Proposta

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Lo seguo un po' timorosa,  ammetto che un po' mi spaventa,  ha il passo sicuro, si vede che è determinato,  però è anche un po' arrogante, sembra quasi che se la tira solo perché è BELLISSIMO.
Arriviamo nella sala prof, posa i libri sulla cattedra, e apre il suo armadietto, mi porge un foglio.
PON DI LETTERATURE PER LE CLASSI QUINTE DEL LICEO NEWTON.
DOCENTE REFERENTE PROF.SSA VIVALDI 《 GAETANO NICCOLI 》
< Ah si il PON, ce ne hanno parlato ad inizio anno: ma io cosa posso fare? > chiedo dubbiosa
< La professoressa Vivaldi mi ha detto che di te posso fidarmi, ti ha descritto come  una ragazza seria, ecco, dovresti darmi una mano con l'organizzazione del PON, non sono esperto di queste cose > mi dice con un sorrisetto timido, è troppo tenero.
< Beh si Prof, non è un problema,  ma come posso aiutarla?  Anche per me è la prima volta... >
< Ahahahah non preoccuparti,  insieme ce la faremo,  tu comunque conosci come vanno le cose qui, sarai il mio braccio destro, okay? >
Mi dice quasi implorante e mi tende la mano che stringo  timidamente, non è poi tanto antipatico, l'apparenza inganna.
< Bene,  dobbiamo iniziare strutturando il.programma e poi fare le autorizzazioni per partecipare ai corsi pomeridiani,  penso che nel giro di una settimana sia tutto pronto. > dico io
< SISSIGNORA! Non ti facevo così ferma. Comunque ok. Quando possiamo iniziare, per me va bene anche ora.>
Accetto, chiamo mia sorella e le dico  che a pranzo non ci sono.
< Bene prof possiamo iniziare. >
< Ma siii per questa settimana dammi del TU; Ah, ti va di mangiare qualcosa? Dai ti porto in un ristorante qui vicino, dicono si mangi benissimo, ti va? >
" E ora che gli dico? Cavolo,  non ero preparata a questo"
< Si! > dico annuendo
" ma che sto facendo? Che cretina! "
< Bene, allora andiamo, ti faccio strada alla macchina > nei suoi occhi noto un misto tra felicità e paura,  chissà cosa gli passa per la mente, sono un po' preoccupata, ma che potrebbe succedere?  È il mio Professore di Italiano,  "un professore affascinante però " dice una vocina dentro la mia testa.
Arriviamo alla sua auto, è stupenda, è un' Audi Q7 nera, semplicemente meravigliosa, mi apre la portiera e mi fa sedere, è davvero un galantuomo; ci avviamo senza spiccare parola, è davvero  imbarazzante.  Arriviamo al ristorante,  GRAND GOURMET è il ristorante migliore della zona e anche quello più caro!
Una volta entrati dentro ci sediamo in un tavolo appartato in un angolino, la cosa si sta facendo interessante.
< Signori, cosa desiderare?  >
< Ci porti la carta dei vini grazie > dice Gaetano, sembra esperto.
Iniziamo a chiacchierare del più e del meno, della mia famiglia,  e della sua < Sai, i miei genitori non volevano che io studiassi Letteratura,  mio padre è medico, è un cardiologo, voleva che seguissi la sua strada,  già aveva pensato a tutto, addirittura alla targa per un futuro studio,  ma io sono stato più testardo di un mulo e  ho continuato per la mia strada, solo il giorno della laurea i miei genitori hanno capito che era giusto così.  >
Lo sto ascoltando incantata, la sua voce è semplicemente stupenda " ma che sto facendo?  Sembro una rimbambita,  io non sono così smielata! "
...............
La giornata trascorre tra risate e  racconti assurdi, è davvero divertente,  mi ha raccontato  delle sue esperienze a Madrid e di quando è andato a Cuba.
< Claudia, sono le 15:00, ti accompagno a casa? >
" Nooo di già?  "
< Si, va bene, ma non preoccuparti,  torno con la corriera. >
< Non se ne parla! Ti accompagno io. L' importante è che tu mi indichi la strada.  > mi dice affettuosamente,  strizzandomi un' occhio.
In macchina ascoltiamo musica e cantiamo, sembriamo due vecchi amici che si sono ritrovati dopo tanto.
Bene, siamo arrivati sotto casa mia
< A domani Claudia > dice allegro, mi dà  un bacio sulla  guancia. Ricambio lusingata. Si sposta un po' verso il centro. Verso le mie labbra.  Inizia a baciarmi. Ha delle labbra morbidissime. Sono rigida, ma dopo poco inizio a rilassarmi. Le nostre labbra si sfiorano, le nostre lingue si intrecciano in una danza lenta e sensuale. Inizia a mordermi le labbra,  un mugolìo esce dalla mia bocca, non ho mai provato un' emozione simile..
< No Claudia,  scusa non posso!  > si stacca da me bruscamente
< Perché Gaetano?  Perché?  > chiedo quasi infastidita
< Io.. ecco.. non me la sento, scusa >
Scende per aprirmi la portiera, mi fa scendere e se ne va,  così,  senza dirmi nulla.

Un pezzo di noi dueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora