13 Febbraio 2023. New Jork
Nerea
Sblocco il telefono mentre aspetto che il mio cappuccino si freddi un po'.
Sono passati 12 giorni da quella sera a Milano e di Ascanio nessuna traccia. Classico degli uomini, si divertono e poi dopo spariscono.
Mi chiedo cosa mi sia passato per la testa quella sera, mi sono semplice lasciata andare per una volta ed è stato bhe fantastico, ma quel fastidio ancora non è sparito.
Mi pento di quella sera? Assolutamente no.
Lo rifarei? Assolutamente si.
Chissà cosa sta facendo ora quella reliquia da museo.
Una notifica mi riporta alla vita reale."Scusa se te lo dico così, ma non ho avuto il coraggio. Parto oggi per la Norvegia con Louis. Mi sostituirà Nicolai, siamo coetanei tranquilla non è un vecchio all'antica. Non ti abbandono comunque, ci sentiremo presto. La manager fantastica Liz."
Manager fantastica un corno.
Se ne è appena scappata con il compagno in Norvegia senza manco salutare.
So che il nostro rapporto era molto più stretto rispetto al dovuto. Due amiche non solo manager e scrittrice..
Sospiro cercando di immaginarmi che razza di tipo mi aspetti adesso.Bevo con calma il cappuccino. La mia vita è cambiata davvero tanto in questi due anni. Andarmene è stata la scelta giusta, ho realizzato il mio sogno più grande, ho pubblicato ben due libri e sono alla pubblicazione del terzo. Ho degli amici, in Italia una famiglia che mi vuol bene, sono autonoma ed indipendente cosa potrebbe andare storto?
Ma da quando Ascanio è entrato nella mia vita devo ammettere che tutto è molto più imprevedibile, troppo forse, maledetto lui e i suoi sbalzi di umore.Pago il cappuccino ed esco dalla caffetteria. Pochi metri più avanti mi trovo davanti al grattacielo dove fino ad oggi c'era lo studio di Liz, maledetta stronza.
Entro e prendo l'ascensore fino al tredicesimo piano.
Esco di corsa accorgendomi solo adesso di essere in ritardo.
Cazzo.
Corro fino allo studio cercando di schivare al meglio le persone, tra uno "scusate"e l'altro.
Arrivo davanti alla porta che spalnco senza neanche bussare. Seduto dietro alla scrivania trovo, un ragazzo bellissimo che mi sorride. Capelli ricci tipici dei latini, mulatto, occhi chiari. Un contrasto devastante. Resta a gambe incrociate mentre beve il caffè."Liz non mi aveva detto che sei una ritardataria anzi ti aveva stra elogiato."
Continua a sorridere senza un briciolo di cattiveria o ironia nello sguardo, mentre io cerco ancora di riprendere fiato, dopo la breve ma intensa corsa.
"Ecco io...io."
Scoppia a ridere e mi viene incontro.
"Scusa era un pezzo che volevo fare la parte del capo stronzo. Adesso so che non mi si addice proprio.
Piacere Nicolai, avanti siediti abbiamo tante cose di cui parlare."Il suo sorriso bianco è quasi accecante, ma che razza di prodotti usa?
Mi siedo difronte alla scrivania, ancora scossa dal suo cambio di umore, mentre lui continua a sorridere. Spero solo che non gli prenda una paralisi alla mascella.
"Allora? Hai perso la lingua Nerea? Tieni brindiamo."
"Ma sono solo le dieci di mattina."
"Allora parli! Non c'è mai orario per brindare e tutte le occasioni sono buone per farlo."
E mentre lo dice mi versa qualcosa nel bicchiere.
Il telefono squilla...
Ascanio.Non adesso, è già tutto, troppo strana questa mattina, devo rimanere con i neuroni ben saldi e solo sentire la sua voce non mi aiuterebbe.
Ma da quando ha questo effetto su di me?
Una notte di fuoco, non può cambiare le carte in tavola così."Che fai non rispondi?"
"No richiamerò più tardi."
"Allora brindiamo a questa nuova avventura."
Alza il bicchiere in alto e lo seguo con il mio. La sua allegria è così contagiosa che è difficile non farsi trasportare.
Brindo con Nicolai che continua a sorridere.
Scommetto che ci sarà da divertirsi se iniziamo così.
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I don't like you
Roman d'amourLei un'artista con poco più di vent'anni, con la testa tra spalle e nuvole, scrittrice di fiabe e favole per bambini; scappata dall'Italia per realizzare il suo sogno nel New Jersey. Lui un futuro sommelier di trent'anni. Cosa hanno in comune questi...