Capitolo 9

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Krystal

Negli ultimi giorni non ho fatto altro che studiare solo per poter anticipare l'esame di geografia storica e quello di legislazione dei beni culturali e tutto questo solo perché voglio più tempo libero da dedicare ai miei bimbi. Dopo essermi trasferita a Chicago un giorno incontrai per strada Kate una dolcissima ragazza che teneva stretto al suo petto un cucciolo di cane ferito. Lessi nel suo visto il terrore e la paura di perdere il cane così la aiutai a trovare un veterinario e da quel giorno siamo diventate amiche. Con il tempo Kate ha aperto un rifugio per i cani che io orami vizio ogni volta che ho del tempo libero. Tra tante cose sono allergica al pelo degli animali ma ogni volta che vado al rifugio per giocare con loro sembra come se i miei piccoli amici a quattro zampe non avessero la pelliccia perché riesco a coccolarli e a giocare con loro senza problemi. Ci sono momenti quando vengo qui solo per rilassarmi, altre volte per aiutare Kate a curarli, a viziarli e portare loro sempre un giochino con quale giocare e quando succede che uno di loro viene adottato il mio cuore scoppia di felicità ma al contempo piango come una bambina dato che devo separami da loro.

"Ti piacciono i cani?" digito velocemente per poi inviare il messaggio ad Andrew. Nonostante ci siamo visti poco in questi giorni siamo rimasti in contatto. Parliamo del più e del meno ma mai di quello che fra di noi è successo. Ci siamo baciati per poi comportarci come se niente fosse successo anche se per me è stato straziante far finta di niente. Se chiudo gli occhi riesco a sentire ancora il suo tocco, le sue labbra morbide e carnose divorare le mie. Ci siamo lasciati travolgere dal desiderio. Almeno io in quel momento desideravo di assaporare quelle labbra rosse e baciarlo mi ha fatto sentire quelle strane farfalle che molto presto ucciderò con un insetticida. Poi a mente lucida dopo essere rimasta sola appena lui se n'è andato ho pensato che magari a lui il bacio non è piaciuto. Andrew da l'impressione di uomo vissuto e sicuramente avrà avuto qualche ragazza mentre io, beh io ho baciato solo lui.

<Ma certo che sarà scappato per via del bacio. Sicuramente ho sbagliato qualcosa> mormoro piano mentre scendo dalla macchina per poi fermarmi oltre il cancello e aspettare.

<Cuccioli!> inizio a urlare come una pazza e se prima c'era un silenzio assordante dopo aver sentito la mia voce tutti i cani hanno iniziato ad abbaiare per poi uscire dalle loro cucce e correre da me. Adoro questo momento quando si spintonano un l'altro per arrivare prima da me e saltarmi addosso mentre scodinzolano felici di vedermi.

<Lasciatela respirare a questa povera ragazza> dice Kate con fare di rimprovero anche se ridacchia divertita.

<Sono solo felici di vedermi> dico solamente mentre continuo a coccolarli. Vorrei tanto prendere uno di loro e portarmelo a casa ma tra studio e lavoro non so proprio come dovrei fare. Appena ho iniziato il college ho avuto la possibilità di fare uno stage all'istituto di antropologia e questo solo dopo aver fatto per un po' la volontaria. E adesso finito lo stage mi hanno dato la possibilità di lavorare con loro anche se la mia più che altro è una preparazione più che un vero lavoro ma sono felice lo stesso. Più imparo meglio è.

<Perché sei triste?> chiede Kate dopo un lungo silenzio in cui non ha fatto altro che esaminarmi cosa che io odio.

<Non sono triste Kate e smettila di cercare di farti spazio nella mia mente> borbotto piano. Kate è più grande di me di quattro anni e il suo lavoro consiste proprio nel esaminare le persone. Non è proprio uno psicologo, anzi, lei è un analista e in base al comportamento delle persone riesce a capire cosa provano, per quale motivo dicono o fanno certe cose e capisce anche quando una persona mente.

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