I don't like you

25.

26.01.2022

Nerea

Sento chiudere la porta e qualcuno accanto a me. Una mano leggera mi accarezza i capelli. Sono in paradiso.

"Nerea ti ho portato la colazione, svegliati"

"Mmmm"

La mano scende sul mio viso e il profumo di tabacco e ginseng si fa più intenso.
Mi alzo di scatto ed Ascanio si sposta.
Mi ero dimenticata di essere a casa sua.

"Buongiorno ragazzina."

Guardo ancora assonnata il cappuccino davanti a me.

"Sono andato da Alfred a prendere qualcosa di commestibile."

"Come mai tutta questa gentilezza?"

Alza le spalle e si siede al mio fianco.

"Mi sono alzato con la parte angelica di me collaborativa e poi ti devo parlare."

"Fammi connettere quei pochi neuroni che mi sono rimasti."

Mi sorride e divora un cookies enorme. Ma dove mette tutto questo ben di dio?

"Scusa."

È l'unica parola che esce dalla mia bocca. Si volta verso di me con le sopracciglia aggrottate.

"Per ieri sera intendo. Non so perché ho reagito in quel modo."

"Ti sei bloccata, hai avuto paura delle conseguenze.
Conosci l'effetto farfalla? Ogni azione che compiamo volutamente o casuali avranno delle conseguenze su di noi ed intorno a noi. È molto collegata alla teoria del caos. Tu hai avuto paura delle conseguenze."

Lo guardo mentre beve il suo caffè al ginseng, ha ragione non posso dargli torto, ho avuto paura che il nuovo equilibrio che mi sono creata si potesse incrinare o spezzare del tutto.

"Sai Nerea penso che per vivere davvero ti dovresti lasciare andare."

"Questo è vero."

"E poi ti volevo dire che ho deciso di dimostrarti che so essere anche un uomo, basta giochetti per quanto le sfide mi piacciano."

"Sarei un gioco?"

"No assolutamente è più una sfida con me stesso quella che sto facendo adesso.
Tu per quanto sei giovane sai essere una fottuttissima donna con le palle.
Sei acculturata, intelligente, simpatica, gentile, svampita, se per te un'idea è valida la porti al termine. In più vivi con la leggerezza dei bambini. Tutto quello che non ho mai visto in una ragazza che ho frequentato finora. E tutto ciò mi spaventa da morire."

Appallottola il sacchetto dei biscotti tra le mani.
Non so davvero cosa dire e pensare.
Come siamo arrivati a parlare di tutto questo?
Come fa a conoscermi così bene?

"In più ragazzina voglio dimostrarti che so anche avere galanteria e non fare solo il cazzone."

"Non ti sto chiedendo di fare niente Ascanio. E poi tu galante? Sicuro?"

"Potrei anche offendermi per quello che hai appena detto. E lo so che non mi hai chiesto niente ma voglio farlo io. Inoltre sai già benissimo che lo sono."

Si alza per buttare il sacchetto.
Odio ammetterlo a me stessa ma ha ragione.
Basta pensare a quando mi ha abbassato il vestito che mi si era alzato in discoteca, o quando non mi ha lasciato sola nel taxi mentre dormivo. A quando la stessa sera mi ha portato a casa sua già addormentata e non mi ha spogliato, mentre mi ha fatto dormire nel letto e lui nel divano. Infine ieri sera che invece di continuare per la sua strada è tornato indietro e mi ha dato un passaggio lui.

"Hai dei piani questo week end?"

"No perché."

"Guarda nel cellulare che giorno è oggi."

"26 gennaio 2023."

Continuo a non capire davvero.

"Domani non dovrebbe essere il tuo compleanno?"

Lo guardo come se i neuroni avessero connesso ora.

"Come fai a saperlo?"

"Il tuo migliore amico non è molto bravo a stare zitto."

"Penso che lo strozzerò, sa benissimo che non mi va di festeggiare un giorno in cui invecchio ed i miei capelli diventano bianchi."

Lo sento ridere dalla cucina e lo raggiungo.

"Cosa ridi di me è vero."

"Penso che i tuoi capelli prima di diventare bianchi ne avranno di tempo. Voglio passare del tempo con te."

"Come farai con il lavoro?"

"Tranquilla ho già pensato a tutto io. Quindi che vuoi fare Nerea, ti vuoi buttare in questa avventura?"

"Ok."

Non so se sia davvero la scelta giusta. Il suo discorso sulla teoria della farfalla mi ha solo messo ancora più in confusione, ma voglio provare a vivere davvero senza avere paura di buttarmi.