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16.02.23

Nerea

Merda, merda, merda!
Sto odiando anche la leg press in questo momento.

"Forza Nerea ci sei quasi!"

Tayson continua a incitarmi mentre cerco di spingere per l'ultima volta, questa macchina infernale con le gambe, lontana da me.
Preferirei farmi sciaccare da questa scatola malefica o dal lavoro, che da tutto quello che sto provando dentro.
Maledetto bastardo.
Non posso finirci tutte le volte a letto e stare come una stupida dopo.
Non potrei fregarmene e basta? Dire che mi sono divertita una notte e fine?

"Nerea attenta".

Le gambe cedono e Tayson blocca in tempo la pressa prima che schiacci come un toast.

"Piccolo gnomo, ma a cosa stavi pensando? Non si tira su i pesi da stremata così, ci resti sotto cazzo!"

Guardo distrutta il ragazzone ipermuscoloso che mi sovrasta.
Mi allunga una mano e grazie alla sua forza riesco ad alzarmi. Sono davvero stremata, mi tremano le gambe.

"Sei silenziosa oggi. Sicura che sia tutto ok?"

"Si"

"Finalmente hai parlato! Ti aspetto all'uscita, muoviti!"

Lo guardo salire verso gli spogliatoi maschili, per sbuffare. In questo momento starei volentieri su una collina da sola a meditare come un'eremita.

Scorro i numeri in rubrica e mi fermo su quello di mia nonna.

Forse è l'unica donna capace di sopportare i miei giorni no, senza farne un dramma di stato. La chiamerò dopo quando sarò chiusa nel mio studio, nella mia amata casina.

Salgo negli spogliatoi femminili e cerco di ralassarmi sotto l'acqua fresca.

I suoi baci sul collo...

Stop Nerea! STOP CAZZO!

Esco dalla doccia e mi vesto velocemente per raggiungere Tayson alla porta.

"Pronta! Andiamo sono super affamata!"

Non è vero ma tutto va bene per non pensare.

"Bhe allora let's go!"

Saliamo sulla moto, mi stringo a lui modalità koala come sempre e partiamo.

Chiudo la porta di casa esausta. Adoro. Taylor e Alfred ma insieme sono due pettegole, con un nastro registratore senza fine. Sarebbero capace di parlare per ore infinite.
Mi lancio sul letto e finalmente riesco a comporre il numero della mia donna preferita.

"Nerea piccina che succede?"

"Ma ciao nonna, si sto bene anche io, grazie per avermelo chiesto.."

"Simpatica piccola, mi fa strano che mi hai chiamato a quest'ora."

Guardo il telefono. Sono le tre.di pomeriggio non mi pare tardi.

"Nerea in Italia siamo avanti con l'orario, mi stavo preoccupando tesoro."

Cazzo ha ragione!

"Scusa me ne sono scordata. È troppo tardi per una telefonata?"

"Ma no dai stavo ciao Darwin, aspetta che metto il muto a Bonolis".

Sorrido immaginandola con il telecomando della TV in mano, intenta a cercare il muto. Anche se devo dire che l'ultima volta, che sono stata in Italia era migliorata parecchio ad utizzare quel "aggeggio del futuro" come lo chiama lei.

"Ci sono piccola dimmi tutto."

"Non so da dove partite nonna.."

"Ho tutto il tempo."


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