeth nel suo seggiolino per poi prepararle il latte.

<Sistemiamo non vedi?> dice Charlotte sbuffando come se tutto fosse ovvio.

<Chi apre?> domando appena sento il campanello di casa suonare.

<Noi abbiamo da fare> rispondono le tre donne contemporaneamente facendomi sbuffare.

<Dai il latte a tua nipote> dico in modo duro mentre metto il biberon nelle mani di Yasmin. Non lo avrei detto mai ma lei fra quelle tre sembra più matura e mi fido a lasciare mia figlia nelle sue mani.

<Arrivo!> urlo quando sento il campanello suonare interrottamente.

<Ho detto...oh> mormoro sorpreso l'attimo dopo quando aprendo la porta di casa trovo davanti a me la mia guerriera mentre mi rivolge un sorriso smagliante.

<Ma cos, quando, tu...>

<Hai per caso bisogno di un insegnante di grammatica?> chiede ridacchiando per poi buttarsi letteralmente fra le mie braccia.

<Sei uscita> mormoro piano e scioccato.

<Dovevo tornare prima o poi non trovi?>

<Sei qui> sussurro nuovamente mentre la stringo forte a me e inevitabilmente i miei occhi si bagnano per via di quelle lacrime che per troppo tempo non ho potuto versare. In tutto questo tempo mi sono dovuto fare forza e crescere nostra figlia mentre lei lottava per la sua vita. Per via della complicazione avuta durante l'intervento la guarigione di Krystal è stata più lunga del previsto dato che ha riscontrato un infezione due mesi dall'intervento. Il percorso è stato lungo ma soprattutto complicato e difficile per lei ma traumatico per me. Ho pensato di averla persa ma lei mi ha dimostrato quanto in realtà è forte e ha lottato per guarire e tornare da me e da nostra figlia che ha visto pochissime volte.

L'amore trova sempre una soluzione Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora