Piacevole sorpresa

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Domani è il mio compleanno, e ad essere sincera sono davvero emozionata, non so il perché  ma sono davvero ansiosa. Sicuramente I miei amici stanno organizzando qualcosa, li conosco fin troppo bene.
Sono in camera mia, seduta alla scrivania a studiare Fisica, la materia che odio di più al mondo, mi soffermo a guardare il vuoto. I miei occhi all'improvviso cadono su una foto su una mensola, una foto coperta da un peluche. Prendo la foto. Siamo io, la mamma e papà e i nonni. Era il giorno del mio ottavo compleanno. Eravamo felici.  Ed ora di quei momenti non ne rimane che una foto. Stavo scartando il regalo che mi avevano fatto i miei genitori, mi regalarono una collana di argento, come ciondolo aveva un cuoricino che si apriva e dentro c'erano delle lettere:  D,R,S,C.
Le nostre iniziali, le iniziali della nostra famiglia : Davide, Roberta, Sara, Claudia.
Ricordo ancora le parole di papà
< Allora, questa collana ce l'ha anche Sara quando da grandi vi sposerete e avrete dei bambini inserirete le iniziali delle loro lettere qui, nel cuore > disse indicando il ciondolo
< Già > disse la mamma < E guarda Claudia, anche noi l'abbiamo > disse spostandosi i capelli dal collo e mostrandomi la collana.
Ero così contenta.  Quella collana la porto sempre, ogni mattina la metto. È molto importante.  È l'unico vero ricordo che ho di loro.
Scoppio a piangere. Le lacrime calde mi rigano il volto. Vorrei tanto averli qui vicino, qui con me domani. Vorrei che la mamma preparasse una delle sue torte al cioccolato.  Vorrei tanto avera di nuovo la mia famiglia.
Sara apre la porta della mia camera e mi trova seduta alla scrivania con la testa sul libro a piangere singhiozzando.
< Ohh Claudia,  ma cosa c'è?  > chiede.
Non ho la forza di risponderle. Non voglio rattristarla.
< Ehi ma che c'è?  Hai litigato con Monica? >
Nessuna risposta. Mi scuote la spalla.
< Ohii ma che c'è?  Problemi a scuola? Problemi d'amore? >
Mi alzo dalla sedia e le vado incontro abbracciandola e continuando a piangere. Mi abbraccia e mi accarezza. Poi mi guarda e mi asciuga le lacrime con i polpastrelli, mi prende per il fianco e mi porta sul letto.
< Allora? Si può sapere cos' hai? > mi chiede
< Nulla nulla.  > dico scuotendo la testa
< Sicura?  Non mi pare >
< Ma no, tranquilla, è che sono già maggiorenne e questo mi mette ansia.. > dico. Mento.
< Solo questo?  Sei sicura Claudia?  Sai che con me puoi parlare >
< Ho il ciclo e lo sai che sono emotiva in questi giorni > dico
< Bah.. sicura?  >
< Si Sara si.  Ma va'tranquilla dai, io continuo a studiare e tu continui ad mettere in ordine la nursery.  Su > dico ridendo
< Ok dai... aiutami ad alzarmi > dice ridendo
Le porgo la mano e l'aiuto a rimettersi in piedi
< Sei diventata enor... >
"  Everytime I close my eyes
It's like a dark paradise
No one compares to you
I'm scared that you won't be waiting on the other side...  "
È il mio cellulare che suona, faccio cenno a Sara di uscire dalla camera. Lei annuisce ed esce.
È Gaetano.
" Ehi amore che fai? > chiede
" Sto studiando fisica " dico schiarendomi la voce
" Tutto bene? Ti sento strana "
" No amore no... " dico piangendo e gli racconto tutto.  La foto. I ricordi. La collana.  I miei genitori
" Io.. io... Oddio Claudia non so che dirti, non sono la persona più adatta a consolarti... parlane con Sara... "
" No no! Assolutamente!  Non voglio rattristarla "
" È una tua scelta.  Fa come pensi sia meglio... Se vuoi io ci sono "
" Verrei volentieri da te, ma devo studiare fisica... perché non dici al tuo collega di lasciare meno capitoli alla volta? "
" Ahahahah beh guarda, io mi occupo solo delle mie materie, lo sai bene... Ma dai vai a studiare sennò non finisci più "
" Infatti. Dai io vado. A domani " dico e chiudo la telefonata.
Mi rimetto a studiare....
Tra una pagina e l'altra si fanno le otto,  vado a fare una doccia e mentre mi spoglio, davanti allo specchio,  vedo una specie di livido sotto un capezzolo, ' Ah Gaetano Gaetano che mi fai' penso tra me e me sorridendo. Mi piace lasciargli dei segni di me su di lui e viceversa, ovviamente nulla di permanente.
Esco dalla doccia sodisfatta. La mia ultima doccia da minorenne. Preparo i vestiti da mettere domani e ceno insieme a Sara, Francesco, Rosy e suo marito Fabio. Una normalissima cena tra amici.
Mentre stiamo cenando sento il cellulare vibrare
< Rosy, potresti passarmi il cellulare?  È proprio sulla mensola dietro di te >
< Si certo > dice girandosi e prendendo il cellulare e me lo porge
Guardo lo schermo del mio S4 ed è Gaetano.  Decido di non rispondere.
< Non rispondi? > chiede Francesco
< Ehm no, è un numero privato, sicuramente è qualcuno che fa scherzi stupidi > dico convinta
Rosy mi guarda come a dire " Se se come no.. " e mi sorride
Dopo cena richiamo Gaetano, è triste perché domani non mi potrà fare gli auguri a scuola dato che è Sabato ed è il suo giorno libero. Io gli dico di non diapiacersi perché tanto ci vedremo il pomeriggio e sarà ugualmente bello.
Vado a letto. Fortunatamente mi addormento subito....
Sento dei rumori. Dei clacson. Dei motori. Delle risate. 
Mmmm sto sognando. O forse no?
< Ma chi è che rompe le palle alle due? > dico arrabbiata
Francesco e Sara si alzano e vanno ad aprire il portone.
Io arrabbiata vado sul balcone. Ahhh se trovo sti' deficienti li picchio.
Guardo giù e alla lieve luce del lampione noto delle figure familiari...
Oddio. Lo sapevo.
Ci sono Monica, Sara, Francesco, Giada, Marina e altre compagne di classe. Iniziano a cantare " Tanti auguri a te " li odio. Sanno benissimo che odio questa canzone.
Scoppio a ridere  e con una lacrima agli occhi scendo le scale e li raggiungo.
Li abbraccio uno ad uno mentre fanno dei gridolini. Poi noto anche un lenzuolo con scritto
" AUGURI
CLAUDIA ♡♥ "
E giù in basso, nell'angolino c'è una piccola scritta
" AUGURI MY DARLING "
Ho già capito di chi si tratta.
Mi guardo intorno. Cerco i suoi occhi di ghiaccio tra la gente. Non ci sono.
Monica mi viene vicino e mi dice
< Allora, non pensare sia finita qui. Vai sopra. Ci beviamo un caffè e tu ti vesti. Ok? >
< Perché?  Dove andiamo?  >
< Uff quante domande. Lo vedrai. Suu saliamo >
Saliamo Sopra e mentre mi vesto e mi trucco un po' le mie amiche sono in cucina a bere un caffè.
Esco dal bagno.
Vestita semplicemente: Maglietta nera, jeans e tacchi
< Tutto qui quello che sai fare? > mi chiede divertita Marina mentre Giada Mi passa una sacchetto.
< Dai. Va' in bagno e metti questi >
Dice allegra Giada
Vado in bagno. Apro il sacchetto.
Ci sono varie cose: Un vestito corallo, delle open toe dorate, una pochette e un completo intimo di pizzo corallo.
Indosso tutto quel ben di Dio.
Beh, ci sto bene...
Esco dal bagne e le mie amiche esaltate mi corrono vicino mi prendono per mano e mi portano alle loro auto.
Salgo nell'auto di Marina. Una Lancia bianca piena di palloncini e di coriandoli.
Andiamo in un locale vicino casa mia, beviamo qualcosa e chiacchieriamo allegramente.  Mi sento un po' a disagio così vestita, qui sono tutti in abiti casual e io sembro andare ad un matrimonio. Il mio.
< Allora,  preparati a passare una notte in bianco e... > inizia Monica, ma prontamente la interrompo
< Aspetta aspetta aspetta! Cosa dovrei fare? E a scuola come ci vado?  > chiedo allarmata
< Non è un problema. Sono sicura che sarai di ottimo umore. > dice sorridente
Beh, in effetti ora sono felice e per niente stanca,  ma un po'triste perché Gaetano non mi ha mandato neanche un messaggio per farmi gli auguri...
Bevo ancora un sorso di uno strano drink alla pesca quando Monica si alza e viene a sedersi vicino a me.
< Abbiamo una sorpresa per te > mi dice
< Ancora sorprese? Non penso di poter reggere > dico scherzandoci sopra
< Tranquilla. Reggerai benissimo > dice con uno sguardo particolare
< Infatti Claudia. Stai pure tranquilla. Passerai una magnifica nottata > mi dice allegra Giada
< ehm... non vi seguo.. > dico perplessa
< Vai dietro al bar. Nel parcheggio c'è una persona per te > mi dice Monica
< Oddio. Non dirmi che... >
< Può darsi > mi dice ridendo
Mi alzo di scatto e corro verso il parcheggio.  Ma PAFFFF. Tacchi del cavolo.  Cado con il sedere per terra. Sento una mano afferrarmi e alzarmi.
< Tutto bene Amore?  >
< Awww sei tu... mica tanto > dico ridendo
< Ti fa male qualcosa?  > mi chiede premuroso
< Si. Il sedere > dico a testa bassa
Mi mette due dita sotto il mento e mi alza il viso
< tranquilla.  Ci penso io a lui. > dice e all'improvviso mi prende in braccio e mi porta in macchina.
Mi fa sedere e mi porge un calice di Champagne
< Augury my darling > dice facendo tintinnare i bicchieri in un leggero " Cin cin "
Mi dà un tenero bacio sulla fronte e accende la macchina....
< Allora dove vuoi andare?  > mi chiede
< Non so guarda.. vorrei stare tranquilla >
< Ehm... quindi? >  mi chiede perplesso
< Andiamo da te > dico convinta
< Okay > mi guarda sorridendo
< Ah però c'è una cosa che devo dirti.... Io... non..>  provo a dire maMi interrompe
< Alt! Non dire nulla. Ho capito. Forse.. > dice quasi imbarazzato
Arriviamo a casa sua, entriamo in casa. Mano nella mano. Mi conduce nel soggiorno,  e sul tavolino vicino al divano vedo una torta enorme. Sono due lettere intrecciate "  C e G "
< Oddio grazie amore > gli dico avvicinandomi alla torta per guardarla meglio.
< È stupenda!  Grazie grazie grazie amore mio > dico commossa e lo abbraccio lasciandogli un tenero bacio sulla guancia
Ci sediamo sul divano e mangiamo una fetta di torta. Millefoglie con cioccolato e peperoncino.  Ottimo afrodisiaco. Beviamo un calice di Champagne e chiacchieriamo un po' dei programmi sulla festa che ci sarà stasera.
< Sai, stavo pensando che se ti va puoi venire.  Vieni come amico di Sara.. Che te ne pare? >
Gli si illumina lo sguardo
< Awww Magari Claudia.  sarei davvero felice >
< Si, vieni dai... me lo ha consigliato Sara sai.. >
< Ma quindi sá di noi? > mi chiede un po' preoccupato
< No no. Però ha detto che sarebbe bello se ci fossi anche tu... >
< Grazie Claudia. Davvero. Grazie. Grazie. > mi abbraccia.
Rimaniamo così abbracciati per qualche minuto.  Mi alzo e mi siedo di lato su di lui per stargli il più  vicino possibile.
Mi abbraccia teneramente.
< Oh Claudia Claudia, con te sono rinato. Non avrei mai pensato di essere così romantico, di amare così tanto le soprese, e anche di farle. Solo a te però > mi dice commosso
Con i pollici gli asciugo le lacrime e lo bacio.
La mia lingua si intrufola tra le sue dolci e morbide labbra.
Gli metto le braccia sulle spalle e gli accarezzo la possente schiena. Gli abbasso la giacca e gli sbottono la camicia senza però staccarmi dalle sue labbra, tolgo la camicia e la butto a terra.
Ci sdraiamo sul divano, stretti stretti uno vicino all'altro. Lui fa scendere piano piano la zip del mio vestito e rimango con una piccola sottoveste in seta. Mi bacia dolcemente e passa una mano sulla mia schiena mentre io gli accarezzo il petto.  Le sue dita fanno su e giù sulla mia schiena così dolcemente che ho i brividi. La sua bocca scende sul mio collo e mi bacia continuando ad accarezzarmi la schiena. Ricambio le sue carezze. Ad un certo punto si mette a cavalcioni su di me e mi lascia piccoli baci sul petto, sul seno. Abbassa le spalline della  sottoveste e mi guarda meravigliato.
< Ma perché sei così bella? >
< Perché voglio essere tua >
Mi lascia dei piccoli baci sul petto e sul seno, mi slaccia il reggiseno e lo lancia a terra. Mi massaggia il seno e sotto che sotto i suoi tocchi si indurisce. Apro gli occhi e lo vedo intento a baciarmi il seno. Gli accarezzo la testa e quei profumatissimi capelli castani. Alza gli occhi senza staccare le labbra da me e mi accorgo che sta sorridendo.
Richiudo gli occhi e mi lascio trasportare dalle emozioni fino a quando mi toglie del tutto la sottoveste e mi sfiora il ventre con le dita. Mi alzo di scatto.
< Che c'è?  Tutto bene?  >
< No,  Gaetano scusa, no, non possiamo > dico quasi in lacrime
Lui mi afferra per le spalle e mi fa sdraiare su di lui. Mi abbraccia
< Ok ok Tranquilla.  Non sentirti obbligata se non ti va >
< Ma no, non è questo, mi va, eccome se mi va ma non possiamo >
< Hai il ciclo vero?  >
< Si > dico arrossendo
< E quindi?  Dov'è il problema? >
Lo guardo con una faccia strana
< Eh si che il problema c'è! Non possiamo fare l'amore >
< Con il sapore > dice ridendo imitando la pubblicità degli yoghurt < Ma dai Claudia non vedo dove sia il problema >
Abbasso  lo sguardo. Vorrei tanto. Ma penso mi farebbe schifo; o meglio: gli farebbe schifo
< Ho capito. Allora facciamo così: vieni con me > mi prende per mano e mi porta nel bagno che c'è al pianterreno.
< Qui c'è la doccia, facciamola insieme, ti va? >
< Ma io... io... mi sento sporca >
< Non sei sporca. Ma se ti fa sentire meglio fa' la doccia, io aspetterò qui fuori per non farti sentire a disagio.  Ah ho comprato un accappatoio per te e anche qualche completo intimo, sono in quella cassettiera bianca > dice strizzandomi un occhio e uscendo fuori
< Ohhh... grazie > dico senza sapere bene cosa provo
Faccio la doccia, sono tipo 15 minuti che sono sotto il getto dell'acqua bollente. Metto l'accappatoio e noto delle macchie rosse dovute all'eccessivo calore dell' acqua. Esco fuori e vedo Gaetano sdraiato sul divano. Dorme.
< Owww poverino.  Ci ho messo troppo tempo e si è addormentato > dico e lo guardo dormire beato
< Uff ora che mi ero convinta... Beh buonanotte amore mio > dico lasciandogli un bacio sulla fronte.
Ma dai cavolo! Proprio ora che mi ero convinta?  Uff..
Ad un certo punto, mentre mi allontano dal divano sento afferrami i fianchi
< Ah monella!  Pensavi di esserti liberata di me? > mi sussurra all"orecchio
Mi giro verso di lui. È felice. Sta ridendo. Gli dó un leggero pugno sul petto
< Ma che stronzo! Mi ero addirittura rattristata!  > gli dico a mo' di beffa
Lo bacio appassionatamente e lo " butto " sul divano.  Mi siedo su di lui e lo guardo fisso negli occhi.
Annuisce. Annuisce anche lui e mi bacia il collo. Il seno. Il mio seno ormai suo succube si fa duro. Lo sento fremere dalla voglia di farmi sua. È sempre così delicato, passionale, proprio come la prima volta.
Sento la sua lingua intorno al ombelico e scende più giù accarezzandomi. Le sue mani mi sfiorano l'inguine. Entrambi ansimiamo. E mentre mi riempe sempre più velocemente si piega e senza fermare il ritmo, all'orecchio mi dice < Auguri Amore mio >

Un pezzo di noi dueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora