19.

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Nerea

Entriamo nell'appartamento.
Ascanio va verso la camera e recupera una coperta e un cuscino.
Beh almeno per ora sta rispettando l'accordo.

"Puoi andare a darti una sistemata, in bagno ti ho lasciato un cambio per dormire."

"Grazie."

Entro in bagno e mi guardo sfinita allo specchio, finire qui per dormire ed usare le sue felpe sta diventando quasi la normalità e non mi piace per niente.

Mi faccio una doccia e indosso la sua felpa nera.
Vorrei avere il mio pigiama di pile.
Esco e mi fiondo nel divano.

"Cosa stai facendo ragazzina?"

"Dormo io nel divano, per colpa mia ci hai già dovuto dormire un paio di volte."

Lo sento chiudersi in bagno. Ho voglia di un te caldo.
Busso alla porta e sento l'acqua smettere di scorrere.

"Vuoi entrare?"

"Vuoi che entro?"

Silenzio. Finalmente.

"Ti serve qualcosa bambolina?"

"Posso farmi un te caldo?"

"Si fallo anche per me."

Vecchio dentro proprio. Non capisco perché si atteggi a finto bad boy. Si vede da lontano che non lo è, e la cosa non mi dispiace affatto. Gli stronzi che piacciono tanto alle ragazzine di queste nuove generazioni possono anche tenerseli.
Se mai un giorno, dovesse andare bene qualche storia con qualcuno, voglio un uomo al mio fianco, che mi rispetti e mi guardi come fossi l'unica anche quando avrò le rughe ed i capelli bianchi.
Prendo le tazze di te e le lascio sul tavolino davanti alla TV. È nuovo non c'era prima.
Prendo il telecomando e navigo a casa tra i film di Netflix. Uno vale l'altro.
Sento uscire Ascanio dal bagno, non lo considererei minimamente se non fosse che prende la tazza del te ed alza la coperta per infilarsi sotto anche lui.
Gli faccio spazio. Come riesce a stare a petto nudo?
Almeno è una bella vista.

"Non hai freddo?"

"In casa si sta bene."

"Dopo te ne vai nel tuo letto."

"Lo dici come se mi stessi minacciando."

Poso la tazza del te sul tavolino e ciò mi obbliga a sdraiarmi sopra Ascanio che nel frattempo si è sdraiato. Comodo il signorino.

"Mi stai sbattendo il culo in faccia così."

"Non ti lamentare idiota."

"Non mi sto lamentando."

Torno sotto le coperte, cercando di stare comoda, cosa un po' impossibile visto le dimensioni del divano.

"Vuoi stare ferma?"

"Vorrei stare comoda, ma siamo spiaccicati..."

Mi prende con il braccio per un fianco e mi fa rotolare sopra di lui per poi cambiare lato.

"Meglio?"

"Si grazie."

"Che fidanzato sarei se non mi preoccupassi di far star comoda la mia ragazza?"

"Mmm."

Il suo fiato sul collo non migliora la situazione e nemmeno averlo dietro la schiena.
Con il braccio mi circonda la vita e mi tiene stretta a se.
Cerco di non pensare alle mie bellissime chiappe che sono attaccate al suo pacco.
Se non fosse per l'imbarazzo che provo, starei così per ore. Il suo abbraccio mi fa sentire al sicuro.
Altro campanello di allarme.

"Ascanio stai dormendo?"

Mugula qualcosa di incomprensibile e provo a scappare dal suo abbraccio senza successo.
Mi stringe di più a se e posa le sue labbra sul mio collo.
Cerco di concentrarmi sul film, posso farcela.
Il suo respiro è così leggero da farmi da ninna-nanna.

I don't like you Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora