Cose sconce nel camerino e pure in macchina xD

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Sono passati due giorni da quando la Preside ci ha scoperto, ora mi sento più tranquilla, stamattina l'ho vista nel corridoio e mi ha addirittura sorriso, quindi posso ritenermi fortunata. Oggi Gaetano mi accompagna a scegliere il vestito per il mio compleanno,  manca solo quello, il locale e la musica ci sono già,  e oggi vado anche a prendere gli inviti.
< Allora,  dove vai a comprare il vestito? > mi chiede Sara mentre taglia un'altra fetta di torta
< Non lo so, ha detto Monica che conosce un ottimo negozio a circa un'ora da qua > dico allegra
< Ah bene, poi mandami una foto su Whatsapp >
< Certo,  vado a lavarmi i denti e vado, tra poco Monica arriva > dico e vado in bagno.
Sento il citofono squillare, esco dal bagno di corsa, prendo la borsa e vado giù. C'è Monica vicino al portone, mi dà un bacio sulla guancia e scoppia a ridere
< Perché ridi?  > le chiedo stupita
< No, no, così, prospetto che sarà una giornata moooolto particolare >
< Stupida!  Ho già capito.  Ma la macchina dov'è? > chiedo ansiosa
< È nel parcheggio lì dietro > dice indicando un punto della strada
Ci incamminiamo ed eccolo là, quel meraviglioso suv nero. È Gaetano.
Già,  mi aveva promesso che mi avrebbe accompagnato a scegliere un vestito, poi mi ha detto di portare anche Monica che di moda ne capisce di più.
Salgo in macchina, mi metto davanti e Monica dietro
< Ehi, pensavo non arrivassi più > mi dice dandomi un bacio più casto rispetto alle altre volte
< Addirittura?  > chiedo ridendo
Lui scuote il capo ridendo e accende  la macchina, e ci avviamo per un'ora di viaggio
< Hai già qualche idea? > mi chiede Gaetano
< Si, lo vorrei lungo,  color glicine e senza rouche e decori vari, semplice. Al massimo qualche perlina >
< Vedo che hai le idee chiare, stranamente > dice lui ridendo
< Mi stai prendendo in giro? >
< Forse sì >
Gli faccio la linguaccia,  suona un cellulare, è quello di Gaetano, risponde e mette il vivavoce
" Ohi, dove sei? "
" Io sono in macchina, perché? "
" Mi servirebbe una mano, stavo mettendo in ordine la nursery e dato che Fabio fino a domani non c'è, non riesco a far da sola "
" No, Rosy mi dispiace,  ma non posso venire, se riesco vengo stasera "
" Okay, ma dove stai andando? "
La solita curiosa penso tra me e me.
" Sono con Claudia " dice tranquillo
" Ciaoo Claudia " dice rivolgendosi a me
" Ciao " rispondo timidamente
" E mi raccomando: STATE ATTENTI "
"  SIII ROSY SIII "dice Gaetano facendo finta di essere scocciato
E chiude la telefonata. Scoppia a ridere e io lo seguo in una fragorosa risata.
Arriviamo ad un grande negozio di abbigliamento,  scendiamo dall'auto. Ci diamo la mano.
Mi bacia teneramente < allora andiamo, prepariamoci a passare un'eternità qua dentro > dice ridendo
< Scemo!  > gli dico facendo la linguaccia
Monica ci segue divertita, però sul suo viso noto un'ombra di disapprovazione.
Entriamo dentro e mi fiondo su degli abiti neri, Gaetano e Monica mi guardano ridendo, Monica viene vicino a me. Anche lei deve prendere un abito... Gaetano si siede su una poltroncina proprio davanti ai camerini.
Sento la commessa parlare con Gaetano. Che gatta morta! Beh, fa a tutte questo effetto, me compresa.
Esco dal camerino. Anche Monica esce.
Ha un bellissimo abito nero, da sopra al ginocchio, è di raso e la schiena di georgette nera. Semplicemente bellissimo.  Rimango a bocca aperta nel vederla.
