15

3 0 0
                                    

Nerea

Mi sveglio di soprassalto. Vaffunculo era solo un'incubo. Mi guardo intorno ed inizio a mandarmi gli accidenti. Devo smettere di svegliarmi in camera sua.
Esco dalla camera e lo trovo a petto nudo in cucina a prendersi un caffè.
Beh è più bello di come lo immaginavo.

"Ammettilo che vedermi senza maglia è un bel risveglio."

Credo di arrossire, ma cerco di ricompormi subito.
Non posso assorrissire, non con lui.

"Se lo dici te".

Mi passa una tazza di caffè.
Quando la smetterà di fissarmi come se mi volesse mangiare?

"Allora ragazzina qual'è questa follia in cui ti dovrei accompagnare?"

Cerco di capire dove vuole andare a parare e quando prende dal tavolino il biglietto di Natale mi illumino.

"Vedrai. Hai da fare oggi?"

"Sei frettolosa non credi?"

Mi sorride e mi fa l'occhiolino. Cretino. È possibile che il suo cervello sia sempre in modalità cane in calore?

"Le follie vanno fatte al volo, sul momento, ma se non vuoi vado da sola."

"Mi faccio una doccia e sono pronto. Vuoi unirti a me?"

"Se il tuo cervello non fosse sopra al cazzo potrei anche pensarci."

Mi scompiglia i capelli e se ne va in camera. Ne esce con due cambi.

"Sicuramente la felpa ti starà grande come l'ultima volta ma meglio di niente. Hai le mutande stavolta?"

"Secondo te credevo di svegliarmi qui?"

"Beh allora trova il modo di farti star addosso le mie."

"Potrei uscire senza."

"Non con me ragazzina. "

"Ti da fastidio la cosa?"

Si avvicina a me e mi prende per i fianchi.
Appoggia la sua fronte sulla mia.

"Quante volte ti devo dire che gli uomini fanno schifo? Non ti devi fidare."

"Neanche ti te?"

Il suo respiro e il suo profumo sono un mix letale.
Qualcuno lo sposti da qui per favore.

"Sarebbe meglio di no ragazzina."

Mi lascia i fianchi e lentamente si stacca da me, per poi chiudersi in bagno.
Il cuore ha uno strano sfarfallio.
Che cosa mi sta succedendo?

Ci prepariamo entrambi.
Mi metto la sua felpa rossa, mi arriva alle ginocchia come l'ultima volta, lego nuovamente i suoi boxer con un elastico.
È alquanto imbarazzante.
Metto gli anfibi ed esco. Ascanio mi aspetta sulla porta. Ha una tuta bianca, coma fa ad essere così sexy con una tuta?
Non riesco a capire perché mi stia continuando a fissarmi.

"Mummia andiamo?"

"Si bambolina."

Prendiamo un taxi che ci ferma davanti al negozio scelto.
Mi guarda sconvolto. Neanche lo avessi portato a comprare della lingerie.

"Un negozio di tatuaggi ragazzina? Non ti facevo il tipo"

"In realtà pensavo di farmi i piercing al seno. In entrambi i capezzoli."

Il suo sguardo non lascia trasparire niente.

"Se devo rimanere a guardare, lo faccio senza problemi."

Lo spintono ridendo. È proprio idiota.

"Stupido mi devo fare un tatuaggio."

"Peccato."

Entro nel negozio e Carl mi viene incontro abbracciandomi. La maglietta stretta sembra implodere sotto i suoi pettorali. Le braccia sono piene di tatuaggi nuovi.

"Nerea tesoro mio quanto tempo."

Ascanio si schiarisce la voce e Carl rimane folgorato. Come non capirlo.

"Tesoro dove hai trovato questo bel manzo?"

"È un amico di Damiano."

"Ottima scelta piccola."

"Non stiamo insieme, siamo amici. "

"Allora posso provarci io."

"Ei voi due guardate che sono qui."

Ridiamo sia io che Carl mentre Ascanio guarda una vetrina dei piercing.

"Allora bellezze da chi devo iniziare?"

Carl mi fa l'occhiolino e ammicca verso Ascanio che non lo sta minimamente considerando.

"Da me."

Lo guardo confusa. Ma che diavolo?

"Sicuro reliquia?"

"Ragazzina lo hai detto tu stamani che le follie vanno prese al volo, sul momento. Voglio farmi il piercing sul ciglio destro."

Carl lo fa accomodare ed a tempo record Ascanio ha il suo percing.
Lo vediamo specchiarsi poco convinto, ma ormai è andata.

"Allora ragazzina che ne pensi?"

"Ti rende sexy."

Non mi risponde, troppo impegnato a specchiarsi ma ho visto che ha sorriso.

"Nerea sei pronta?"

"Si"

"Cosa hai scelto stavolta?"

Gli faccio vedere il disegno.

"Sicura Nerea?"

Con la coda dell'occhio vedo Ascanio venire verso di noi.
Annuisco e Carl ci accompagna nella sala per tatuare.

"Dove lo vuoi?"

"Dietro al collo."

"Ragazzina vuoi soffrire."

"Non soffrirò mai quanto come ho sofferto a fare il primo. Ti puoi girare?"

Lo vedo girarsi e mi tolgo la sua felpa, rimanendo completamente con la pelle scoperta. L'aria fredda mi fa venire i brividi. Mi stendo sopra al lettino a pancia in giù assicurandomi che la sua felpa copra il più possibile la parte nuda del corpo.

"Posso voltarmi ragazzina?"

"Certo."

Si avvicina e per un momento mi è sembrato che trattenesse il respiro.
Carl si posiziona e dopo aver fatto lo stencil inizia a lavorare con la macchinetta.

"Se senti male stringi la mano al tuo amico."

Annuisco e quando il dolore si fa più inteso stringo la mano di Ascanio. Perché mi da questo senso di sicurezza?

"È un bel tatuaggio ragazzina."

"È un'altra delle mie fissazioni. Mitologia greca, puoi aggiungerla alla lista se vuoi."

Ride e stringo di più la sua mano.

"Chi rappresenta?"

"Atena"

"Ed ha anche un significato?".

"Questo lo dovrai cercare da te."

"Perché ha il volto diviso in due."

"Lo fatto modificare a Carl, una parte sono io e quella con l'elmo è lei."

"Ti sta benissimo."

Il suo telefono squilla ed esce dalla stanza. Terminato il tatuaggio esco anch'io.

"Finito ragazzina?"

"Si andiamo."

"Devo pagare il piercing."

"Già fatto vecchietto."

"Che cosa?"

Alzo le spalle e mi metto il giacchetto.

"Regalo di Natale in ritardo."

Fermo un taxi e salgo.

"Che fai vecchietto sali?"

"Ho delle commissioni da fare. A presto ragazzina."

Lo seguo con lo sguardo fino a quando sono troppo lontana per vederlo.

I don't like you Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora