Il ballo

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Qualche settimana dopo il mio primo giorno in questa villa ho scoperto una cosa.
Ovvero che i genitori di John e Max amano le feste.
Ad esempio stasera ce ne sarà una.
La mamma dei miei fratelloni mi ha comprato un vestito bianco bellissimo.
È una donna davvero gentile.
Invece il suo compagno è davvero severo, ma io faccio sempre la brava e non mi ha mai sgridato.
Alza la voce solo con John.
Anche Max se fa qualcosa non viene sgridato.
E non so il perché.
Mi dispiace tanto per John, ma lui non sembra essere irritato per il comportamento del padre.
Ho come la senzazione di non sapere qualcosa di importante.
Mi alzo dal letto e scendo al primo piano dove la mamma dei fratelloni sta preparando la colazione.
La signora ha i capelli lunghi fino al sedere, lisci tutti neri e gli occhi verde brillanti.
Ha sempre un sorriso gentile sulle labbra e mi tratta come se fossi sua figlia.
Si chiama Grace.
G《 Eih buongiorno piccola. Sei una tipa mattiniera eh? 》
Le sorrido timidamente.
A casa mia ero abituata ad alzarmi presto per prepare la colazione per mia madre anche se lei non la mangiava mai.
Ormai è normale per me alzarmi presto.
G《 Forza siediti. Quei pigroni dei tuo fratelli si sveglieranno a forza di mazzate se non scendono subito 》
Rido allegra immaginandomi la scena.
Mi siedo a tavola e comincio a mangiare la mia colazione.
Poco dopo dalla porta spunta il compagno di Grace.
È un ragazzo alto e muscoloso, lo sguardo sempre serio... gli occhi li ha bianchi. mi fanno paura.
E i capelli sono castani chiaro.
Da un bacio veloce sulla guancia di lei e si siede a tavola accanto a me.
Lui si chiama Victor.
V《 Buongiorno signorina 》
"Signorina" è il mio soprannome.
Odio quando me lo dice e lui lo sa, ma Grace mi ha detto che in realtà ha sempre desiderato avere una figlia femmina come me.
Io《 Buongiorno 》
Qualche minuto dopo John e Max sono a tavola.
G《 Possibile che dovete sempre metterci così tanto per svegliarvi? Vostra sorella si è svegliata tempo fa 》
Io abbasso lo sguardo imbarazzata, ma un calcio sotto al tavolo mi fa rialzare la testa.
Quando incrocio gli occhi di Max lui mi fa l'occhiolino e io mi sento esplodere.
John guarda male il fratello, ma alla fine facciamo colazione in pace.
Scendiamo da tavola e saliamo al terzo piano per giocare.
Andiamo in camera di Max.
Qui è tutto sempre ordinato.
E il letto del fratellone è morbidissimo, adoro saltarci dopra.
Io《 Max... ma come ci si comporta alle feste? 》
Lui mi guarda pensieroso.
J《 Beh conoscendo i miei genitori di sicuro ci sarà un ballo. Quindi dovrai imparare a ballare 》
M《 Vero. Per il comportamento... sii te stessa. Sei una brava ragazza 》
Loro mi sorridono dolcemente.
Ci sediamo a terra in cerchio e io prendo le mani dei miei fratelloni.
Io《 Mi insegnate a ballare?? 》
Gli occhi di John si dilatano sorpresi mentre Max mi guarda divertito.
M《 In realtà noi non sappiamo ballare 》
Li guardo confusa.
Io《 Cosa? 》
J《 A questi balli ci inventiamo sempre i passi come più ci piace. E ora che siamo in tre sarà ancora meno noioso 》
Li guardo titubante, ma alla fine gli sorrido.
In fondo loro sanno più di me in queste cose.

Qualche ora dopo Grace ed io siamo nella mia camera per prepararmi.
Mi ha sistemato meglio i ricci con uno strano oggetto metallico e mi ha aiutato ad indossare il vestito bianco.
I sandali non mi piacciono molto perché sono abituata ad indossare scarpe da ginnastica, ma il vestito è così lungo che mi copre anche i piedi.
Scendiamo al secondo piano dove gli altri ci aspettano, sono vestiti tutti nella stessa maniera, bianchi e neri.
Max e John mi guardano con occhi scintillanti.
Vado da loro che mi abbracciano.
M《 Sei bellissima lo sai vero? 》
Arrossisco violentemente.
J《 Lei è sempre bellissima Max 》
M《 Ma i complimenti fanno sempre piacere non credi? 》

La sala è al secondo piano.
Ormai è piena di invitati, licantropi e umani vestiti colorati che ballano per l'enorme sala.
Grace e Victor sono spariti tra la folla e non trovo i fratelloni da nessuna parte.
Ho paura.
Mi sento sola.
Giro nella sala finché non riconosco il viso di Max.
Provo a seguirlo, ma lui si allontana da me scomparendo tra la folla.
Non lo trovo più, ma credo sia uscito dalla sala così provo ad andare nel corridoio.
Le luci sono tutte spente e le uniche voci che sento sono quelle degli invitati dentro la sala.
Ho ancora paura del buio, ma voglio trovare il fratellone.
Concentro i miei sensi e percepisco il rumore di un respiro pesante al piano di sopra.
Salgo e seguo il suono fino alla camera di Max.
Busso una volta, ma non risponde nessuno.
Busso due volte, ma ancora nessuna risposta.
Mi faccio coraggio ed apro la porta.
Max è inginocchiato a terra con le mani davanti alla bocca.
Alza lo sguardo su di me, ma prima che possa dire qualcosa ha un attacco di tosse che gli fa sputare sangue sulla mano già sporca.
Corro da lui e lo abbraccio non sapendo cosa fare.
M《 Tranquilla piccola sto bene. È solo un po di tosse 》
Io《 N-non è vero. Hai sputato sangue... hai bisogno di qualcosa?! Chiamo John! 》
M《 John arriva tra poco. L'ho già chiamato, tu invece rimani qui con me... non mi lasciare solo 》
Mi siedo a terra e lui appoggia la testa sulle mie gambe respirando profondamente.
Gli accarezzo la fronte sudata e provo a dirgli qualcosa di rassicurante, ma non mi viene in mente niente.
Mi sto sentendo malissimo.
La porta si apre all'improvviso e John compare con una siringa in mano.
Ha il fiatone per la corsa.
J《 Sabr- Max prendi questo 》
John si inchina accanto al fratellone e gli strappa la manica del vestito scoprendogli il braccio.
Gli ignetta qualcosa con la siringa e Max mi guarda un'ultima volta prima di addommentarsi tra le mie braccia.
M《 Non te ne andare Sabrina... 》

Ombre del passatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora