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Ascanio

Copro il piccolo Steven che si è appena addormentato sul divano, dopo ore estenuanti di iperattività. Certo che i bambini a questa età sono davvero instancabili.
Leonida si porta a tavola due bicchierini da shot e il solito liquore al caffè che ogni anno mamma produce da sola, è il suo pezzo forte.
Raggiungo mio fratello e ci accomodiamo uno di fronte all'altro.

"Allora quali sono i tuoi dubbi?"

Guardo Leonida fissarmi dritto negli occhi.
Abbiamo gli stessi occhi scuri di nostra madre e lo stesso sguardo, potremmo essere la fotocopia uno dell'altro, se non fosse che lui assomiglia molto di più a nostro padre.

"Non ho dubbi. Volevo solo stare un po' con Steven".

"Certo, che tu volessi passare del tempo con tuo nipote non lo metto in dubbio...ma Ascanio non sei il tipo che arriva senza avvisare. Non hai praticamente mangiato e sei stato sempre con il telefono in mano...Tutte cose che non sono da te."

"Ti ripeto che è tutto ok."

Sblocco il telefono e vedo la chiamata persa di Nerea. Avevo messo il silenzioso per dedicarmi a Steven.
Rifletto se è il caso di richiamarla o meno. Poi chiudo lo schermo.

"Cupido chiama?"

"Smettila Leonida".

"Avanti cosa c'è di male nell'ammetere a te stesso che ti piace? E non poco?"

"Cazzate. Tutte cazzate, è solo questione fisica, di carne, sesso. È stata solo una scopata."

Leonida sbatte il bicchierino sul tavolo. Steven si muove sul divano ma non si sveglia per fortuna.

"Tu mi vuoi dire che te la sei portata a letto, e non hai provato niente? Serio? Allora se davvero è così, perché sei stato tutta la sera su quel telefono?"

"Non ho provato niente."

"Bugiardo."

Sbuffo mentre mi porto le mani al viso.
So che non posso mentire a Leonida.
Non ne sono mai stato in grado.
Anche quando ero solo un ragazzino, sapeva beccarmi subito ma era anche l'unico, a consigliarmi in maniera giusta, come uscire dai casini.
Ovvio che ho provato qualcosa.
Ma non so come definirlo, visto che no l'ho mai provato prima.

"Non puoi scappare dai tuoi sentimenti, puoi solo provare a ignorarli fino a quando non esploderai o sarai capace di accoglierli."

"Quindi secondo te provo qualcosa per lei? Dei sentimenti?"

"Certo ma sei solo ancora troppo stupido per ammetterlo. È una ragazza bellissima, sportiva, matura, acculturata, brava con i bambini. Si vede che ha la testa sulle spalle, che è di cuore. Pensi davvero che un uomo con il cervello se la faccia scappare? Eppure tu sei tanto stupido da lasciarla agli altri".

Mio fratello prende in braccio Steven, per portarlo a letto. Non posso dire una parola per non svegliare il bambino e il bastardo, lo ha fatto perché non potessi replicare.
Ma forse non c'è niente davvero da dire.

Il telefono squilla di nuovo.
Lo sblocco e guardo serio il messaggio.
È solo Damiano.

"Tra due giorni riaprirà il ristorante. Faremo una cena di inaugurazione, quindi futuro Maître è pregato di portare il suo culo alla base, visto che non si è più fatto vedere."

Il messaggio è molto chiaro.
Mi stavo dimenticando, dell' ultimo esame, ormai vicino.
Si tratta solo di pochissimi mesi.
Sto per diventare Maître e non posso farmi distrarre da una massa di capelli castani e un profumo alle rose e cioccolato.

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