fortunatamente va tutto "bene"

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< Ecco Preside,  io e Claudia...  > Gaetano s' interrompe e mi prende la mano destra tra le sue
< Avete una relazione?  > urla la preside, sembra impazzita
< Si, si! Stiamo insieme! > dice fermo io mi limito ad annuire ancora tra le lacrime
< Altro che gravidanza e auguri! Ma vi rendete conto? > sbraita lei.
< SI CE NE RENDIAMO CONTO! E COMUNQUE È VERO QUELLO CHE LE HO DETTO SULLA MATERNITÀ DELLA SORELLA È VERO!  COME È VERO ANCHE CHE È UNA MIA CARA AMICA > dice freddo Gaetano
< Lasciamo stare la differenza di età. Ma lei è un insegnante della ragazza.  Potrei pensare che sta approfittando di lei,  una scusa per aumentare la sua media >
< Ma come si permette?  Come fa a pensare questo? Penso che mi sia mostrato bene,  sono una brava persona.  Non farei mai questo! Come può pensarlo? Si vede che non mi conosce bene >
< Mi scusi, non intendevo offenderla, ma mi capisca mi capisca, cosa dovrei pensare? >
< Che ci amiamo no? > dice lui sempre freddo
Io continuo a piangere,  la preside mi guarda, ha gli occhi lucidi, ci prende le mani
< Sono felice che vi amiate, ma non posso passarci sopra, non possiamo rischiare che la vostra storia venga alla luce,  sarebbe uno scandalo! >
< Ma non si saprà,  staremo attenti > dice Gaetano,  si è calmato un po'
< Purtroppo basta poco per essere scoperti, e poi Claudia è minorenne,  magari pensate di essere soli invece no, io vi capisco,  ma qualcun'altro potrebbe denunciare il fatto > dice strozzando il pianto < È capitata la stessa cosa a me, quando avevo 17  anni m'innamorai del mio medico, di 12 anni più grande e non vi dico lo scandalo. Proprio per questo vi capisco,  ma occorre facciate attenzione, altrimenti,  Professore la farò trasferire. Fuori dalla scuola fate che volete, MA QUI, IN QUESTA SCUOLA NO! LIMITATEVI AD UN RAPPORTO SCOLASTICO!  > ci dice la Preside
< Grazie grazie > dice Gaetano con le lacrime agli occhi
< Dai basta con le lacrime! Andiamocene a casa. E mi raccomando a voi, vi tengo d'occhio >
Ci avviamo fuori, appena salgo in macchina scoppio a piangere come una fontana, non ne posso più.
Sono distrutta.  Non ne posso più.  Non riesco a fare finta che vada tutto bene.
Gaetano mi abbraccia
< Ehi Claudia,  lo so, lo so,  è brutto continuare così,  ma tranquilla, appena finiranno gli esami annunceremo il nostro amore a tutti, lo urleremo al mondo intero > mi dice e mi dà un tenero bacio sulla fronte. Rimaniamo così,  abbracciati, per un po'. Mi sento al sicuro tra le sue braccia forti.
Ad essere sincera non so proprio cosa pensare, è tutto così difficile.
Annuisco solamente,  non ho neanche la forza di parlare...
Mi riaccompagna a casa, si ferma vicino il portone
< No,  per favore Gaetano no,  portami a casa tua, non mi va di restare qua >  dico strozzando il pianto
< Certo amore mio, tutto quello che vuoi >
Riparte, vedo scorrere tutto veloce, le case le macchine gli alberi. Ho un mal di testa tremendo, voglio solo stare tranquilla.
Arriviamo a casa sua, scendiamo in silenzio,  durante il tragitto non abbiamo detto neanche una parola. Siamo entrambi preoccupati,  io più di lui però.
Vado in bagno, non chiudo neanche la porta,  mi spoglio ed entro nella vasca da bagno, è la cosa migliore.
Sommersa dalla schiuma mi sento tranquilla, al riparo.
Arriva Gaetano, mi guarda, è triste,  triste per me; me lo sento.
Si siede sul bordo della vasca, si toglie tutti i vestiti e si mette vicino a me, con un braccio intorno al collo mi tiene stretta a lui. Piego la testa sulla sua spalla, ma perché non posso avere una vita normale?  Perché?
Il tempo trascorre così. Lento. Rimaniamo abbracciati.  Ogni tanto un bacio. Regna il silenzio.
Guardo l'orologio a forma di acquario che c'è in bagno, sono le 18:30.
< Amore, mi accompagni a casa? >
< Si. Dai usciamo dalla vasca, che sicuramente abbiamo tutte le dita raggrinzite > dice facendomi l'occhiolino
< Come fai a stare calmo?  > gli chiedo quasi irritata
< Perché sono certo che la Preside non prenderà provvedimenti. Era un'amica di mia madre, so cosa ha passato.. >
< E cioè?  > chiedo curiosa < E perché "era" un'amica di tua madre? >
< Si erano amiche, ora non più.  Litigarono per cose davvero serie... ma vabhe non pensiamoci più,  si, lei si era innamorata del suo medico, lui 29 anni lei 17, i due si misero insieme, stettero insieme per 5 anni e per 3 anni la loro storia fu tenuta nascosta, quando la gente del paese lo venne a sapere successe uno scandalo davvero gigantesco, pensavano che lui avesse abusato di lei con la scusa di visitarla, era un ginecologo, e lo era da pochi mesi quando si innamorarono, alla fine sono rimasti insieme,  ma nessuno vedeva di buon occhio la loro storia e così si lasciarono,  e Luisa, la Preside, ci è rimasta molto male tant'è che cadde in depressione e addirittura tentò il suicidio.  Poi conobbe l'attuale marito, ma ora sono in procinto di lasciarsi, lui l'ha tradita con la sua segretaria. >
< Ah. Non sapevo tutto questo >
< E secondo me appoggerà la nostra relazione proprio perché a lei è andata male > dice speranzoso
< Speriamo > dico sorridendo, mi sento più sollevata
Ci rivestiamo e mi accompagna a casa
< Ciao,  ci vediamo domani pomeriggio? > mi chiede
< No caro,  hai lasciato da studiare 3 capitoli di letteratura, quindi non è proprio il caso > dico ridacchiando
< E quindi sarebbe colpa mia?  > chiede ridendo < Tu comunque studia che fa bene,  e poi lo sai, decidemmo che a scuola eri un' alunna come le altre > dice come per prendermi in giro
< Mah siii lo so, tranquillo, comunque grazie!  > gli dò un bacio e scendo dalla macchina, ma proprio mentre caccio fuori le gambe mi tira per un braccio
< Ti amo, ti amo, ti amo. Non smetterò mai di dirtelo. Sei la mia unica ragione di vita. Grazie a te sono perfino diventato romantico.  Per favore non lasciarmi mai. Mai. Ne morirei. >
Ho le lacrime agli occhi. Awwww che tenero
< Oh Gaetano > dico abbracciandolo
< Dai ora vai > dice piegando la testa,  riesco a vedere di sfuggita i suoi bellissimi occhi. Lucidi. Rossi.
< tranquillo, non ti lascerò mai.mai.Puoi contarci >
Scendo dall'auto ed entro in casa,  stanca, felice, triste allo stesso tempo,  arrabbiata, è tutto un mix di emozioni
Entro in casa e sento Sara parlare, è al telefono con qualcuno
< Va benissimo, a domani allora >
Dice e chiude la telefonata
< Sorellina > dice sorridente < Tutto bene con la presentazione del pon? >
< Si, tutto bene, avevo un po' di ansia ma è filato tutto liscio, e tu? Con chi parlavi? >
< Ahh tu e l'ansia siete proprio migliori amiche > dice ridendo
< infatti,  mi preoccupo anche troppo, secondo me. E comunque non mi hai risposto! >
< A cosa? >
< Con chi stavi parlando?  >
< Ehm, si si, beh io stavo parlando con, con il ginecologo ecco. >
< Ah e come mai? >
< Perché domani pomeriggio  vado a fare una visita,  non si sá mai >
< Ah vorrei venire ma ho da studiare tre capitoli di letteratura > dico sbuffando
< Ahahahah Gaetano vi  tiene sotto eh? >
< Si, molto > dico cercando di stare calma " E tiene sotto soprattutto a me, ma nel vero senso della parola " penso tra me e me
< Io vado un attimo al supermercato,  c'è Rosy che mi aspetta giù > mi dà un bacio sulla guancia e  se ne va.
Sono felice di stare un po' da sola, posso pensare.
Sento il cellulare vibrare nella tasca,  è Monica
< Ehi, tutto bene? Com'è andata la presentazione del pon? >
< si, la presentazione è andata bene, tutto ok e tu? Che fai? >
< Ah meglio così,  Io ho appena fatto la doccia, stasera andiamo a cenare dai nonni,  viene anche Marco >
< Che bello... > dico cercando di essere felice
< Che c'è Claudia?  È successo qualcosa?  Non mi sembri molto felice, felice per me >
< No, sono felicissima per te, tranquilla, ma ecco, oggi è successo un casino, ci hanno scoperti >dico strozzando il pianto
< Chi? Chi è stato?  Ma quando? >

< Cacchio! E poi? >
< All'inizio si è arrabbiata, poi però ha capito e ci ha detto che ci è passata anche lei, e che dobbiamo lasciare la vita privata fuori dalla scuola e che se ci beccherá di nuovo prenderà dei provvedimenti. Comunque ora vai, dai, ti racconto meglio domani a scuola >
< Ma no dai, dimmi, voglio sapere, come mai vi ha scoperto?  Cosa stavate facendo?  >
< È una storia troppo lunga, ti spiego meglio domani > dico quasi stufa
< Non mi dire che stavate facendo... ci siamo capite no?  >
< Ma va! Stupida! > dico ridendo < E comunque no! Basta! Dai vai sennò fai tardi. A domani >
< Mmm non me la conti giusta > dice sospettosa
< Ancora? Dai vai! Ciao > dico ridendo
Me ne vado in camera per iniziare a studiare letteratura.
Sono le Otto e Sara non è ancora tornata, siccome doveva fare solo un salto al supermercato. Sento aprire la porta, sarà Sara che è tornata.  La porta della mia camera
< Ehi Claudia > dice Francesco
< Ah sei tu Francesco!  Pensavo fosse quella ritardataria della tua compagna > dico ridendo
< Ah si, Sara me lo ha detto che andava al supermercato, e dato che è andata con Rosy di sicuro ci metterà una vita > dice ridacchiando e rassegnato al fatto che quando Sara esce con Rosy ci mette un'eternità a fare tutto.
< Beh, lo fa anche quando è da sola > dico io < Vabhe dai, allora preparo qualcosa,  che ti va di mangiare stasera? > chiedo
< Mah, non so... per me è uguale, faccio una doccia veloce e ti aiuto. >
< Okay, io vado a vedere cosa c'è in frigo > dico dirigendomi in cucina mentre Francesco va in bagno

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