POV. Drake
Stringo tra le braccia Nicholas che trema di freddo, non so cosa fare, ci sono troppi lupi... l'unica soluzione dovrebbe essere uccidere John... ma... odio ammetterlo... un po lo capisco.
Capisco cosa prova, capisco tutto, in fondo siamo simili io e lui, purtroppo io ho avuto un finale peggiore beh... finché non ho incontrato Sabrina.
È l'unica che è riuscita a farmi sorridere ed adesso... la mia più grande paura è di non rivederla mai più.
Chi lo avrebbe mai detto?
Derek se mi vedesse riderebbe di me.
"Cosa sono tutti questi sentimenti per una ragazza Drake? Oddio ti senti male?".
Mi prenderebbe per il culo alla grande.
《 Papà cosa ci succederà? 》
Guardo Nicholas triste.
Non lo so.
Non so cosa fare, non so mai cosa fare, per questo sono sempre stato solo, non so proteggere nessuno.
《 Qualsiasi cosa succederà sappi che avrò usato tutte le mie forze per proteggere te e la mamma 》
Lui si stringe tra le mie braccia e io guardo Kane.
Anche lui sta cercando di rassicurare suo figlio.
Cosa dobbiamo fare?
All'improvviso la porta si apre e due ragazzi entrano silenziosi.
Si guardano intorno e quando mi puntano non riesco a trattenere l'impulso di stringere Nicholas più forte a me.
Uni dei due si avvicina silenzioso e mi porge la mano.
La guardo scettico.
《 Drake, John ha richiesto la sua presenza, il bambino lo può lasciare qui 》
...
Allento la presa su Nicholas che capendo le mie intenzioni corre subito da Kane.
Mi alzo da terra ed esco dalla stanza affiancato da i due ragazzi.
Attraversiamo il corridoio fino ad una stanza enorme, completamente spoglia, ma una una figura attira la mia attenzione.
Sabrina.
Senza pensarci due volte scatto verso di lei che mi guarda ad occhi sbarrati, la stringo tra le mie braccia quasi a soffocarla.
《 Drake... 》
《 Sì amore mio, lo so 》
La riempio di baci, sul collo, sul viso, sulle spalle mentre lei si stringe tra le mie braccia.
Il mio amore sta bene, è tutto ok, sta bene.
Ci diamo un bacio sulle labbra, un bacio disperato, un gesto fatto per assicurarci che l'altro sia veramente qui.
Ma basta un odore a farci fermare.
L'odore di John.
Mi giro lentamente coprendo la mia amata da lui.
Ci guarda da lontano con il mento leggermente alzato in segno di superiorità.
I due di prima non so dove siano, ma ora ci siamo solo noi tre qui.
Lui chiude la porta alle sue spalle e si avvicina di qualche passo.
《 Allora... Drake. Spero che tu ti sia divertito ad abusare della mia sorellina perché è l'ultima cosa che sei riuscito a fare prima di morire. Lo sai vero? 》
Gli lancio un'occhiataccia, ma non parlo.
Devo stare attento... io... non credo che Sabrina voglia che uccido suo fratello... dannazione vedremo come finirà.
《 Sabrina tranquilla non mi ci vorrà molto a togliere di mezzo questo cretino... sei qui solo perché voglio farti vedere quando poco valga questo lupo 》 continua lui.
Lei mi stringe la maglietta sulla schiena.
Mi giro e gli do un piccolo bacio a fior di labbra.
Stavolta farò qualcosa di utile.
Mi allontano da lei per avvicinarmi a John che mi guarda con un sorrisetto del cazzo stampato in volto.
Mi tolgo la maglietta e lui fa lo stesso.
Mi fermo a pochi metri da lui.
I miei sensi sono tesi al massimo, i muscoli pronti a contrarsi e i nervi concentrati sul mio avversario.
Cammino verso destra e John fa lo stesso cominciando a girare in tondo, camminando lentamente così che uno insegua l'altro.
Ci studiamo attentamente in cerca di qualche punto debole o semplicemente un errore.
Una semplice distrazione.
Sento il vento prima ancora che questo si sposti.
John si trasforma con un balzo ed io faccio lo stesso, ci scontriamo a mezz'aria rotolando da un lato, sfortunatamente finisco con la schiena a terra, con le zampe spingo sul torace di John che mi graffia il petto con i suoi artigli.
Non abbasso le orecchie neanche un istante, i denti scoperti mentre cerco di mordergli la zampa anteriore che usa per ferirmi il muso, sperando di cecarmi.
Affondo gli artigli nel suo petto dandomi preziosi secondi per afferrargli la zampa con le zanne e stringere con forza.
Sento le sue ossa schicchiolare sotto la pressione e finalmente per liberarsi si sposta da me.
Quando mi rimetto in piedi varie fitte mi attraversano il torace e le zampe soprattutto quelle posteriori, mi ha lacerato vari punti e solo ora che faccio peso sulle gambe me ne accorgo.
Lui tiene la zampa morsa leggermente alzata, ha alcuni graffi, ma nulla di davvero grave.
Vorrei girarmi per guardare la mia amata, ma sarebbe troppo rischioso, so che non cercherà di fermarci, non può opporsi ad uno scontro tra due alfa.
John ringhia e io mostri i canini.
Mi servirebbe più tempo per guarire e lui lo sa, può ancora fare affidamento sulle zampe posteriori per saltarmi addosso e io posso solo affidarmi sul mio morso.
Come previsto salta su di me e io rotolo a sinistra per non fare troppa pressione sulle zampe, mi rialzo in fretta e mordo John che si sta girando verso di me, gli tiro con forza il lembo di pelle che tengo tra le fauci, visto che è un fianco non riesce a raggiungermi con gli arti e si lascia cadere a terra per graffiarmi.
Nonstante il dolore lancinante allo stomaco salgo su di lui e gli graffio il collo.
Con le zampe spingiamo sul petto dell'altro per evitare i colpi, ma allo stesso tempo è uno svantaggio perché non riusciamo a ferire l'altro come vorremmo.
Poi un fuoco rovente mi brucia lo stomaco.
Sento mancarmi il respiro e John ne approfitta per capovolgere la situazione, mi guardo in basso e noto l'enorme ferita che deve avermi fatto con una delle zampe posteriori.
Il dolore mi toglie una parte delle energie rimaste e mi destabilizza i sensi, sento uno strano suono acuto nelle orecchie e la vista scurirsi leggermente.
Provo ancora ad attaccare John, riesco a ferirgli il muso, ma non abbastanza vicino all'occhio per cecarlo quel tanto che mi serve.
Continuamo a ringhiare, ci guardiamo negli occhi, oro contro oro, fuoco contro fuoco, ma lottiamo per ragioni differenti, e John sta sbagliando tutto.
Io lo so.
Ci sono passato, tutti gli umani ci passano, ma non si riducono come lui, si sta comportando come uno schifoso bambino.
Un'ennesima ferita al petto mi toglie le ultime forze che mi permettevano di restare nella mia forma lupo e mentre torno umano lui ghigna di soddisfazione.
Il mio corpo non risponde più ai comandi rimane disteso sul pavimento intorno al suo stesso sangue mentre John mi guarda vittorioso.
Torna anche lui umano e mi mette una mano sulla gola, lo guardo e capisco che le sue ferite sono più gravi di quanto sembrino.
Io non morirò di certo qui.
Con uno scatto il braccio meno dolorante si fionda sulla sua gola e la mia mano afferra questa senza stringere troppo.
Sorpreso dal gesto allenta la presa e io ne approfitto per afferrargli il polso con la mano libera.
Ora potrei benissimo strozzarlo, ucciderlo, gli farei pagare tutti quello che ha fatto passare alla mia amata.
Ma tutto quello che faccio è urlare.
《 CHI TI CREDI DI ESSERE? EH JOHN? 》
Lui dilata leggermente le palpebre e prova a liberare il polso della mano che tiene stretto intorno al mio collo.
《 PENSI DI ESSERE L'UNICA CREATURA A SOFFRIRE JOHN? L'UNICO AD AVER PERSO DEI FAMILIARI? L'UNICO AD AVERE DEI SENTIMENTI? EH JOHN? RISPONDIMI 》
E i suoi occhi dilatati mi bastano per capire di essere riuscito a toccare il centro esatto.