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27.03.23

Nerea

"Ehi fiorellino, sono un po' di giorni che ti vedo strana...tutto ok?"

"Per Aspera ad Astra..."

"Conosco bene il latino fiorellino, ma non so dove vuoi arrivare."

"I latini erano convinti che solo tramite le difficoltà, si poteva arrivare alle stelle. Infatti la traduzione è: Attraverso le difficoltà, le stelle.
E non c'è frase più vera. Solo che questa volta ho un  gran casino in testa Nicolai ed io sono abituata ad avere tutto sotto controllo, nella mia vita."

"E in questo momento cosa ti sta sfuggendo di mano?"

"La testa e il cuore credo..."

"Lo sai che per qualsiasi cosa io ci sarò.
Ma ne hai già parlato con qualcuno di questo?"

"Mia nonna e tu adesso."

"Non ne hai ancora parlato con Damiano?"

Guardo Nicolai appoggiato con la spalla allo stipite della porta, mentre con le dita gioca con i riccioli biondi.

"No non ancora."

"Perché? Non è il tuo migliore amico?"

"Si certo che lo è, solo che è sempre impegnato al ristorante, o con Josh e non sono ancora riuscita a trovare il giorno in cui è libero."

"Da quando tu aspetti che gli altri si liberino? Dai ci conosciamo da pochissimo eppure osservo molto e so che la tua pazienza è limitata Nerea. Scrivigli oppure  ancora meglio chiamalo.
Vedrai che non saprà dire di no."

"Mmm ok."

"Ah e prenditi un paio di settimane di stacco."

"E gli incontri con i bambini? Devo anche andare avanti con il terzo libro!"

"È questo il problema. Il tuo cervello sta frullando troppo in questo momento. Rischi solo di scrivere fiabe e favole, poco originali, tutte uguali senza quel pizzico di Nerea.
Gli incontri con i bambini sono impegnativi, fiorellino e se non hai la testa che gira nel verso giusto, non saprai essere abbastanza presente.
Ed i bambini se ne accorgeranno. Lo sai maglio di me quanto siano puri di animo."

"Ok. Ma non sono convinta che sia la scelta giusta."

"Fidati di me, anzi alza quel bel culo che ti ritrovi e torna a casa ora. Ti organizzo io il viaggio. Fidati che non starai mai ferma."

"Assolutamente no tu mi manderai in ogni fottuto stripclub di questo pianeta! So quali sono le tue tipologie di viaggi."

"No stavolta no. So che non ti divertiresti mai come me."

Sbuffo per passarmi più volte le mani nel viso.
Raccolgo le mie cose e lo abbraccio.

"Wow fiorellino sai essere anche affettuosa a quanto pare."

"Grazie stupido."

"Mi scusi ma le ricordo che oltre ad essere un ottimo amico, sono sempre il suo manager."

"Si signor capitano."

Mi stacco dalle sue braccia. E vado spedita verso l'ascensore.
Eppure perché tutto questo mi da la sensazione che sto solo scappando?

Arrivo sulla strada e fermo un taxi.
Gli lascio l'indirizzo della stazione dei treni più vicina e digito troppo velocemente il numero di Damiano.

"Ehi Nerea tutto ok?"

"Ehm si saresti libero ora?"

"In realtà dovrei rifare la carta dei vini del ristorante."

"Capisco. Allora niente."

Silenzio. Dall'altra parte del telefono solo silenzio. So che sta aspettando che dica qualcosa, ma l'unico suono che esce dalla mia bocca, con poca eleganza è uno sbuffo.

"Nerea non sei la tipa che fa telefonate o che sbuffa così sonoramente. Cos'è successo?"

"Io...io non lo so cazzo. Damiano non ci sto capendo più niente. Sto perdendo il controllo di tutto, di tutto maledizione. Avrei solo bisogno di te, ora."

"Arrivo subito dove ci troviamo?"

"E la carta dei vini?"

"Fanculo posso farla anche dopo quella."

Sorrido e finalmente il cuore trova un po' di pace.

"Da Alfred."

"Dammi dieci minuti e soni lì."

"Tranquillo Schumacher sono dentro un taxi ed ho due prima di arrivare da Alfred."

"Due ore in taxi? Pazza?!"

"Ma no mi sta portando alla stazione, stupido."

Dopo le mille raccomandazioni di Damiano di avvisarlo appena sarò arrivata con il treno e di stare attenta ai brutti ceffi. Decido di mettermi le cuffie ed ascoltare un po' di musica. Forse questo basterà per un po' a bloccare il flusso dei miei pensieri...forse.

I don't like you Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora