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16.02.23

Ascanio

I suoi capelli cadono lungo la schiena nuda, appiccicata al mio petto.
Le accarezzo la pelle liscia, cercando di svegliarla.
Sono fottuto, fottutissimo e ne sono a conoscenza, non posso negarlo a me stesso ma a lei ancora per un po', finché ne sarò capace si.
Non so cosa sia l'amore, non credo nemmeno di saper amare.
Mi sono sempre fermato al lato fisico, carnale, al sesso.
Vorrei fosse così anche con lei, eppure mi sento diverso, cambiato, come se avesse cambiato qualcosa nelle mie impostazioni di fabbrica.
Mi alzo e vado in bagno. Lascio che l'acqua porti via quello che rimane del suo profumo.
Non possiamo continuare a vederci, litigare e scopare, stare lontani, rivederci e scopare.

Alla fine ieri sera dopo la cena siamo rimasti tutti quanti al tavolo di Nerea.
Ho avuto, più di una volta l'impressione, che il suo manager ci provasse sia con me che con Damiano e Josh.
Ma ero troppo preso da tutto quello che mi girava per la testa per farci caso.
Quando la ragazzina se ne stava per andare, il ricciolino si è offerto di portarla a casa ma è rimasta ancora per un po' con noi.
Alla fine siamo rientrati insieme e com'è finita già lo sapete.

Fanculo cazzo.
Esco dal bagno e di Nerea non c'è nessuna traccia, in giro per casa.
Neanche dei suoi vestiti.

Sul tappeto in sala mi ha lasciato un biglietto.

"Ichigo Ichie.
Questo incontro questa volta soltanto."

Chiudo il biglietto e lo lascio sul tavolino.
Forse siamo fottuti entrambi.

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