un piccolo " inconveniente "

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Dopo quella sorpesa fatta davanti all'ospedale, luogo Non molto romantico, ma vabhe ci passo sopra, il mio rapporto con Gaetano è decisamente migliorato, e sono passati solo tre giorni. Ieri sono andata a casa mia, o meglio, la mia ex casa per prendere le mie cose, vestiti, materiale per la scuola, foto e  ricordi vari.
Sara è tornata a casa due giorni fa, e c'è sempre gente a farle visita, non ha un attimo di pace ma è felice, anche per me lo è.
Anche Francesco si è mostrato felice, e ne sono contenta, gli voglio davvero bene,è come un padre per me.
1 maggio 2015
< Gaetano, dove sei? >
< Sono in camera, arrivo > sento urlare dal piano di sopra
< Ehi, vado all'edicola a prendere un giornale, vuoi venire?  > chiedo accarezzandogli il petto
< No, se vuoi però ti accompagno >
< tranquillo, vado a piedi, voglio mantenermi in forma, non voglio strabordare ciccia da tutti i lati >
< Saresti comunque bella >
< Che adulatore > dico baciandolo, mentre vado ad aprire il portone mi chiama
< Claudia, aspetta, ma l'edicola Non è chiusa?  > mi chiede divertito
< E perché dovrebbe? >
< Perché oggi è il primo maggio? >
< Cavolo è vero! Me ne ero dimenticata >
< Ahi ahi, la gravidanza ti fa diventare sbadata piccolina > dice prendendomi per i fianchi e stringendomi a sé
< Infatti!  Ma come ho fatto a dimenticarmene? Ahhh che sbadata che sono... vabhe dai, vado domani a prendere il giornale, vado a togliermi le scarpe, fa caldo e preferisco le infradito >
< Si si, è meglio > mi dice ridendo di me
Vado in bagno, apro l'armadietto delle scarpe e prendo le infradito.
Le metto, ahhh, mi sento in paradiso.
Vado davanti allo specchio e mi alzo un po' la canotta, mi guardo la pancia e penso a quando diventerà enorme e farò fatica a piegarmi...
Scaccio questi pensieri alquanto prematuri dalla mia testa ed esco dal bagno.
Guardo l'orologio, sono le 15:00, fa davvero caldo, mi sventolo con una mano e alzo la testa dall'orologio che porto al polso.
Vedo Gaetano in piedi su una sedia, ha le braccia alzate, sembra stia sistemando qualcosa.
< che fai lassù?  Imiti Tarzan? > gli chiedo curiosa
Lui si volta di scatto, o meglio, volta solo la testa sembra  che con il petto stia coprendo qualcosa
< eh no Claudia!  Torna in bagno!  Ti dico io quando puoi uscire > mi dice arrossendo.
Faccio come dice, mi siedo sul bordo della doccia e aspetto impaziente. Gaetano entra
< Vieni pure > dice spalancando le braccia. Mi prende per le spalle e mi copre gli occhi con le mani.
< Ma cosa fai? > chiedo ridendo
< è una sorpresa no? >
Mi bacia la fronte
< Fai due passi in avanti, bene siamo usciti, fai due passi a sinistra, perfetto, bene ora gira il busto a sinistra > mi toglie le mani dagli occhi. Guardo la parete.
C'è un enorme foto incorniciata.
Siamo noi due all'uscita dall'ospedale, quando mi ha chiesto di trasferirmi da lui. Io sono in braccio a lui, gli saltai letteralmente addosso.
Lui mi sta baciando la pancia e io rido accarezzandogli la testa.
Siamo di profilo.
< Amore.... è bellissima! Grazie > dico baciandolo
< Tu sei belissima >
chiedo curiosa
< Un passante,  mentre tu eri intenta a prenderti i commenti di quella tizia invidiosa di noi, un ragazzo mi ha fatto vedere la foto che ci aveva fatto, e gli ho chiesto di mandarmelo, penso che sia bellissima >
< Lo è infatti > lo bacio con passione e lui mi prende in braccio e come uno sposo mi porta in trionfo su per le scale.
Andiamo nella nostra camera da letto. E ci sdraiamo sul letto vicini, mi alza fa alzare le braccia e mi toglie la canotta.
Io gli tolgo la polo blu e gli bacio il petto possente. Mi accarezza la schiena e mi slaccia il reggiseno e lo butta a terra. Mi fa sedere su di lui e mi accarezza la schiena, la pancia il seno...
Mi guarda con un'aria stranita
< Parlando seriamente, hai le tette enormi > dice cercando di essere serio, ma scoppia a ridere
< Ehi! Mi stai prendendo in giro?  >
< No davvero? Sembrano più grandi, ti giuro > dice serio, e stavolta riesce ad esserlo
< Forse gli ormoni? Ma si! Ora pensiamo ad altro > dico succhiandogli la pelle del petto
< Ah birbantella > dice e mi fa il solletico.
Urlo e mi dimeno sopra di lui, rido talmente tanto che mi lacrimano gli occhi.
Ferma questa tortura e mi bacia, sento la sua bocca scendermi sul collo. Lo sento respirare profondamente, e quel respiro caldo mi fa venire sempre più voglia di lui. Sento le sue mani scendere sui miei fianchi, mi alza un po' la gonna, mi accarezza le gambe, e sale sopra le ginocchia.
Nel frattempo la sua bocca è concentrata sul mio seno, i miei capezzoli si induriscono sotto il tocco delle sue labbra. Inarco la schiena, sento andarmi a fuoco.
Il suo respiro si fa violento, lo sento ansimare mentre mi sfila gli slip. Con le mani tremanti gli accarezzo la schiena, ha una pelle così liscia, come quella di un bambino.
Con le labbra scende giù, fino al mio ventre.
All'improvviso lo sento dentro di me, a malapena me ne rendo conto, le sue dita dentro di me. Inarco la schiena ancora di più.
Ansimiamo insieme. Mi bacia la pancia più e più volte.
< Preparati ad un po'di movimento piccolino > sussurra e mi guarda dritto negli occhi, mi bacia dolcemente ed entra dentro di me  
(non con la mano stavolta xD ).
Sono tipo in estasi. Sento travolgermi da mille emozioni, inondo la mia dolce metà. Mi guarda sorridedo felice, e si riversa dentro di me.
Sfinito si sdraia al mio fianco e mi abbraccia.
< Ti amo piccolina > mi sussurra all'orecchio.
Ci addormentiamo vicini, sfiniti e contenti allo stesso tempo.

Mi sveglio, è buio, guardo la sveglia, sono le 20:00.
Mi stiracchio un po' e allungo una mano dall'altra parte del letto. Gaetano non c'è.  Accendo l'abat-jour e vedo un bigliettino sul mio comodino
"  Amore mio, dormivi così bene che non ho voluto svegliarti...
Ti aspetto in cucina ♥ "
Mi alzo dal letto, decido di scendere in cucina ma mi accorgo di non indossare nulla, solo la gonna.
Metto gli slip e una maglia di Gaetano.
Scendo e trovo le scale piene di candele profumate alla malva, sà che mi piacciono tanto. Nel corridoio mi fermo a guardare la nostra foto, è davvero bella, esprime perfettamente come siamo.
Vado in cucina e lo trovo ai fornelli.  Sento odore di zafferano.
< Ben svegliata... hai dormito bene? > mi chiede intento a mescolare
< Lo sai che quando faccio l'amore con te dopo dormo divinamente > dico abbracciandolo.
Lui si volta e mi guarda
< Al diavolo il risotto > dice e mi bacia con passione
< Mmm amore,amore, sento uno strano odore >
< Oh cazzo!Il riso!  > si volta per controllare, ma ormai è troppo tardi. Il fondo è bruciato, e ha dato quella nota bruciata a tutto il riso.
< Madonna! Mi dispiace Claudia. Volevo farti mangiare il risotto più buono del mondo... invece.. scusa >
Mi dice triste
< Tranquillo,  vediamo cosa c'è in frigo e ci arrangiamo > dico consolandolo.
Alla fine optiamo per due toast al prosciutto.
< Claudia, c'è una cosa che devi sapere... non ti ho detto nulla per non farti preoccupare, ma ora è arrivato il momento di dirtelo.. >
Mi dice a testa bassa.
Mi sto preoccupando, ho paura di quello che sta per dirmi.
< Cosa Gaetano? Mi devo preoccupare?  > chiedo alzandogli il mento con il palmo della mano, mi guarda. È agitato. Sta sudando.
Oddio. Mi sto preoccupando. Parecchio.
< Beh, non te l'ho detto prima per non farti stare in ansia, ma... ecco, domani i miei genitori vengono qui a pranzo, vogliono conoscerti >

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