Lei non era come le altre ragazze e lo sapeva bene.
I capelli raccolti in uno scompigliato chignon e la tazza del cappuccino ormai tiepido accanto a lei.
Gli occhi chiusi in due fessure concentrati sul tablet e le dita veloci e fini che scrivevano ininterrottamente, ormai da quasi un'ora.
Una pila di libri da bambini sul tavolo di legno. Alfred il vecchio proprietario del bar continuava a servire clienti e di tanto in tanto le chiedeva se non fosse il caso di fare una pausa. Ma Nerea non si fermava mai, e questo Alfred lo sapeva bene.
La conosceva fin da bambina e sapeva che lei era un treno in corsa di idee e se non le scriveva rischiava di perdere il filo della fantasia. Ormai lui si era abituato ed amava quel suo modo di essere così elegante ma sempre con la testa fra le nuvole, un mix di genialità e fantasia senza fine. Nerea era una ragazza effervescente per certi versi ma poteva anche diventare lo specchio d'acqua più tranquillo del mondo e nessuno sarebbe riuscito a cambiarla.
STAI LEGGENDO
I don't like you
DragosteLei un'artista con poco più di vent'anni, con la testa tra spalle e nuvole, scrittrice di fiabe e favole per bambini; scappata dall'Italia per realizzare il suo sogno nel New Jersey. Lui un futuro sommelier di trent'anni. Cosa hanno in comune questi...