Non riesco neanche  a parlare. Non so cosa dire
< Allora, che ne pensi?  > dice Monica rivolgendosi a Gaetano
< Ti sta davvero bene, sei molto bella con questo vestito > dice, ma guarda me
< Si, infatti, la sua fidanzata è davvero bella > dice la commessa
La guardo male.
< SONO IO LA SUA FIDANZATA!  > dico sottolineando IO
< Ah, mi scusi > dice la gatta morta arrossendo
Gaetano si avvicina a me, mi prende la mano e mi fa fare una piroetta. Il suo sguardo è decisamente I-L-L-U-M-I-N-A-T-O
Mi guardo allo specchio. Il vestito è davvero bello.
È lungo, ha una spacco sul lato sinistro che arriva fin sopra il ginocchio, è semplice, tutto nero, niente rouches, niente paillettes, proprio come piace a me. È aderente, fascia benissimo il mio corpo, abbinata c'è una collana dorata e dei braccialetti sempre dorati. E le scarpe.  Le scarpe sono il pezzo forte. Nere con il plateau. Tacco 12, lucide e bellissime.
Vedo l'immagine di Gaetano riflessa nello specchio,  mi tiene un braccio intorno alla vita, ha gli occhi lucidi.  Ma che tenero che è.  Mi giro verso di lui
< Allora? Che ne pensi?  >
< Penso che sei bellissima > dice commosso. Mi abbraccia e mi sussurra all'orecchio
< Sei bellissima my darling, ma non vedo l'ora di toglierti da dosso questo vestito. Senza saresti più bella senza >
Lo guardo sorridendo e gli sussurro
< Stupido! E tranquillo, me lo toglierai presto >
< Ehm...  Si, eh... allora? Lo prendi? O vuoi provarne altri? > chiede Monica
Guardo Gaetano, annuisce sorridente
< Si, prendo  questo. E tu? Prendi questo?  >
< Si, prendo questo, mi piace moltissimo > dice felice Monica
Andiamo nel camerino per toglierci il vestito e rimetterci gli abiti di prima, mentre mi tolgo il vestito mi accorgo che la cerniera si è bloccata, e dato che è sulla schiena non riesco a sbloccarla. E ora? Devo chiedere a qualcuno di aiutarmi
< Gaetano > dico ad alta voce
< Si, sono qui, dimmi >
< Vieni qui nel camerino, ho un problema >
Sento i suoi passi, giro la chiave e apro la porta. Entra e mi guarda con i suoi occhioni dolci
< Che c'è?  > mi chiede
< La cerniera si è bloccata e non riesco a tirarla giù >
< Faccio io. Girati così provo a tirarla giù >
Gli do le spalle. Inizia a far scendere la zip. Lentamente. Molto lentamente. Passa le sue dita sulla schiena provocandomi dei brividi.
Lo sento sorridere a ridacchiare un po'. Posa le labbra sul mio collo. Lascia un bacio delicato e una striscia di saliva;  nel frattempo fa cadere il vestito a terra. Rimango in intimo.  Alzo i piedi, in modo da "uscire" dal vestito ormai a terra. Mi prende per le spalle e mi gira. Mi fissa con il suo sguardo fermo. Duro. Di ghiaccio. Si fionda sulle mie labbra mordendole. Emetto un lieve gemito.  Mi prende in braccio, le mie gambe sono intorno ai suoi fianchi. Ci baciamo come se ne avessimo.bisogno. Come se non ci vedessimo da un' eternità.  E sempre così passionale, così tenero e duro allo stesso tempo.  Un uomo dalle mille risorse.  Ansimiamo silenziosamente. Ho caldo. Sento che sto per esplodere. A volte basta " un bacio " a provocarmi delle scosse.
Sento la sua erezione.
< Mmmm ma perché ci eccitiamo così velocemente? >
< Perché mi fai questo effetto my darling, e io faccio questo effetto a te. Ti amo > dice staccandosi dalle mie labbra. Senza rendersene conto mi sta massagiando proprio lì... Un turbine di emozioni mi assale. Faccio fatica a rimanere incollata alle sue labbra e a non urlare.
Tremo.
< Oddio. Sto per ven... >
" Toc toc "
Ok. Niente più.  Proprio ora dovevano bussare.
< Ehi! Son dieci minuti che siete là dentro,  dai uscite. O ancora non avete slacciato il vestito? > è Monica
< Si si,  veniamo. È che Claudia non si sentiva molto bene, le girava un po'la testa > dice porgendomi i jeans e la felpa
< Ah. Ma ora ti senti meglio > dice  fuori dalla porta del camerino
< Si si...  Sto meglio... > dico cercando di essere il più convincente possibile Esco dal camerino seguita da Gaetano entrambi scossi da quello appena successo, un po'arrabbiati perché Monica è arrivata sul più bello ma anche sereni perché abbiamo evitato una brutta figura, se fossi venuta avrei di sicuro urlato.
Monica guarda Gaetano con un'aria strana e gli sussurra < Ma che le hai fatto? >
< Ah nulla > dice ridendo un po'
Monica scuote la testa.
Arriviamo alla cassa, posiamo i vestiti sul bancone e mentre io e Monica frughiamo nella borsa per cercare la carta di credito sento un rumore del tipo " Click click clik click "
Alzo la testa, è Gaetano che sta inserendo il pin del suo bancomat.
Sono furiosa.  Monica mi guarda e io mi stringo nelle spalle
< No. Non erano questi i patti. Dovevamo pagare noi >
< Facciamo che questo è uno dei vari regali che ho in serbo per il tuo compleanno > dice lui
< Eh, ma il compleanno è di Claudia, non il mio > dice Monica scocciata
< Tranquilla, mi servirai anche tu > dice facendole l'occhiolino
Ecco, di sicuro organizzerà qualcosa per il mio compleanno e Monica sarà sua complice.
Usciamo fuori dal negozio e arrivati al parcheggio entro in macchina, mi siedo dietro
< Sto io dietro dai, vai davanti su > dice Monica mentre Gaetano si mette al volante
< No, sto un po'qui distesa,  ho mal di testa, te l'ho detto no? >
< Se certo. Mal di testa.  Ringraziando il cielo la commessa è uscita fuori per parlare al telefono, si è sentito tutto. La prossima volta imbavagliatevi > dice Monica
Gaetano si gira verso di me e arrossice. Poi scoppiamo in una fragorosa risata tutti e tre...
< Comunque io rimango dietro, ho davvero mal di testa ora > dico, ed è la verità
< Vengo dietro con te > dice Gaetano facendo l'occhiolino a me a Monica, porge le chiavi a Monica che lo guarda a occhi sbarrati
< Io? IO DOVREI GUIDARE QUESTO MERAVIGLIOSO SUV?  >
< Si, per oggi abbandona la tua panda e porta il suv mentre consolo la tua amica >
< O... ok ok > dice Monica meravigliata e nel frattempo si siede alla guida.
Gaetano viene dietro, mi prende per i fianchi e mi fa sedere su di lui, o meglio mi fa mettere in modo che possa cullarmi. È sempre così tenero. E soprattutto quando capisce che ne ho bisogno. Alzo la testa verso la sua mentre mi culla dolcemente. Mi sorride e silenziosamente mi chiede
mi chiede sorridendo
< No, davvero ho mal di testa >
< Ahhh after sex? > mi chiede ridendo
< Cosa cosa?  > chiede Monica curiosa
< Niente, niente. Lascialo stare!  È stupido. A volte > dico io quasi irritata
< Solo a volte?  Beh, già è una cosa che non lo sono sempre... > ci dice ridacchiando
< Vabhe, parliamo dopo di quello che avete fatto nel camerino.  Ora sono concentrata a guidare questo gioiellino >
< Si, ma tranquilla, non  ne parleremo > dico io scherzando
Gaetano continua a cullarmi. Mi guarda con quegli occhioni dolci che solo lui sa fare.
< Dovresti prendere un'aspirina o no? > mi chiede
< Non lo so, non penso possa farci qualcosa... si chiama sindrome premestruale... >
< Ah beh guarda, mai provato questa esperienza > dice lui quasi prendendomi in giro
< Beato te sai? Non te lo auguro... >
Le sue labbra sfiorano le mie e molto lentamente si toccano meglio.
Mi morde il labbro (come di consueto) ed emetto un lieve gemito.
Spero che Monica sia davvero concentrata e non badi a noi due.
È un bacio molto tenero, molto lento ma struggente al tempo stesso.  Mi tiene stretta a sè. Mi sento al sicuro.  Continuiamo a baciarci e a baciarci ancora per vari minuti.
Ad un certo punto la macchina si ferma.
< Allora, continuate pure, non ce la faccio a sentirvi fare "mlmlmlmlmlml" > dice ridendo e poi aggiunge < Io scendo un attimo per andare al supermercato a comprare alcune cose. Tanto non avete problemi se io non ci sono >
Guardo fuori dal finestrino, il parcheggio è pieno di macchine, e poi conoscendo Monica che anche per comprare un etto di salame ci mette un'eternità abbiamo del tempo a disposizione per stare da soli.
Mi alzo un pochino e mi siedo su di lui con il viso vicino vicino al suo.
Lo bacio all' improvviso, non gli do neanche il tempo di realizzare ciò che sta succedendo  che inizio a sbottonargli la camicia. Mi capisce al volo e mi toglie la T-shirt. Mi bacia il collo dolcemente e mi tira la pelle con le labbra, mi esce un piccolo lamento. Il suo respiro è affannoso.  Stacca le sue labbra dal mio collo e mi guarda dritto negli occhi.
< Allora, qualche giorno mi sono fatto perdonare, e se ora lo facessi tu? >  dice guardandomi malizioso
< E cosa dovrei farmi perdonare?  >
Chiedo curiosa

< Mmmm okay > dico felice
< Però... ecco... io... non so come > dico a testa bassa
< Fammi quello che ti ho fatto io. Lasciati andare... > mi dice lasciandomi dei bacetti sul petto dopo ogni parola
< Si, ma tu sei un maschio, non hai... capito no? >
< Lasciati andare amore mio... Se non te la senti, lascia stare. Mi faccio perdonare io... > dice sorridendomi
Gli lascio un bacio sulla guancia e con le dita gli sfioro il petto duro e possente. Gli lascio tanti piccoli baci sul ventre e mi abbasso sempre di più.  Mi inginocchio e gli slaccio i jeans... è tutto nuovo per me. Cerco di fare come meglio posso. Vado di mani e di lingua. Lo sento ansimare e gemere. Affonda le sue mani nei miei capelli e mi accarezza la testa.
È una cosa abbastanza veloce. Quasi gradevole. Assaggio. Mi rende felice conoscere il suo sapore. Mi guarda felice e mi bacia dolcemente
< Mmmm sono così buono? Non lo sapevo. > dice ridendo e passandomi un dito sulle labbra
< E io? > chiedo
< Ohhh sei buonissima, condita al punto  giusto > dice sorridente
Ci rivestiamo in fretta. Lui aiuta me con il reggiseno e io aiuto lui con la camicia, e il tutto fatto appena in tempo.
Arriva Monica proprio mentre Gaetano si sta infilando i jeans
< C'era una fila incredibile alla cassa. Scusate se vi ho fatto aspettare così tanto > dice posando un sacchetto sul sedile. Neanche il tempo di risponderle che si gira dietro e mi trova tra le braccia di Gaetano (proprio come prima) e vede lui con i jeans calati.
Ci guarda inorridita e scoppia a ridere
< Rivestiti pure. Ah e comunque:bella la scusa del mal di testa > dice Monica
Mi alzo dalle sue gambe e velocemente si alza i jeans arrossendo. Mi risiedo su di lui e continua a cullarmi ancora un po'.
< Facciamo come se non fosse successo nulla > dice Gaetano imbarazzato
< Tranquillo tranquillo.  Non siete gli unici > dice Monica sarcastica
< MONICA!  > dico riprendendola per scherzo
Gaetano scoppia a ridere e le dice < Ok, ne riparleremo poi  della nostra vita sessuale e della tua con Marco >
< Si, magari davanti un caffè > dice Monica stando al gioco
Mi metto una mano sulla fronte e scuoto la testa < mi ritrovo in un covo di matti > dico ridendo e poi mi accuccio sul petto del mio uomo e mi addormento...

Un pezzo di noi dueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora