Ricominciamo da capo

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POV. Alex

Perché non ha funzionato?
Sono stato il più gentile, delicato e amorevole possibile, ma non è cambiato nulla!
Anzi ora mi odia.
Eppure non capisco, non capisco!
Con Drake era così!
Me lo ricordo bene.
Era solamente dolce e... comprensivo e... gli bastava un sorriso per renderla felice.
Invece io... più mi impegno più rovino tutto.
Come ho potuto dirgli quelle cose?
È solo che...
Da quando ce ne siamo andati dell'Alaska è sempre sembrata così sola e... io volevo solo renderla felice.
Invece sono impazzito!
Solo ora mi rendo conto di tutto quello che ho fatto fino ad adesso.
Non volevo lasciarla sola e invece ho rovinato tutto.
Ho frainteso tutto, tutto, tutto.
La sera quando Nicholas va a dormire io mi preparo mentalmente.
Rimango qualche minuto in cucina ad aspettare che mio fratello si addormenta e poi salgo.
Busso piano alla porta della nostra camera e aspetto una risposta.
Busso una seconda volta, una terza e alla fine entro.
La mia mamma, la mia bellissima mamma è sdraiata sul letto... dove l'ho stuprata.
《 Mamma per favore non mi odiare 》
Rimango fuori dalla camera guardando il pavimento.
《 Io non potrei mai odiarti. Sei mio figlio 》
Faccio un passo dentro la stanza.
Perché solo adesso mi accorgo del dolore nella sua voce?
Non è la prima volta che la sento eppure solo ora capisco cosa prova per me.
Ha paura.
Lo so, è così.
《 Sono un mostro. Sto diventando come mio padre. Sapevo che prima o poi sarei diventato come lui e anche tu lo hai sempre saputo, ma non hai detto nulla perché sono tuo figlio 》
Lei si siede all'improvviso sul materasso e mi guarda ad occhi spalancati.
《 Ti odierei più per queste parole che per quello che hai fatto. Un licantropo non può decidere la tua vita o il tuo carattere 》
Chiudo la porta e mi avvicino lentamente a lei.
《 Mamma per favore perdonami... 》
《 Hai capito che ti sbagliavi. Per me va bene. Basta che non farai questo errore in futuro 》
Sento le lacrime cadermi dalle guance e il mio petto è scosso da un singhiozzo.
《 Alex non piangere. Non hai mai pianto da quando sei qui e ora lo fai per colpa mia? 》
Ho il fiato corto, ma riesco comunque a parlare.
《 Ti prendi sempre le colpe degli altri. Non vale, non puoi essere così buona con uno schifo come me, perché non ti arrabbi mai? E anche se lo fai perché ce lo tieni nascosto? Sono stato uno stronzo e ne ho approfittato 》
Lei apre le braccia verso di me e mi sorride dolcemente.
《 Perché so che non lo hai mai fatto di proposito. Hai sempre creduto di non dovermi lasciare sola perché ti sentivi in colpa di avermi separato da Drake. Ma devi capire che per te e Nicholas farei di tutto. Come devo farti capire che sei mio figlio? 》
Mi butto tra le sue braccia e mi lascio cullare dalle sue dolci carezze.
Continuo a piangere fino a quando gli occhi non mi bruciano.
Non volevo tutto questo.
Dopo un po mi tira leggermente i capelli e io alzo lo sguardo per incrociare i nostri occhi.
《 Prima o poi troverai la tua compagna. E devi capire che non puoi intrappolarla o costringerla... 》
《 Io l'ho già trovata 》
Lei mi guarda sorpresa.
《 Quando... 》
《 La conosco più o meno dall'inizio della scuola. Non avevo capito che tipo di legame avevamo fino alla sera della festa. Ci siamo baciati e il mio lupo mi ha detto chi era veramente lei per me e io... non volevo crederci. Per questo quando sono venuto a casa ho voluto sbrigarmi così tanto, avevo... volevo solo che il nostro gesto mi avrebbe confermato che io non sono il compagno di Beatrice, ma a quanto pare mi sbagliavo 》
Lei mi prende il viso tra le mani e mi guarda dolcemente.
《 Lei cosa ti ha detto? 》
《 Non lo so. Dopo che ci siamo baciati sono scappato dalla casa e ho girato tutta la notte 》
《 Che ci fai ancora qui? 》
Cosa...?
《 Va da Beatrice. Digli cosa provi. Ci sarà rimasta male non credi? 》
《 Ma non so neanche dove... 》
《 Se è veramente la tua compagnia riuscirai a trovarla 》
Mi mordo forte un labbro e faccio un sorriso.
Do un bacio veloce sulla fronte di mia madre ed in un attimo sono fuori dalla finestra.
Sento il cuore battere a mille e ad un certo punto riconosco il suo odore... non è molto lontana.
Corro verso quella direzione fino ad una piccola casa a due piani.
Deve essere qui, lo sento.
Faccio il giro della casa e annuso meglio l'aria.
Deve essere al secondo piano.
Salgo con agilità grazie alle fessure tra i mattoni e noto che la finestra non ha tende e mi permette di guardare dentro.
A destra noto subito il letto e una figura esile sdraiata sopra di questo.
La riconosco subito, è Beatrice.
Busso al vetro 2, 3, 4 volte prima che dia qualche cenno di vita.
Si gira nel letto e vedendomi gli prende un colpo.
Trattengo a stento una risata.
Si alza per venire ad aprire la finestra.
《 Alex cosa ci fai qui? 》
《 Dobbiamo parlare, devo... dirti un sacco di cose. Se magari... esci. Non è che sono molto comodo qui 》
Lei mi fa un sorriso e si sposta di lato.
《 Dai entra, intanto i miei non ci sono e non ho fratelli e sorelle 》
Entro nella sua camera e prendo un profondo respiro.
《 Sono qui... prima di tutto per farti delle scuse. Ti ho abbandonato come uno stronzo dopo tutto quello che ti era successo quindi scusa. Scusa, scusa, scusa... 》
Mi mette una mano sulla spalla e mi guarda dolcemente.
《 Non fa niente. Ho sbagliato io. Non avrei dovuto... 》
Arrosisce vistosamente nonostante il buio della notte.
《 È stata colpa mia. Non... non volevo ammettere a me stesso di essermi innamorato di te 》
I suoi occhi si spalancano e si siede sul letto.
《 Non voglio che tu... stia con me. Sono uno stupido pazzo e tu ti meriti di meglio, ero solo qui per chiederti scusa e sperare nella nostra... amicizia? 》
《 Perché ti definisci così? 》
Prendo un profondo respiro.
《 Ho stuprato mia madre e... mio padre ci sta cercando probabilmente per uccidere me e rapire lei 》
《 Perché... 》
《 Perché sono uno stupido. Perché ho frainteso tutto e mio padre mi ha fatto per sbaglio. La mia famiglia è in pericolo per colpa sua e non voglio immischiarti in questa storia 》
Si alza dal letto e si ferma a pochi centimetri dal mio naso.
《 Accetterò tutto pur di stare con te 》
《 Non sai cosa stai dicendo... 》
Si alza in punta di piedi e posa le labbra sulle mie.
Vorrei spostarla, ma allaccia le braccia intorno al mio collo e si stringe ancora di più a me.
Poi si stacca leggermente e mi guarda dolcemente.
《 Ti voglio. E se voglio te prenderò anche i tuoi problemi 》

Ombre del passatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora