13 anni dopo...

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Mi sveglio sentendo qualcuno muoversi al mio fianco.
Io《 Alex sta fermo... Nicholas sta ancora dormendo... 》
A《 Prima o poi dovrà svegliarsi no? 》
Io《 Oggi non ha scuola, lascialo in pace 》
Sento Alex sbuffare rumorosamente alla mia sinistra, poi due braccia si stringono intorno alla mia vita e un fiato caldo mi fa venire i brividi dietro la schiena.
Io《 Tu piuttosto lunedì hai il primo giorno di università dovresti controllare che non ti manchi nulla invece di star qui a dormire 》
A《 Non vale. Nicholas il finesettimana dorme o gioca con te. Invece io sono costretto a studiare e non mi dai neanche un po di attenzioni 》
Io《 Ma Nicholas ha 13 anni, va alle medie ed è ancora un cucciolo. Tu hai 18 anni, devi studiare a hai un branco da manda av- 》
A《 Contando me siamo in quattro. Non è un vero branco 》
Mi giro verso di Alex che mi guarda ad occhi socchiusi.
Gli sono cresciuti i capelli abbastanza da fargli cadere numerose ciocche disordinate davanti al volto.
Io《 È il tuo branco. E comunque dovresti tagliarti i capelli 》
Ridacchia.
Mi stringe ancora di più a lui fino a far sfiorare i nostri nasi.
I suoi occhi bianchi ancora assonnati sono puntati nei miei e sembrano in cerca di qualcosa.
Solo quando sento le sue labbra sfiorare le mie capisco cosa sta facendo.
Con uno scatto gli do le spalle e mi alzo aiutandomi con un braccio.
Io《 Va a darti una lavata 》
Il materasso si muove un po sento i suoi passi pesanti avviarsi verso la porta.
Poi il familiare scricchiolio del legno ed infine il botto.
Nel letto singolo accanto al nostro una piccola figura dai capelli biondi si gira nel letto.
Doveva propio sbatterla la porta eh?
Mi alzo dal letto matrimoniale e mi avvicino cauta al bambino che si dimena sotto il lenzuolo.
Io《 Nicholas tesoro ti sei spaventato? 》
Due piccoli occhi si aprono e i pozzi blu che nascondono mi guardano annebbiati.
N《 Mamma... è colpa di Alex. Ha sbattuto lui la porta... 》
Io《 Sì, tesoro, lo so 》
N《 Mi odia. Eppure io non gli ho fatto nulla lo giuro. Non gli ho fatto un dispetto al fratellone io... 》
Io《 Lo so tesoro, lo so. Adesso sta passando un periodo difficile, gli studi, gli amici e il branco... devi solo dargli tempo 》
N《 È da quando che sono nato che lo dici 》
Purtroppo è vero.
Ma dirti che Alex ti odia non ti sarebbe di aiuto.
Nicholas si alza dal letto e si infila una canottiera nera con dei pantaloncini delle stesso colore e mi segue in cucina.
Li Alex ancora non c'è probabilmente è ancora sotto la doccia.
N《 Mamma ci sono i cereali? 》
Io《 Certo 》
Gli sorrido dolcemente e lui ricambia arrossendo un po.
N《 Mamma lo sai che lunedì la professoressa di scienze ci farà studiare le stelle? 》
Metto sul tavolo di fronte a lui la scodella con dentro i cereali e il latte.
Io《 E a te piacciono le stelle? 》
N《 Certo! 》
Riempie il cucchiaio di cereali mettendosi tutti in bocca.
Gli esce un po di latte da un lato e ha le guancie piene... sembra uno scogliattolo.
Io《 Eri più pulito da bambino. Ma si possono mangiare così i cereali? 》
N《 Scusa mamma, ma sono troppo buoni! 》
Prima che possa dirgli di pulirsi dal corridoio spunta Alex con solo un asciugamano bianco a coprirgli le parti basse.
Ha i capelli ancora un po bagnati e un occhio leggermente rosso.
Io《 Ti è finito il sapone nell'occhio? 》
Mi guarda con uno sguardo sensuale.
A《 Siiii 》
Viene da me e prima che possa abbracciarmi noto che è scalzo.
Io《 Sai che non si camm-》
A《 Shhhh 》
Nasconde il viso nel mio collo e me lo bacia.
Nicholas lo guarda in cagnesco.
Fa volontariamente cadere la tazza quasi vuota sul pavimento e questa si rompe in tanti cocci.
Normalmente lo sgriderei, ma se accetto i capricci di Alex devo accettare anche i suoi.
Mi libero dall'abbraccio e vado da Nicholas che intanto si è tagliato un dito cercando di raccogliere i pezzi.
Io《 Fermo tesoro ci penso io 》
Lui mi guarda triste mostrandomi il dito ferito.
Chiudo la sua mano tra le mie e ne bacio il dorso.
Io《 Ora mettiamo un cerotto ok? 》
Fa un sorriso smagliante che ricambio.
Intanto Alex si è seduto dall'altra parte del tavolo e mi guarda cupo.
Io《 Non toccare i cocci ok? Ti porto anche un cerotto 》
Salgo al secondo piano per prendere la cassetta del pronto soccorso e mi metto un cerotto in tasca.
Poi prendo la scopa, un sacchetto di plastica e riscendo.
In cucina... quello che vedo non mi sorprende.
Alex e Nicholas si sono trasformati e si stanno ringhiando a vicenda.
Io《 SMETTETELA SUBITO 》
Nicholas fa come ho detto e cercando di non toccare i cocci con i piedi nudi e si risiede al suo posto.
Anche Alex si ritrasforma e mi guarda arrabbiato.
Io《 Smettila di prendertela sempre con lui. Smettila mi hai capito? 》
A《 No. Da quando c'è lui mi ignori. Non mi vuoi più bene! 》
Io《 Come non potrei volerti bene? Sei mio figlio! Ma non puoi prendertela ingiustamente con tuo fratello più piccolo! 》
A《 Quello non è mio fratello! Io sono figlio di un mostro e lui è figlio dell'oca bianca! Lo so che la pensi così! 》
Lo guardo ad occhi spalancati.
Non può pensarlo davvero.
Nonstante non è la prima volta che litighiamo mi ferisce comunque.
Io《 Non potrei mai pensarlo... 》
Senza risponde si trasforma ed esce di casa passando dalla porta secondaria che da direttamente sul bosco.
Trattengo le lacrime e comincio a raccogliere i pezzi della tazza.
Nicholas si inginocchia accanto a me e mi aiuta in silenzio.
N《 Se ci fosse papà... 》
Lo so tesoro. Lo so.
Ma è difficile... e io non so più neanche se mi ama...

Ombre del passatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora