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01.02.2023

Ascanio

"Ragazzina basta camminare!"

"Avanti su, per due metri come sei noioso".

Continua a camminare spedita mentre cerca quel maledetto mini museo all'aperto.
Ci siamo alzati all'alba, perché voleva vedere sorgere il sole sopra al Duomo e per quanto fossi stanco, devo dire che è stato uno spettacolo bellissimo, ma non glielo dirò mai.
Siamo riusciti a vedere anche la statua della libertà, situata sul Duomo dopo mille giri fatti a vuoto, intorno alla chiesa più grande d'Italia.
Mi ha trascinato fino a Villa Invernizzi per vedere i Fenicotteri Rosa ed una volta soddisfatta mi ha trascinato di nuovo fino al Duomo alla ricerca del "Walk of Fame". Secondo me non esiste. Abbiamo già fermato almeno una decina di cittadini milanesi che non sono riusciti a darci informazioni.

"Trovato!"

La guardo saltare su se stessa come una bambina mentre batte le mani e mi guarda con il sorriso di chi sa, di aver ragione anche stavolta.
Mi avvicino curioso e mi trovo davanti ad una lastra abbastanza lunga di cemento dove persone come Sylvester Stallone, Arnold Schwarzenegger e perfino i Pooh hanno lasciato le loro impronte delle mani.
Ora sono curioso.
Metto le mani all'interno delle impronte di Sylvester ed Arnold per vedere che combaciano perfettamente.
Allora le mie mani sono nella media pensavo che fossero troppo grosse.

"Allora ripartiamo!"

"Ancora? Nerea è da stamani che camminiamo ho fame!"

"Abbiamo fatto colazione da Massari."

Diavolo me ne ero scordato.

"Si ore fa...sono chilometri che camminiamo. Io non mi muovo."

Sembro un bambino ma ho le gambe distrutte.
Sospira e guarda il telefono.

"Vorrei andare alla Beutiful Gallary ma non riusciamo con i tempi."

Continua a guardare imbronciata il telefono fino a quando il rumore del suo stomaco accenna alla sua fame.
Un passante con il monopattino elettrico ci passa accanto. Bingo!

"Andiamo ho un'idea."

Mi segue e passiamo il Duomo e il centro. Prendo un monopattino sotto il suo sguardo poco convinto.

"Sali"

"Ma è per una persona sola"

"Dai su fifona. Sali."

Sale poco convinta.
Spero che regga questo aggeggio.
Lo accendo e parto. Devo dire che pensavo fosse più facile da guidare ma non mi lamento, non posso dire lo stesso di Nerea che tra un urlo di terrore e una risata se ne sta dietro di me, ben stretta alla mio corpo per non cadere, stritolandomi.
Alla fine arriviamo davanti ad una Bakery e guarda la vetrina, mentre parcheggio il monopattino malefico.

"Ma io non sono celiaca."

Guardo la vetrina dove è scritto glutenfree.

"Neanche io ma ho fame e mangerei anche pietre."

Entriamo e tempo dieci minuti la ragazzina è già sparita. Svolto l'angolo e noto che ha preso posto nell'unica altalena presente nella Bakery.
Devo dire idea carina.

Passiamo il resto della giornata a giro, per poi alla fine, a causa dell'esaurimento creato dalla ragazzina, saliamo anche sul Duomo, senza ovviamente mancare l'intero della chiesa.

La vista da quell'altezza è qualcosa di magnifico, senza parole.

Appena rimessi i piedi sul suolo la vedo già presa a guardarsi intorno.
So già che sta cercando qualcosa da vedere.
Non lo mai vista così iperattiva e la cosa mi spaventa un po'.

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